04.12.2015
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha discusso venerdì a Bucarest con il direttore del Dipartimento europeo del FMI, Poul Mathias Thomsen, delle prospettive positive dell’economia romena e degli sviluppi a livello europeo. Nei colloqui, si è puntato sulla necessità di continuare le riforme, in un contesto di prevedibilità fiscale, di bilancio e finanziaria, ed è stata ribadita l’importanza del consolidamento della fiducia nelle politiche del Governo da parte dell’ambiente economico e dei partner esterni. Il rappresentante del FMI, che è stato anche il negoziatore-capo del Fondo nei rapporti con la Romania dal 1996 al 1998, ha avuto anche incontri con il premier Dacian Ciolos, con il governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, e con leader del PSD e del PNL, i partiti con i più numerosi gruppi parlamentari a Bucarest. Dal 2009 finora, la Romania ha firmato tre accordi consecutivi di prestito con il FMI e l’UE. L’ultimo, scaduto a settembre 2015, è ammontato a due miliardi di euro e le autorità di Bucarest non hanno utilizzato i fondi. Lo scopo dell’accordo di tipo preventivo era di tutelare l’economia romena da eventuali shock sui mercati finanziari.
România Internațional, 04.12.2015, 17:46
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha discusso venerdì a Bucarest con il direttore del Dipartimento europeo del FMI, Poul Mathias Thomsen, delle prospettive positive dell’economia romena e degli sviluppi a livello europeo. Nei colloqui, si è puntato sulla necessità di continuare le riforme, in un contesto di prevedibilità fiscale, di bilancio e finanziaria, ed è stata ribadita l’importanza del consolidamento della fiducia nelle politiche del Governo da parte dell’ambiente economico e dei partner esterni. Il rappresentante del FMI, che è stato anche il negoziatore-capo del Fondo nei rapporti con la Romania dal 1996 al 1998, ha avuto anche incontri con il premier Dacian Ciolos, con il governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, e con leader del PSD e del PNL, i partiti con i più numerosi gruppi parlamentari a Bucarest. Dal 2009 finora, la Romania ha firmato tre accordi consecutivi di prestito con il FMI e l’UE. L’ultimo, scaduto a settembre 2015, è ammontato a due miliardi di euro e le autorità di Bucarest non hanno utilizzato i fondi. Lo scopo dell’accordo di tipo preventivo era di tutelare l’economia romena da eventuali shock sui mercati finanziari.
Bucarest — Il PIL della Romania è aumentato del 3,7% nei primi nove mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo rilevano i dati resi pubblici dall’Istituto Nazionale di Statistica (INS). All’aumento del PIL hanno contribuito tutti i settori dell’economia, tranne l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca. Un contributo negativo alla crescita del PIL l’ha avuto anche l’esportazione netta (-1,0%). Le spese per il consumo della popolazione, il cui valore è aumentato, hanno contribuito con il 3,5% alla crescita del PIL. La CE ha migliorato le previsioni autunnali di crescita economica della Romania, che aumenterà quest’anno e nel 2016, rispettivamente, del 3,5% e del 4,1%, essendo sostenuta dalle misure di rilassamento fiscale che stimolano la domanda interna.
Bucarest — L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest ha deciso venerdì che il senatore socialdemocratico Dan Şova, ex ministro dei Trasporti, sia messo agli arresti domiciliari, in un dossier in cui è accusato di atti di corruzione. Şova era stato fermato giovedì, dopo che i suoi colleghi senatori avevano approvato la sollecitazione dei procuratori, che lo accusano di traffico d’influenza, nel caso di un contratto di assistenza giuridica firmato con una compagnia energetica pubblica. Secondo la Direzione Nazionale Anticorruzione, nel periodo 2011-2014, Şova avrebbe ricevuto 100 mila euro, in cambio al suo intervento presso il direttore generale della compagnia, affinché questi firmasse un contratto con un certo studio legale. In un altro dossier in cui compare il nome di Şova, è indagato anche l’ex premier socialdemocratico Victor Ponta, il quale si è dimesso lo scorso mese. Sempre venerdì, il deputato Florin Popescu è stato condannato dall’Alta Corte a due anni di carcere con esecuzione, in un dossier in cui è accusato di aver chiesto decine di tonnellate di prodotti alimentari, che ha distribuito a scopi elettorali alle elezioni amministrative del 2012. Allora, Popescu era presidente del Consiglio Provinciale Dâmboviţa, membro del PDL, partito che si è ulteriormente fuso con il PNL.
XXX — Cinque cittadini somali sono stati colti dalla polizia romena di confine mentre cercavano di attraversare illegalmente la frontiera orientale allo scopo di arrivare in uno stato dell’Europa occidentale. Responsabili della Polizia di Confine hanno affermato che verranno effettuati controlli dettagliati di tutte le persone che attraversano il confine, che saranno esaminati: le basi dati, i documenti di viaggio e i mezzi di trasporto, anche per quanto riguarda i cittadini europei. Lo scopo di queste misure è di prevenire il passaggio di persone che rappresentano una minaccia per la sicurezza interna ed esterna. D’altra parte, a Bruxelles, i ministri degli interni europei hanno raggiunto un accordo su un sistema di distribuzione delle informazioni relative ai passeggeri dei voli internazionali. Secondo l’accordo, la polizia in cerca di sospetti avrà accesso a informazioni come i nomi completi, i piani di viaggio, i dettagli delle carte di credito. Le informazioni saranno raccolte dalle compagnie di trasporto aereo che effettuano voli da e verso l’UE. Il documento deve essere approvato dal Parlamento Europeo, che voterà in merito a gennaio.
Bucarest – Circa 200 militari romeni e 350 americani partecipano, da venerdì all’esercitazione Dacian Thunder 2015, che si svolge fino al 20 dicembre, presso le basi aeree di Mihail Kogălniceanu (sud-est della Romania) e a Câmpia Turzii (centro-ovest). Secondo un comunicato del ministero della Difesa di Bucarest, l’esercitazione Dacian Thunder, giunta alla seconda edizione, è volta ad aumentare il livello di interoperabilità del personale coinvolto, lo scambio di esperienza e il miglioramento del livello di addestramento del personale romeno e americano.
Belgrado — Il ministro degli Esteri romeno, Lazăr Comănescu, ha partecipato giovedì, a Belgrado, alla XXII-ma riunione del Consiglio Ministeriale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). Nel suo intervento, il capo della diplomazia romena si è riferito principalmente alla riconferma del sostegno all’Ucraina, all’incentivazione dell’azione dell’OSCE nella soluzione del dossier della Transnistria — territorio secessionista, pro-russo, sito nell’est della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) — e al ruolo dell’organizzazione nella lotta al terrorismo. In margine alla riunione, Comănescu e la sua collega moldava, Natalia Gherman, hanno discusso anche della situazione politica di Chisinau e dell’Accordo di Associazione firmato tra l’UE e l’ex repubblica sovietica.
Bucarest — Il Ministero della Salute analizza la situazione delle infezioni negli ospedali, dopo che la direzione dell’Ospedale Clinico d’Urgenza di Chirurgia Plastica, Reparatoria e Ustioni di Bucarest ha ammesso che tre dei pazienti gravemente feriti in seguito all’incendio nel club Colectiv, del 30 ottobre scorso, sono deceduti per altre cause. 60 persone hanno perso la vita nella tragedia. Il portavoce dell’esecutivo, Dan Suciu, ha detto che, in futuro, potrebbe essere costruito anche un nuovo ospedale per le cure delle persone ferite negli incendi se ci saranno le risorse finanziarie necessarie.
Copenaghen — La nazionale femminile di pallamano della Romania debutta sabato, contro la squadra del Porto Rico, nel torneo finale del Campionato Mondiale in Danimarca. Dello stesso Gruppo D fanno parte il Kazachisthan, la Spagna, la Norvegia e la Russia. I primi quattro Paesi di ciascun gruppo si qualificano negli ottavi di finale. Prima dei mondiali, le romene hanno giocato anche quattro partite amichevoli, conclusesi con vittorie contro la Rep. Ceca, il Cuba e la Svezia e con una sconfitta nella partita contro la Francia. La Romania è l’unico Paese che, a cominciare dal 1957, ha partecipato a tutte le tournée finali dei Campionati Mondiali, dove ha vinto tre medaglie: l’oro nel 1962 e l’argento nel 1973 e nel 2005. (traduzione di Gabriela Petre)