04.11.2020
Coronavirus – Altri 8.651 nuovi contagi dal COVID-19 accertati nelle ultime 24 ore portano a più di 267.000 il numero totale dei casi in Romania. 146 nuovi decessi fanno salire a 7.419 il numero delle vittime del nuovo coronavirus a livello nazionale con 1.001 pazienti ricoverati nelle terapie intensive. Le autorità stanno valutando le misure necessarie per contenere l’epidemia, adattandole a seconda dell’evoluzione. Il presidente Klaus Iohannis ha spiegato che la Romania prevede di ricevere la prima tranche del vaccino anti-COVID nel primo trimestre del prossimo anno, precisando che i primi ad essere immunizzati saranno i dipendenti del sistema sanitario e le persone delle categorie a rischio. D’altra parte, Klaus Iohannis ha affermato che, al momento, non esistono motivi per decretare lo stato di emergenza. Servono, invece, restrizioni per contenere la pandemia.
România Internațional, 04.11.2020, 16:40
Coronavirus – Altri 8.651 nuovi contagi dal COVID-19 accertati nelle ultime 24 ore portano a più di 267.000 il numero totale dei casi in Romania. 146 nuovi decessi fanno salire a 7.419 il numero delle vittime del nuovo coronavirus a livello nazionale con 1.001 pazienti ricoverati nelle terapie intensive. Le autorità stanno valutando le misure necessarie per contenere l’epidemia, adattandole a seconda dell’evoluzione. Il presidente Klaus Iohannis ha spiegato che la Romania prevede di ricevere la prima tranche del vaccino anti-COVID nel primo trimestre del prossimo anno, precisando che i primi ad essere immunizzati saranno i dipendenti del sistema sanitario e le persone delle categorie a rischio. D’altra parte, Klaus Iohannis ha affermato che, al momento, non esistono motivi per decretare lo stato di emergenza. Servono, invece, restrizioni per contenere la pandemia.
Diplomazia – Il premier romeno, Ludovic Orban, si trova oggi a Ramallah, in Cisgiordania, per discutere con l’omologo palestinese, Mohammad Shtayyeh, sul consolidamento della collaborazione bilaterale. Ieri, a Gerusalemme, Ludovic Orban ha avuto colloqui con le massime cariche istituzionali israeliane. Il primo ministro romeno e l’omologo israeliano, Benjamin Netanyhu, hanno riconfermato le relazioni privilegiate tra i due Paesi, salutando la recente istituzione del Gruppo di lavoro Romania – Israele in campo economico.
Corte Costituzionale – La Corte Costituzionale di Romania ha rimandato al 11 novembre il dibattito sulle notifiche del PNL (al governo) e dell’USR in merito alla nomina del deputato socialdemocratico (all’opposizione), Florin Iordache, nella carica di presidente del Consiglio Legislativo. I firmatari affermano che non è stato raggiunto il numero di voti necessari per la nomina e che Iordache non riunisce i requisiti di buona reputazione professionale e morale previste dalla legge. In veste di ministro della Giustizia, Florin Iordache aveva promosso l’ordinanza d’urgenza n. 13 e un ddl di amnistia e grazia. Nell’inverno del 2017, la rispettiva ordinanza ha generato ampie proteste a Bucarest, in altre città del Paese e tra le comunità romene all’estero. L’allora PSD-ALDE è stato accusato di aver adottato l’ordinanza che modificava i codici penali per favorire i politici indagati dalla giustizia. Sotto la pressione della strada, il Governo ha alla revisione del Codice Penale e del Codice di Procedura Penale.
Giustizia – L’ex deputato socialdemocratico Cristian Rizea, fuggito dalla Romania dopo essere stato condannato dalla giustizia, è stato fermato a Chisinau e le autorità della Moldova hanno avviato le procedure di estradizione, in base agli accordi bilaterali. Rizea era ricercato a livello internazionale, attraverso l’Interpol, da marzo 2019, per scontare in Romania una 4 anni e 8 mesi di reclusione per traffico di esseri umani, riciclaggio di denaro e influenza delle dichiarazioni, in base a una sentenza definitiva pronunciata dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia. Ieri, il presidente in carica della Moldova, il socialista Igor Dodon, ha annunciato di ritirare all’ex deputato romeno la cittadinanza, acquisita in modo fraudolento due anni fa.