04.11.2019
Governo – Il governo monocolore liberale proposto dal leader del PNL Ludovic Orban, ha prestato stasera giuramento davanti al presidente di destra, Klaus Iohannis. Iohannis si è congratulato con i liberali per aver posto fine al precedente governo socialdemocratico che ha definito tossico ed ha espresso la speranza che la Romania sia rimessa sulla giusta strada. In precedenza, il parlamento romeno aveva dato la fiducia investito, con 240 voti a favore, al nuovo esecutivo. Per essere investito, il nuovo Governo, minoritario, aveva bisogno di almeno 233 voti favorevoli, motivo per il quale, Ludovic Orban ha firmato, la settimana scorsa, accordi politici con l’USR, l’UDMR, il PMP, l’ALDE e le minoranze nazionali. Malgrado PSD e Pro Romania avevano deciso di boicottare la seduta, si sono registrati voti anche da parte dei rappresentanti delle due formazioni. Ludovic Orban ha ammesso che il mandato dell’attuale Esecutivo liberale è breve, di un anno al massimo, ma ha affermato che c’è bisogno di molte misure urgenti. Tra queste, Orban ha elencato la manovra bis per garantire i pagamenti vitali fino alla fine dell’anno oppure l’elaborazione della bozza della finanziaria per l’anno prossimo, in cui siano prioritari gli investimenti nell’Istruzione, nella Salute o nell’infrastruttura. I parlamentari che hanno votato a favore del nuovo Governo liberale hanno promesso che non si tratta di un assegno in bianco e che lo monitoreranno costantemente. Il governo liberale di Ludovic Orban sostituisce l’esecutivo socialdemocratico di Viorica Dăncilă, sfiduciato dal Parlamento lo scorso 10 ottobre. Subito dopo nel Parlamento, la Dăncilă ha parlato di un giorno nero per la democrazia in cui il potere esecutivo è stato confiscato illegalmente. Viorica Dăncilă ha sferrato un duro attacco contro il suo controcandidato alle prossime presidenziali, lattuale capo di stato, Klaus Iohannis, considerandolo l’artigiano della rimozione dellesecutivo social democratico e della sua sostituzione con uno del suo partito, il PNL.
România Internațional, 04.11.2019, 17:23
Governo – Il governo monocolore liberale proposto dal leader del PNL Ludovic Orban, ha prestato stasera giuramento davanti al presidente di destra, Klaus Iohannis. Iohannis si è congratulato con i liberali per aver posto fine al precedente governo socialdemocratico che ha definito tossico ed ha espresso la speranza che la Romania sia rimessa sulla giusta strada. In precedenza, il parlamento romeno aveva dato la fiducia investito, con 240 voti a favore, al nuovo esecutivo. Per essere investito, il nuovo Governo, minoritario, aveva bisogno di almeno 233 voti favorevoli, motivo per il quale, Ludovic Orban ha firmato, la settimana scorsa, accordi politici con l’USR, l’UDMR, il PMP, l’ALDE e le minoranze nazionali. Malgrado PSD e Pro Romania avevano deciso di boicottare la seduta, si sono registrati voti anche da parte dei rappresentanti delle due formazioni. Ludovic Orban ha ammesso che il mandato dell’attuale Esecutivo liberale è breve, di un anno al massimo, ma ha affermato che c’è bisogno di molte misure urgenti. Tra queste, Orban ha elencato la manovra bis per garantire i pagamenti vitali fino alla fine dell’anno oppure l’elaborazione della bozza della finanziaria per l’anno prossimo, in cui siano prioritari gli investimenti nell’Istruzione, nella Salute o nell’infrastruttura. I parlamentari che hanno votato a favore del nuovo Governo liberale hanno promesso che non si tratta di un assegno in bianco e che lo monitoreranno costantemente. Il governo liberale di Ludovic Orban sostituisce l’esecutivo socialdemocratico di Viorica Dăncilă, sfiduciato dal Parlamento lo scorso 10 ottobre. Subito dopo nel Parlamento, la Dăncilă ha parlato di un giorno nero per la democrazia in cui il potere esecutivo è stato confiscato illegalmente. Viorica Dăncilă ha sferrato un duro attacco contro il suo controcandidato alle prossime presidenziali, lattuale capo di stato, Klaus Iohannis, considerandolo l’artigiano della rimozione dellesecutivo social democratico e della sua sostituzione con uno del suo partito, il PNL.
Nave – La fregata “Re Ferdinando” della marina militare romena, con a bordo un elicottero Puma Naval e un gruppo delle Forze Navali per Operazioni Speciali, partecipa, fino a giovedì, alloperazione NATO “Sea Guardian 19”, nel Mediterraneo. La nave sta svolgendo missioni volte a prevenire le attività illegali sul fianco meridionale della NATO e dellUE, sotto il coordinamento del Comando marittimo alleato della NATO. La nave fa uno scalo, oggi, nel porto di Haifa, in Israele. La prima sosta è stata nel porto di Aksaz, nel sud della Turchia, dopo di che la fregata “Re Ferdinando” si è fermata nel porto egiziano di Alessandria, dove, a bordo della nave, è stato organizzato, per la prima volta, un incontro con i membri della comunità dei romeni residenti in Egitto.
Foreste – Migliaia di persone hanno partecipato, ieri sera, a Bucarest e in altre città romene, alla “Marcia per le foreste”, organizzata in segno di protesta contro le agressioni subite dalle guardie forestali da parte dei ladri di legno e contro il fenomeno del disboscamento illegale. I rappresentanti delle ONG che operano nel settore ambientale ritengono che gli ambientalisti e i silvicoltori dovrebbero chiedere alle autorità di adottare misure efficaci per fermare le illegalità nel settore forestale.
Proteste – I rappresentanti dei minatori di due miniere della Valle del Jiu (centro-ovest) che sono in sciopero da una settimana si incontrano oggi, a Bucarest, con il primo ministro ad interim, Viorica Dăncilă e con rappresentanti del Ministero dellEconomia. I protestatari sono scontenti che non beneficeranno delle stesse misure di previdenza sociale concesse ai minatori licenziati e chiedono unordinanza di governo in tal senso. I minatori affermano che aspetteranno il risultato dellincontro odierno per decidere su un eventuale sciopero della fame. Alla fine del 2017, le due miniere sono entrate in un programma di chiusura ed ecologizzazione.
Moldova — Nel secondo turno delle elezioni amministrative organizzate ieri in Moldova, (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), il candidato del Partito Socialista (PSRM), Ion Ceban, ha vinto le elezioni per la carica di sindaco di Chisinau. Secondo i risultati preliminari presentati dalla Commissione Elettorale Centrale (CEC), Ceban ha ottenuto il 52% dei voti, mentre il suo controcandidato pro-europeo, Andrei Nastase, solo il 47%. A Chisinau, l’affluenza alle urne nel secondo turno delle elezioni per la carica di sindaco della capitale è stata di quasi il 38%. Ieri si è svolto il secondo turno delle elezioni amministrative in 384 località della Moldova. Il tasso di partecipazione è ammontato a circa il 40%.
Letteratura – Lo scrittore francese Jean-Paul Dubois ha vinto il premio Goncourt, il più prestigioso nell’editoria francofona – è stato annunciato oggi a Parigi. Dubois è stato premiato per il romanzo “Tous les hommes nhabitent pas le monde de la même façon”, considerato sconvolgente e nostalgico per la perdita della felicità. La scorsa settimana, lambasciatore di Francia in Romania, Michèle Ramis, ha annunciato il Premio Goncourt — la scelta della Romania. La giuria formata da rappresentanti degli studenti delle facoltà di lingua e letteratura francese di sette università romene ha deciso di assegnare il premio allo scrittore Santiago H. Amigorena, regista e produttore cinematografico, per il romanzo “Le ghetto intérieur”. Il Premio Goncourt — la scelta della Romania viene organizzato dal 2013. Attualmente, 19 Paesi e regioni del mondo assegnano questo premio.
Tennis – La tennista romena Simona Halep finirà la stagione al quarto posto della classifica mondiale WTA. La Halep è salita di un posto dopo la partecipazione alle WTA Finals di Shenzhen (Cina), dove ha fallito la qualificazione nelle semifinali essendo battuta dalla ceca Karolina Pliskova (2 WTA). Halep aveva terminato il 2017 e il 2018 come leader mondiale. La canadese di origine romena Bianca Andreescu concluderà al quinto posto la sua prima stagione nella top 100. La Romania ha altre due giocatrici nella top 100: Sorana Cîrstea al 72mo posto e Irina-Camelia Begu al 99mo. Laustraliana Ashleigh Barty, vincitrice del torneo di Roland Garros e del titolo a Shenzhen, chiuderà lanno al primo posto nel mondo, seguita da Karolina Pliskova e dalla giapponese Naomi Osaka.