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04.03.2023

Terremoto – Ricorrono oggi 46 anni dal devastante terremoto di magnitudo 7,4 della scala Richter, avvenuto il 4 marzo 1977 in Romania, fortemente avvertito nel paese, ma soprattutto nel sud e nell’est. Oltre 1.500 persone hanno perso la vita, soprattutto a Bucarest, in maggioranza in seguito al crollo totale o parziale di decine di edifici. L’epicentro del terremoto del 1977 è stato nella zona di Vrancea (est), la più attiva in Romania. In seguito ai recenti sismi avvenuti nel sud, dove simili fenomeni sono rarissimi, le autorità hanno avviato una campagna nazionale di valutazione sismica degli edifici. A Bucarest, le prime osservazioni visive in vista del consolidamento dovrebbero iniziare entro settembre. Tra gli edifici che avranno la precedenza si annoverano i palazzi ad almeno tre piani costruiti prima del 1968, nonchè le strutture scolastiche e sanitarie. Il ministro dello Sviluppo, dei lavori pubblici e dell’amministrazione, Cseke Attila, ha dichiarato oggi che quasi 400 edifici che saranno consolidati nell’intero paese beneficiano attualmente di oltre 6 miliardi di lei (circa 1,2 miliardi di euro), finanziamenti da fondi nazionali ed europei.

04.03.2023
04.03.2023

, 04.03.2023, 16:28

Terremoto – Ricorrono oggi 46 anni dal devastante terremoto di magnitudo 7,4 della scala Richter, avvenuto il 4 marzo 1977 in Romania, fortemente avvertito nel paese, ma soprattutto nel sud e nell’est. Oltre 1.500 persone hanno perso la vita, soprattutto a Bucarest, in maggioranza in seguito al crollo totale o parziale di decine di edifici. L’epicentro del terremoto del 1977 è stato nella zona di Vrancea (est), la più attiva in Romania. In seguito ai recenti sismi avvenuti nel sud, dove simili fenomeni sono rarissimi, le autorità hanno avviato una campagna nazionale di valutazione sismica degli edifici. A Bucarest, le prime osservazioni visive in vista del consolidamento dovrebbero iniziare entro settembre. Tra gli edifici che avranno la precedenza si annoverano i palazzi ad almeno tre piani costruiti prima del 1968, nonchè le strutture scolastiche e sanitarie. Il ministro dello Sviluppo, dei lavori pubblici e dell’amministrazione, Cseke Attila, ha dichiarato oggi che quasi 400 edifici che saranno consolidati nell’intero paese beneficiano attualmente di oltre 6 miliardi di lei (circa 1,2 miliardi di euro), finanziamenti da fondi nazionali ed europei.

Incidente ferroviario Grecia – Un cittadino romeno è stato individuato tra le persone decedute in seguito al grave incidente ferroviario avvenuto nei giorni scorsi in Grecia. Lo ha annunciato a Bucarest il Ministero degli Esteri, precisando che il Consolato Generale di Romania a Salonicco ha informato la famiglia della vittima, con la quale mantiene il contatto diretto. Le spoglie saranno rimpatriate una volta le autorità greche completeranno le procedure specifiche in simili situazioni particolari, indica il MAE romeno. Oltre 5.000 persone hanno protestato ieri ad Atene e Salonicco alla memoria delle 57 persone che hanno perso la vita nell’incidente avvenuto sulla ferrovia che collega le due città. Il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha incaricato una commissione di esperti ad accertare le cause dell’incidente.

Diplomazia – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, inizierà lunedì una visita ufficiale di tre giorni in Giappone, nel corso della quale avrà incontri con l’imperatore Naruhito e con il primo ministro Fumio Kishida. L’obiettivo principale della visita è quello di elevare le relazioni bilaterali a livello di partenariato strategico, con la firma di una dichiarazione congiunta in tal senso. Dal Giappone, Klaus Iohannis si recherà in una visita di stato a Singapore, la prima di questo livello negli ultimi 20 anni. La visita è volta ad avviare progetti di investimenti bilaterali, poichè la Romania è diventata il terzo grande fornitore dell’UE di servizi IT a Singapore.

Canale Bâstroe – La Romania inizierà a metà marzo le misurazioni sul braccio Chilia e sul canale Bâstroe sul Danubio, in seguito alle informazioni contraddittorie sul loro dragaggio oltre i limiti ammessi. Il programma dei lavori sarà stabilito lunedì e l’azione è prevista per 10 giorni. Lo ha annunciato a Bucarest il Ministero dei Trasporti, dopo un incontro tra esperti romeni e ucraini, nel corso del quale è stato stabilito che alle misurazioni assisteranno anche specialisti di Kiev. L’Ucraina sostiene che i lavori eseguiti sul canale Bâstroe siano legali, di manutenzione, mentre la Romania afferma che gli ucraini avrebbero scavato molto più dei 3,5 metri di profondità consentita, il che avrebbe un impatto notevole sull’ecosistema del Delta del Danubio, inserito nel patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Procura Europea – La Procura Europea è preparata a lottare contro i delinquenti che occultano l’origine, la destinazione o il diritto di proprietà su beni e attivi soggetti al regime di sanzioni dell’UE. Lo ha dichiarato oggi il procuratore capo europeo, la romena Laura Codruța Kovesi, presente alla conferenza United For Justice nella città ucraina di Leopoli. Il procuratore capo europeo ha spiegato che tale fatto contribuirebbe al rallentamento dello sforzo di guerra della Russia e, tramite sequestri in seguito alle inchieste penali, contribuirebbe persino al finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina nel dopoguerra. Laura Codruța Kovesi ha precisato di essersi recata in Ucraina per prendere posizione contro il nuovo avatar del male radicale e che l’EPPO deve assumere attribuzioni anche in materia di verifica del rispetto delle sanzioni imposte dall’UE contro la Russia.

Cambiamenti climatici – La Romania si è unita ad altri 17 stati membri dell’ONU per sollecitare un parere consultivo alla Corte Internazionale di Giustizia in merito ai cambiamenti climatici. Avviata da Vanuatu, l’azione è volta a chiarire gli obblighi dei paesi del mondo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici e a proteggere gi stati vulnerabili. Finora l’iniziativa è appoggiata da 112 dei 193 paesi membri dell’ONU.

Fiera Gaudeamus – A Craiova (sud) è in corso la prima tappa della Carovana della Fiera del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, che segna anche l’inizio della stagione degli eventi del genere nel 2023. Aperta dal 1 marzo, la fiera aspetta fino a domani gli amanti di letteratura con quasi 14.000 titoli pubblicati da oltre 50 tra le più prestigiose editrici romene e straniere, giochi, prodotti ausiliari educativi, come anche con dibattiti, presentazioni di libri e concorsi a premi. Per la prima volta nei quasi 30 anni di esistenza e 133 edizioni della rassegna Gaudeamus Radio Romania, un giovanissimo scrittore – l’alunno 12enne Jonathan Agostino Ottobrino – è il presidente onorario della Fiera di Craiova, vantando già due volumi pubblicati e numerosi premi letterari. Dopo Craiova, la Carovana Gaudeamus farà quest’anno tappe a Cluj-Napoca (nord-ovest) ad aprile, Oradea (ovest) a maggio, Sibiu (centro) ad agosto e Iaşi (est) a settembre.

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