04.04.2015
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha annunciato che riprenderà le consultazioni con i partiti politici dopo le feste pasquali che si concluderanno il 13 aprile. Iohannis auspica una valutazione del calendario delle azioni stabilite all’inizio della sessione parlamentare, quando il capo dello stato e la maggioranza e l’opposizione hanno stabilito come priorità il pacchetto di leggi elettorali e la semplificazione delle procedure per le sollecitazioni relative all’autorizzazione del fermo, arresto o perquisizione dei parlamentari. Sempre all’inizio dell’anno, il presidente Iohannis e i partiti parlamentari hanno raggiunto un accordo sul bilancio stanziato alla difesa, che dovrebbe raggiungere il 2% del Pil entro il 2017.
România Internațional, 04.04.2015, 14:44
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha annunciato che riprenderà le consultazioni con i partiti politici dopo le feste pasquali che si concluderanno il 13 aprile. Iohannis auspica una valutazione del calendario delle azioni stabilite all’inizio della sessione parlamentare, quando il capo dello stato e la maggioranza e l’opposizione hanno stabilito come priorità il pacchetto di leggi elettorali e la semplificazione delle procedure per le sollecitazioni relative all’autorizzazione del fermo, arresto o perquisizione dei parlamentari. Sempre all’inizio dell’anno, il presidente Iohannis e i partiti parlamentari hanno raggiunto un accordo sul bilancio stanziato alla difesa, che dovrebbe raggiungere il 2% del Pil entro il 2017.
Bucuresti — Lutto a Radio Romania per il decesso di Paul Grigoriu, uno dei più amati e noti giornalisti del Paese, il quale si è spento in età di 70 anni. Vicedirettore generale di Radio Romania dopo il 1989, Paul Grigoriu è diventato la voce simbolo del “Mattinale” di Radio Romania Attualità, il principale canale nazionale, oltre a tanti altri programmi da lui condotti. Prima del 1989, ha condotto anche programmi a Radio Vacanza e ha diretto la sezione francese del dipartimento dei programmi per l’estero. E’ stato insignito da due presidenti della Romania dell’Ordine al Merito Culturale e dell’Ordine del Fedele Servizio. Personalità di primo piano di Radio Romania, Paul Grigoriu ha segnato con la sua performance la storia della radio pubblica romena dopo il 1989. E’ stato anche autore di diversi volumi di prosa e reportage letterario.
Bucarest — Circa un milione di cattolici di Romania celebrano domani la Pasqua, una settimana prima degli ortodossi maggioritari. Per la Domenica delle Palme, la Chiesa Ortodossa Romena ha organizzato delle processioni dedicate nel Paese e nelle comunità dei connazionali all’estero. Circa 1,4 milioni di romeni, i cui nomi ricordano i fiori, celebrano l’onomastico in occasione della Domenica delle Palme, detta delle Florii (dei fiori).
Bucarest — Sette cittadini stranieri sono stati dichiarati indesirabili in Romania. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Bucarest, in seguito alle misure avviate dal Servizio Romeno di Informazioni. I sette si trovavano in Romania come rappresentanti di aziende commerciali ed erano stati monitorati a partire dal 2013, svolgendo attività con impatto sugli interessi di sicurezza nazionale. La loro presenza in Romania costituiva una minaccia contro la sicurezza nazionale. I membri del gruppo erano affiliati alle ideologie radicali promosse da Isis e Al Qaida ed erano stati in contatto con sostenitori di queste organizzazioni.
Bucarest — Fino a domenica, a Bucarest proseguono i lavori del primo congresso della diaspora unionista, che riunisce oltre 100 rappresentanti delle associazioni romene dell’Europa e degli Stati Uniti. Presenti anche politici di Romania e della confinante Moldova (ex-sovietica, in maggioranza romenofona). Le idee risultate dagli workshop e dai dibattiti sul tema dell’unificazione di Romania e Moldova staranno alla base di una risoluzione che sarà adottata e letta nell’aula “Nicolae Iorga” della Facoltà di Storia dell’Università di Bucarest.
Bucarest — Il ministro della Difesa romeno, Mircea Dusa, farà lunedì e martedì una visita in Georgia, su invito dell’omologo Mindia Janelidze. Un comunicato del Ministero della Difesa di Bucarest precisa che, a Tbilisi, Dusa deporrà una corona di fiori al Monumento della Piazza degli Eroi e incontrerà alte cariche georgiane. Nel corso dei colloqui, Dusa ribadirà il sostegno della Romania al percorso euro-atlantico della Georgia. La sua visita a Tbilisi si svolge nel contesto in cui la collaborazione con la Georgia è prioritaria per la Romania, precisa il comunicato del Ministero della Difesa.
XXX — Il cacciatorpediniere lanciamissili americano Jason Dunham si trova nel Mar Nero, dove partecipa all’operazione Atlantic Resolve. La presenza della nave nella regione dimostra l’impegno degli Stati Uniti di agire da vicino insieme agli alleati per aumentare la sicurezza marittima e la stabilità, l’addestramento e la capacità navale, precisa la Marina USA. Circa 750 carri armati dell’esercito americano e migliaia di militari sono stati dispiegati in Lituania, Letonia ed Estonia per le esercitazioni Atlantic Resolve, in un iter descritto come destinato a “scoraggiare un’eventuale aggressione russa”. Parallelamente alle esercitazioni sul mare, l’Alleanza organizza anche addestramenti sul continente negli stati membri, la Romania compresa. Le esercitazioni sono volte a consolidare la sicurezza negli stati membri dell’Alleanza, alla luce del conflitto in Ucraina.
XXX — La migliore via da seguire nel dossier nucleare iraniano è la diplomazia. Lo ha dichiarato il presidente americano Barack Obama, a due giorni dall’accordo concordato tra le grandi potenze e Teheran. Obama ha ricordato che l’accordo convenuto a Losanna, in Svizzera, non si basa sulla fiducia, bensì sul livello “particolarmente alto” delle ispezioni che si svolgeranno. Invece, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso l’opposizione veemente per l’intesa convenuta con l’Iran che, a suo avviso, costituisce un “grave pericolo per l’intero mondo”. Da parte sua, la Romania ha salutato l’accordo, definendolo come un passo decisivo verso una soluzione in grado di ripristinare la fiducia della comunità internazionale nel programma nucleare di Teheran.