04.05.2024 (aggiornamento)
Pasqua ortodossa: i cristiani ortodossi, maggioritari in Romania, e uniati festeggiano il 5 e il 6 maggio la Resurrezione del Signore / Diplomazia: colloqui, a Parigi, tra i ministri degli Esteri romeno e francese sul progetto europeo e il sostegno all'Ucraina
Newsroom, 04.05.2024, 19:00
Pasqua ortodossa – I cristiani ortodossi, maggioritari in Romania, e uniati celebrano il 5 e il 6 maggio la Pasqua. Oggi, nel Sabato Santo, è stata celebrata a Gerusalemme la Messa della Santa Luce, rito ortodosso unico dell’anno in cui il Patriarca greco di Gerusalemme esce dal Santo Sepolcro con le candele accese e distribuisce la Luce Santa ai fedeli. La Luce Santa da Gerusalemme è stata portata oggi anche in Romania. Nell’omelia di Pasqua, il Patriarca Daniele della Chiesa Ortodossa afferma che, nell’opera di Gesù Cristo, la guarigione da una malattia transitoria non è tutto e non è il fine ultimo del Suo arrivo nel mondo, ma la guarigione dal peccato e dalla morte, attraverso la Resurrezione. Il Patriarca ha esortato i fedeli a compiere buone azioni. Dal canto suo, il cardinale Luciano afferma, nell’omelia indirizzata ai fedeli uniati, che sebbene siamo tentati spesso di farci scoraggiare, a causa delle prove spirituali e del male circostante, dei conflitti, della violenza, delle violazioni della dignità e della libertà umana, la Santa Festa della Resurrezione del Signore rafforza la nostra fede e ci ravviva con quella speranza che niente e nessuno può distruggere. Il cardinale afferma inoltre che la creatività della ragione e il progresso tecnico, compresa l’intelligenza artificiale, dovrebbero essere utilizzati eticamente per umanizzare e cambiare in meglio la società e il mondo in cui viviamo. “La Resurrezione del Signore ricorda a tutti la chiamata cristiana all’amore del prossimo e l’esortazione a vivere nella pace e nella comprensione”, ha detto, dal canto suo, il presidente romeno Klaus Iohannis nel suo messaggio di Pasqua. Il presidente ha sottolineato che questi sono i nostri valori cardinali.
Romania-Francia – Il ministro degli Esteri romeno, Luminiţa Odobescu, ha avuto, ieri, a Parigi, un incontro bilaterale con il ministro per l’Europa e gli Affari Esteri francese, Stephane Sejourne. I colloqui hanno rispecchiato la solidità del dialogo bilaterale, lo stretto coordinamento diplomatico tra Bucarest e Parigi sulle questioni europee, nonché il desiderio comune di avanzare sia a livello bilaterale che europeo, secondo una dichiarazione inviata all’agenzia stampa AGERPRES. I due ministri hanno convenuto di proseguire gli sforzi congiunti per delineare l’agenda strategica con lo scopo di portare avanti il progetto europeo e rafforzare la resilienza dell’Unione. Il ministro romeno ha ringraziato la Francia per il suo contributo speciale al consolidamento del fianco orientale e per aver assunto il ruolo di nazione quadro per il Gruppo tattico della NATO dispiegato in Romania. Luminiţa Odobescu ha inoltre espresso apprezzamento per il crescente interesse della Francia per il Mar Nero, soprattutto nel contesto dell’aggressione russa all’Ucraina e delle sfide regionali da essa generate. I due ministri hanno sottolineato l’importanza di continuare a fornire un sostegno multidimensionale all’Ucraina e di coordinare le iniziative franco-romene a favore della Repubblica di Moldova, di fronte ai molteplici rischi generati dalla Federazione Russa.
Ucraina – La Russia ha lanciato ieri sera un attacco con droni sulle regioni di Kharkiv e Dnipro, ferendo almeno sei persone e colpendo infrastrutture critiche, edifici commerciali e residenziali. Lo hanno annunciato, oggi, esponenti regionali, citati dalla Reuters. L’aeronautica ucraina ha affermato che le forze russe hanno lanciato 13 droni Shahed mirando alle regioni nordorientali e centrali del paese. Le unità di difesa aerea hanno abbattuto tutti i droni, ha annunciato il comandante dell’aeronautica. D’altra parte, il Ministero dell’Energia di Kiev informa che, nelle ultime 24 ore, il fabbisogno dei consumatori ucraini è stato coperto grazie alla propria produzione, alle importazioni commerciali, nonché attraverso la fornitura di emergenza di elettricità da Romania, Polonia e Slovacchia.
Aspettativa di vita nell’Ue – La Spagna è il Paese dell’Unione Europea con la più alta aspettativa di vita – 84 anni, ed è al di sopra della media comunitaria, di 81,5 anni. Secondo Eurostat, la Romania ha la terza aspettativa di vita più bassa nell’UE, con 76,6 anni, seguita in questa classifica solo dalla Lettonia, con 75,9 anni e dalla Bulgaria, con 75,8 anni. Tuttavia, il maggiore aumento dell’aspettativa di vita dal 2019 al 2023 è stato registrato in Romania, ovvero un anno. In totale, 15 dei 27 paesi membri dell’UE superano la media UE in termini di aspettativa di vita. In generale, i paesi con l’aspettativa di vita più bassa sono quelli dell’Europa orientale e dei paesi baltici, mentre i paesi del Mediterraneo, della Scandinavia e dell’Europa centrale hanno l’aspettativa di vita più alta.