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04.03.2024 (aggiornamento)

Politica: mozione semplice contro il ministro delle Finanze, Marcel Boloş/Schengen: ministro dell'Interno, Cătălin Predoiu, Romania pronta ad entrare anche con frontiere terrestri

04.03.2024 (aggiornamento)
04.03.2024 (aggiornamento)

, 04.03.2024, 22:20

Politica – La mozione semplice inoltrata contro il ministro delle Finanze, Marcel Boloș, è stata discussa nella plenaria della Camera dei Deputati e sarà sottoposta al voto domani. Il leader dell’opposizione USR, Cătălin Drulă, ha detto che si tratta del ministro delle Finanze “più dannoso” che la Romania abbia  mai avuto dopo il 1989, il  paese avendo un’inflazione doppia rispetto alla media dell’Unione Europea. Drulă aggiunto che il ministro Boloş prende in prestito ogni giorno per la Romania un miliardo di lei e che il deficit di bilancio è uno senza precedenti. Dal canto suo, il deputato liberale Călin Bota ha affermato che la mozione è “un esempio di manipolazione dell’informazione reale” con l’obiettivo di “stimolare le emozioni dei romeni”, sottolineando che si tratta di un testo “guidato dal populismo”.

 

Schengen – La Romania è pronta ad entrare nell’Area Schengen anche con i confini terrestri, e può dimostrarlo con cifre e risultati concreti. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Cătălin Predoiu, presente a Bruxelles al Consiglio Giustizia e Affari Interni, incentrato sulla lotta all’immigrazione illegale e al traffico di stupefacenti. Il ministro romeno ha firmato, assieme all’omologo bulgaro e al commissario europeo agli Affari interni, un nuovo quadro di collaborazione per la gestione delle frontiere. I due stati hanno ora a disposizione altri 85 milioni di euro per aumentare le capacità di controllo. Nell’ambito della riunione di Bruxelles, Predoiu ha inoltre affermato che la Romania si annovera tra i primi stati europei che hanno attuato i provvedimenti dell’Accordo di Dublino, considerato la pietra angolare del sistema europeo di asilo. Se guardiamo la situazione sul campo, vediamo che la Romania potrebbe rafforzare l’Area Schengen e non è affatto giusto essere integrati solo parzialmente, ha sottolineato il ministro romeno. Alla fine di questo mese, la Romania e la Bulgaria aderiranno solo parzialmente a Schengen, con le frontiere aeree e marittime.

 

Romania – Moldova – Il posto della Repubblica Moldova si trova nell’Unione Europea, e la Romania resta il suo partner principale in questo percorso. Lo ha affermato il presidente del Senato romeno, Nicolae Ciucă, incontrando a Chișinău la presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu. Ciucă ha sottolineato che la guerra ibrida provocata da Mosca non ha raggiunto i suoi obiettivi in ​​ Moldova, fatto che rappresenta una vittoria e un’ottima notizia per Bucarest. In occasione della visita, Ciucă ha incontrato anche il presidente del Parlamento, Igor Grosu. Sul tavolo temi legati all’agenda delle riforme, alla cooperazione interparlamentare, alla cooperazione nel settore energetico e all’accelerazione dei progetti infrastrutturali.

 

Disoccupazione – Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il tasso di disoccupazione a gennaio in Romania è stato del 5,7%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al valore registrato a dicembre. Il tasso di disoccupazione tra gli uomini è stato di 1,3 punti percentuali più alto rispetto a quello delle donne, mentre quello di disoccupazione giovanile si mantiene a un livello elevato, superiore al 22%, indicano i dati pubblicati dall’INS.

 

Governo – Il Governo di Bucarest adotterà questa settimana una nuova normativa riguardante la riduzione delle spese di bilancio. L’esecuzione del deficit di bilancio generale consolidato a gennaio è stata dello 0,45% – circa 8 miliardi di lei (circa 1,6 miliardi di euro), quasi il doppio rispetto a gennaio 2023. All’attenzione dell’Esecutivo anche la bozza dell’ordinanza d’urgena riguardante l’accorpamento delle elezioni amministrative con le europee, il prossimo 9 giugno. Le elezioni presidenziali sono previste a settembre, mentre le politiche a dicembre.

 

Romania-Polonia – Romania e Polonia hanno celebrato ieri, per la prima volta, la Giornata della Solidarietà romeno-polacca. Secondo i Ministeri degli Esteri dei due Paesi, questa solidarietà trova la sua espressione non solo nell’intenso dialogo politico-diplomatico, ma anche in termini militari, economici, di investimento, educativi, culturali e umani. La stagione culturale Romania – Polonia 2024-2025 arricchirà l’amicizia tra i due popoli, si nel comunicato stampa congiunto.

 

Agricoltura – Oltre 400 milioni di euro fondi europei sono disponibili per la modernizzazione delle infrastrutture di irrigazione in Romania. Lo ha annunciato l’Agenzia per il Finanziamento degli Investimenti Rurali, precisando che i beneficiari ammissibili sono le organizzazioni di utenti dell’acqua per l’irrigazione, e che le domande di finanziamento potranno essere inoltrate a partire dal 15 marzo. Il valore massimo individuale del finanziamento è di 1,5 milioni di euro, fondi non rimborsabili.

 

Terremoto – Ricorrono oggi 47 anni dal terremoto più forte avvenuto in Romania, il 4 marzo 1977. Il sisma, dalla durata di 56 secondi, ha avuto una magnitudo di 7,2 della scala Richter. Più di 1.500 persone, soprattutto nella capitale, hanno perso la vita mentre altre circa 11.000 sono rimaste ferite. A Bucarest sono crollati 32 edifici e a livello nazionale sono state colpite quasi 33.000 abitazioni. Il terremoto è stato avvertito in tutta l’Europa dell’Est, fino a Mosca o San Pietroburgo. Secondo le autorità, un terremoto della stessa intensità potrebbe provocare oltre 42.000 vittime. La città più colpita sarebbe Bucarest, che conta circa 2.400 edifici ad alto rischio sismico, la maggior parte nei quartieri centrali della città.

 

Scuola – Quasi 150.000 studenti hanno iniziato oggi la simulazione delle prove scritte dell’esame di Maturità con il test di lingua e letteratura romena. Domani si svolgerà il test obbligatorio di profilo, matematica o storia, mentre mercoledì la prova a scelta. La simulazione terminerà il 7 marzo, quando gli studenti appartenenti alle minoranze nazionali sosterranno la prova di lingua e letteratura madre. I risultati della simulazione saranno annunciati il ​​15 marzo.

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