05.02.2018
Bucarest – La Romania si trova nel contesto adatto per entrare nell’Area Schenghen. Lo ha dichiarato oggi il ministro con delega agli Affari Europei, Victor Negrescu, spiegando che il contesto è legato ai preparativi in vista della Presidenza di turno romena del Consiglio Europeo, nel primo semestre del 2019. Negrescu ha ribadito che la Romania riunisce, in questo momento, tutti i criteri tecnici per aderire allo Spazio Schengen, mentre l’unico problema risiede in quello che ha chiamato una mancanza di volontà politica unanime tra i partner. Alcuni membri influenti dell’UE accusano la corruzione persistente dell’amministrazione romena e si oppongono all’ingresso di di Bucarest nell’Area Schenghen.
România Internațional, 05.02.2018, 16:37
Chisinau – In visita a Chisinau, il ministro della Difesa romeno, Mihai Fifor, ha ribadito la disponibilità permanente della Romania di sostenere gli sforzi della Moldova per aderire alle strutture dell’UE e della NATO. Dopo l’incontro col suo omologo di Chisinau, Eugen Surza, Fifor ha annunciato che, nel 2018, 41 militari della Moldova saranno accolti nelle strutture di insegnamento militare romeno. Allo stesso tempo, è salito a 200 il numero dei posti disponibili per l’insegnamento medicale militare in Romainia. Nell’ambito dei colloqui ufficiali, sono stati affrontati temi che riguardano la situazione della sicurezza nella regione e la cooperazione bilaterale nel campo della difesa. A Chisinau, Fifor è stato accompagnato dal capo dello Stato Maggiore della Difesa, il generale Nicolae Ciuca.
Roma – Un’amministrazione aperta e la partecipazione civica sono condizioni essenziali per una società più inclusiva, un’economia attiva e per una democrazia trasparente. Lo ha dichiarato il vicepremier romeno incaricato all’implementazione dei partenariati strategici, Ana Birchall, presente a Milano al Forum dei leader europei sull’Open Government. La Birchall ha menzionato che lo scambio di buone pratiche nel settore dell’Open Government può aiutare la Romania nella programmazione di appalti pubblici trasparenti o nell’accesso alle informazioni di pubblico interesse. La Romania è membro del Comitato Direttivo dell’Open Government dal 2015.
Bucarest – I deputati e i senatori romeni sono tornati in aula dopo la vacanza parlamentare d’inverno. Nella sessione primaverile, la maggioranza PSD-ALDE si propone di adottare una serie di iniziative legislative, criticate dall’opposizione. Ritornano nel Parlamento le leggi sulla Giustizia, che dovrebbero subire una serie di modifiche, in seguito alle decisioni della Corte Costituzionale. Sull’agenda anche la revisione dei Codici Penali. Allo stesso tempo, i socialdemocratici intendono adottare il codice amministrativo, mentre l’ALDE vuole creare un autorità nazionale per le intercettazioni. D’altra parte, il PNL intende utilizzare tutte per possibilità legali nel tentativo di bloccare l’intento della maggioranza di modificare i codici penali. I liberali inoltreranno anche una serie di iniziative legate al settore economico, come la sospensione dei sussidi sociali per le persone che rifiutano un posto di lavoro. L’USR inoltrererà un’ iniziativa per la modifica della procedura legata all’emissione degli ordini di protezione nel caso della violenza domestica. Il PMP vuole avviare una campagna di consultazione dei cittadini per la riforma del Parlamento, mentre l’UDMR sosterrà l’applicazione legislativa delle decisioni della Corte Costituzionale in materia di giustizia.
Bucarest – Il Ministero del Lavoro di Bucarest invita i rappresentanti dei cancellieri al dialogo per chiarire le insoddisfazioni provocate dalla possibile diminuzione di una parte dei loro stipendi. La scorsa settimana i cancellieri sono scesi in uno sciopero bianco, minacciando con lo sciopero generale a causa della possibile diminuzione degli stipendi per i dipendenti con un’anzianità nel lavoro superiore ai 15 anni di fino a 500 lei (120 dollari), in seguito al trasferimento dei contributi sociali dal carico del datore di lavoro a quello dei dipendenti. Allo stesso tempo, i cancellieri lamentano un volume troppo alto di lavoro, con dipendenti che sono costretti a lavorare più di 12 ore al giorno.