04.06.2019
Consultazioni – Il presidente Klaus Iohannis ha iniziato le consultazioni con i partiti politici per mettere in pratica il risultato del referendum sulla giustizia svoltosi il 26 maggio. Oggi, il capo dello stato ha discusso con i rappresentanti di PNL, USR e UDMR. I liberali hanno annunciato il loro sostegno per tutte le iniziative di revisione della Costituzione, nonchè per qualsiasi iniziativa necessaria all’attuazione della volontà espressa al referendum. Il leader liberale Ludovic Orban ritiene opportuna a ripresa dei dibattiti pubblici riguardanti le leggi sulla giustizia. Da parte sua, il leader dell’USR, Dan Barna, ha sottolineato che la riforma costituzionale dovrebbe essere più ampia, con effetti anche in altri settori, al di là di quelli analizzati al referendum. L’UDMR sostiene la modifica della Costituzione nel senso dell’eliminazione dei decreti d’urgenza, ha precisato il suo presidente Kelemen Hunor. Domani, il presidente Iohannis continuerà le consultazioni con PMP, ALDE, con il gruppo parlamentare Pro Romania, con quello delle minoranze nazionali e con il PSD. Al referendum sulla giustizia, svoltosi in contemporanea con le europee, più dell’80% dei votanti si sono pronunciati a favore del divieto dell’amnistia per i reati di corruzione e al divieto dei decreti governativi adottati con la procedura d’urgenza in materia di reati, pene e organizzazione giudiziaria, con l’estensione del diritto di attaccare i rispettivi decreti direttamente alla Corte Costituzionale.
România Internațional, 04.06.2019, 17:24
Consultazioni – Il presidente Klaus Iohannis ha iniziato le consultazioni con i partiti politici per mettere in pratica il risultato del referendum sulla giustizia svoltosi il 26 maggio. Oggi, il capo dello stato ha discusso con i rappresentanti di PNL, USR e UDMR. I liberali hanno annunciato il loro sostegno per tutte le iniziative di revisione della Costituzione, nonchè per qualsiasi iniziativa necessaria all’attuazione della volontà espressa al referendum. Il leader liberale Ludovic Orban ritiene opportuna a ripresa dei dibattiti pubblici riguardanti le leggi sulla giustizia. Da parte sua, il leader dell’USR, Dan Barna, ha sottolineato che la riforma costituzionale dovrebbe essere più ampia, con effetti anche in altri settori, al di là di quelli analizzati al referendum. L’UDMR sostiene la modifica della Costituzione nel senso dell’eliminazione dei decreti d’urgenza, ha precisato il suo presidente Kelemen Hunor. Domani, il presidente Iohannis continuerà le consultazioni con PMP, ALDE, con il gruppo parlamentare Pro Romania, con quello delle minoranze nazionali e con il PSD. Al referendum sulla giustizia, svoltosi in contemporanea con le europee, più dell’80% dei votanti si sono pronunciati a favore del divieto dell’amnistia per i reati di corruzione e al divieto dei decreti governativi adottati con la procedura d’urgenza in materia di reati, pene e organizzazione giudiziaria, con l’estensione del diritto di attaccare i rispettivi decreti direttamente alla Corte Costituzionale.
UE – La premier Viorica Dancila ha discusso oggi a Bruxelles con il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e con il primo-vicepresidente, Frans Timmermans, del semestre romeno di presidenza del Consigio UE che si conclude in meno di un mese. Il Governo di Bucarest precisa in un comunicato che il presidente Juncker ha ringraziato la premier Dancila per l’eccellente attività svolta finora dalla Presidenza romena che ha portato a maturazione più di 100 fascicoli. I più importanti riguardano la Polizia Europea di Confine e Guardia Costiera, l’Autorità Europea per il Lavoro, la Direttiva Copyright e la Direttiva sui Gas. Le due autorità europee hanno salutato l’impegno del governo romeno di non portare avanti le controverse riforme nel campo della giustizia e di riprendere il dialogo nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica, al fine di ottenere progressi nella riforma della giustizia e nella lotta alla corruzione. Esaminato anche l’esito delle elezioni europee svoltesi il 26 maggio in Romania.
Romania2019.eu – Il ministro dell’Agricoltura romeno, Petre Daea, ha presieduto a Bucarest la riunione informale con i colleghi degli stati membri UE. Al termine della riunione, Daea ha dichiarato, in una conferenza stampa, che la ricerca e la bioeconomia rappresentano priorità-chiave nel campo dell’agricoltura, in quanto permettono ai farmers degli stati UE di conformarsi agli standard sempre più alti imposti dalla Politica Agricola Comune (PAC), soprattutto a livello ambientale. Dal canto suo, il commissario europeo per Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan, ha affermato che la nuova PAC prevede più fondi per le piccole e medie fattorie dell’UE, e che l’adozione di una strategia nel settore della bioeconomia permetterà la creazione, nei prossimi 10-12 anni, di circa un milione nuovi posti di lavoro nell’UE. Stando a Hogan, per il periodo 2021-2027, la Commissione Europea ha stanziato 10 miliardi di euro alla bioeconomia e allo sviluppo delle risorse naturali.
Difesa – Incontrando alla base aerea di Mihail Kogalniceanu (sud-est della Romania) il capo dello Stato Maggiore della Difesa, il generale Nicolae Ciucă, il segretario di stato delle Forze terrestri statunitensi, Mark T. Esper, ha ringraziato la Romania per il sostegno concesso all’esercito americano da Paese ospitante. La Romania è uno dei contributori importanti non solo nell’ambito della NATO, ma anche nelle missioni di coalizione in tutto il mondo, e guardiamo con fiducia allo sviluppo del nostro partenariato strategico, ha dichiarato Esper. All’incontro hanno partecipato anche il Comandante delle Forze Terrestri Americane in Europa, il tenente generale Cristopher G. Cavoli, l’ambasciatore statunitense a Bucarest, Hans Klemm, nonchè il capo dello Stato Maggiore delle Forze Aeree romene, il generale Viorel Pană. I temi affrontati hanno interessato la situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero, la cooperazione militare tra la Romania e gli USA nell’ambito del Partenariato strategico, la partecipazione dei militari americani alle misure stabilite nell’operazione Atlantic Resolve e agli addestramenti in corso.
Giustizia – All’esame della Corte Costituzionale le contestazioni inoltrate dalle opposizioni PNL e USR, nonchè dal presidente Klaus Iohannis, sulle modifiche adottate dal Parlamento al Codice penale e quello di procedura Penale. La scorsa settimana, la Corte aveva rinviato i dibattiti sulle contestazioni inoltrate da PNL e USR per metterli assieme all’obiezione di incostituzionalità inoltrata dal capo dello stato. I partiti denunciano centinaia di modifiche di cui sostengono che non rispetterebbero lo stato di diritto, la Costituzione e le raccomandazioni delle istituzioni europee nel settore. D’altra parte, Klaus Iohannis ha segnalato che, al riesame dei due Codici, il Parlamento non avrebbe rispettato i provvedimenti della CC o avrebbe violato di nuovo alcuni.
Corruzione – L’ex presidente della Federcalcio romena (FRF), Mircea Sandu, è stato rinviato a giudizio dai procuratori anticorruzione con l’accusa di tangenti, in un fascicolo in cui è coinvolta anche sua moglie. Secondo la DNA, nel 2009, quando ricopriva la carica di presidente della Federcalcio, con l’aiuto della moglie, Sandu ha ricevuto 724.000 lei (152.000 euro) da due persone, di cui una rappresentava uno studio legale. In cambio dei soldi, la FRF doveva firmare con il rispettivo studio legale due contratti di assistenza giuridica per un valore di 11,7 milioni di lei (2,47 milioni di euro).