04.12.2022
Schengen — Mancano solo pochi giorni alla decisione del Consiglio Giustizia e Affari Interni in merito alladesione della Romania, ma anche della Bulgaria e della Croazia, allarea Schengen. Serve un voto unanime, ma dallAustria arrivano informazioni scoraggianti. Il ministro dellInterno austriaco, Gerhard Gartner, ha rilasciato una nuova dichiarazione respingendo lingresso di Romania e Bulgaria nello spazio europeo di libera circolazione. In unintervista per la testata “Curier”, egli ha affermato che per il suo Paese, al momento, ha senso solo linclusione della Croazia nello spazio europeo di libera circolazione. I romeni e i bulgari continuerebbero ad avere problemi con la protezione delle frontiere esterne, il respingimento dei richiedenti asilo e la loro distribuzione. Questa settimana, infatti, lAustria ha chiesto che il voto per ladesione di Romania e Bulgaria a Schengen non sia messo allordine del giorno del Consiglio Giustizia e Affari Interni dell8 dicembre. LAustria è rimasta lunico stato membro dellUnione Europea che si oppone allingresso di Romania e Bulgaria nell’area Schengen. Il governo olandese ha annunciato venerdì che il parlamento dellAia darà il proprio consenso alladesione di Romania e Croazia. Tuttavia, ha obiezioni per quanto riguarda la Bulgaria a causa della corruzione e dei problemi relativi al mancato rispetto dello stato di diritto. Anche la Svezia si è pronunciata a favore delladesione della Romania. A Bruxelles, la Commissione Europea ha chiesto al Consiglio di prendere senza indugio le decisioni necessarie per consentire la piena adesione di Romania, Bulgaria e Croazia allarea Schengen.
Agricoltura — La Romania registrerà, questanno, la più bassa produzione di mais dal 2007 ad oggi, in quanto la siccità pedologica ha ridotto il raccolto di circa il 40-50% rispetto agli anni precedenti – ha affermato il ministro dellAgricoltura, Petre Daea. Il ministro ha precisato però che la produzione ottenuta assicurerà il consumo interno e che ci sarà anche una disponibilità per lexport. Per quanto riguarda i semi di girasole, il ministro Daea ha sottolineato che ne è stata ottenuta una quantità di oltre 2 milioni di tonnellate, il doppio di quanto necessario per il consumo della Romania. Nonostante le difficili condizioni meteorologiche questanno, è stato possibile raccogliere e immagazzinare oltre 9 milioni di tonnellate di grano. La Romania si piazzava, lanno scorso, al primo posto nellUnione Europea per la produzione di mais, e al quarto posto per quella di grano. Dal 2015 la Romania è costantemente al primo posto nellUnione in termini di produzione di girasole e il potenziale di esportazione di semi è significativo.
Petrolio russo — LUnione Europea applica da domani un tetto di 60 dollari al barile per il petrolio russo. Il massimale è stato stabilito dallUE, dai Paesi del G7 e dallAustralia al fine di ridurre il più possibile le entrate ottenute da Mosca dalle vendite di petrolio, nel contesto della guerra generata dalla Russia in Ucraina. Il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, ha qualificato la decisione come poco seria, visto che attualmente il prezzo di un barile di petrolio russo è di 65 dollari. Gli ucraini sostengono che il prezzo dovrebbe essere ridotto a 30 dollari al barile. Molti esperti ritengono, tuttavia, che una tale decisione avrebbe potuto portare a una destabilizzazione del mercato petrolifero mondiale e a un aumento incontrollato dei prezzi. Il Cremlino ha già avvertito che non consegnerà più petrolio ai Paesi che impongono massimali tariffari, scrivono le agenzie di stampa.
Sondaggio – Google Romania ha condotto uno studio su come i romeni oltre confine utilizzano la tecnologia per tenersi in contatto con il Paese. I dati rivelano che per 9 romeni della diaspora su 10 è importante rimanere in contatto con il Paese attraverso il computer, e oltre il 70% di loro guarda contenuti romeni almeno due o tre volte alla settimana. I romeni della diaspora ascoltano musica romena, usano i social, guardano i canali televisivi romeni, ascoltano la radio romena e leggono le pubblicazioni online del Paese. Le notizie sono il principale contenuto consumato in lingua romena dalla diaspora – oltre l80%, seguito dall’intrattenimento — il 50%, sport, cultura, sviluppo personale e contenuti per bambini. Gli argomenti di ricerca più popolari dei romeni della diaspora su Google parlano del forte legame e della nostalgia del Paese, i costumi e le tradizioni. Nel 2022, i termini principali più cercati sono stati, nellordine: involtini, ciambelle, peperoni al forno e torta di mele. La connessione della diaspora con i propri cari nel Paese avviene soprattutto attraverso applicazioni di messaggistica. Il 57% degli intervistati dello studio comunica quotidianamente con chi è a casa tramite chiamate vocali e messaggi scritti attraverso queste applicazioni e il 51% effettua ogni giorno videochiamate con chi si trova nel Paese. Lo studio di Google, pubblicato da Agerpress, è stato realizzato su un campione di quasi 400 romeni, residenti in Germania, Spagna, Italia e Gran Bretagna, utenti internet.
Timişoara, capitale europea della cultura — Nei prossimi giorni, si svolgerà a Bruxelles e Parigi un evento volto a promuovere il progetto “Timişoara (ovest) – Capitale europea della cultura” nel 2023. Il sindaco Dominic Fritz partecipa domani nella capitale del Belgio, presso la Rappresentanza permanente della Romania presso lUnione Europea, a un evento che vedrà partecipare eurodeputati, esponenti europei, addetti culturali dei Paesi membri e diplomatici. Martedì, presso lAmbasciata di Romania a Parigi, sarà organizzato un ricevimento ufficiale per la Festa Nazionale della Romania, in cui sarà affrontato anche il tema della Capitale Europea della Cultura. La prima capitale europea della cultura in Romania è stata Sibiu (centro), nel 2007.
România Internațional, 04.12.2022, 16:49