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04.03.2019

Ordinanza – L’ordinanza d’urgenza 114 contiene una serie di provvedimenti destinati allo stimolo dello sviluppo economico, tramite l’aumento degli investimenti e il sostegno dei progetti con benefici diretti per i cittadini. Lo ha dichiarato, oggi, la premier Viorica Dancila, nella plenaria della Camera dei Deputati, precisando che l’ordinanza non sarà abrogata, ma solo modificata dal Governo. Secondo la premier, l’abrogazione dell’ordinanza annullerebbe la crescita dei redditi, degli investimenti e delle facilitazioni. La premier è stata invitata nel Parlamento dall’opposizione liberale, che ha contestato la normativa, assieme agli altri partiti all’opposizione, all’ambiente d’affari e alle banche. La controversa ordinanza 114 impone nuove tasse nei settori bancario, delle telecomunicazioni ed energetico. Intanto, nella seduta odierna, il Senato ha adottato tacitamente il ddl per l’approvazione dell’Ordinanza 114. Il documento passa ora alla Camera dei Deputati, decisionale in questo caso. D’altra parte, il PNL ha annunciato una mozione semplice contro il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, accusando che l’ordinanza 114 avrà effetti negativi per l’economia, con conseguenze nefaste per i cittadini.

04.03.2019
04.03.2019

, 04.03.2019, 18:51

Giustizia – Il Ministero della Giustizia ha lanciato al dibattito pubblico sul suo sito la bozza per la rettifica dell’ordinanza 7, che regola l’attività giudiziaria, adottata di recente dal Governo. La revisione fa seguito alle proteste dei magistrati, secondo i quali l’applicazione della legge intacherebbe sulla loro indipendenza. Le modifiche presentate sul sito del Ministero della Giustizia riconfermano la necessità dell’opinione espressa dalla Sezione Procuratori per le cariche di procuratore capo della Corte suprema, della Direzione Nazionale Anticorruzione e della DIICOT – la procura che indaga i reati di terrorismo e criminalità organizzata. Le nomine saranno fatte dal presidente romeno, su proposta del ministro della Giustizia, tra candidati con un’anzianità minima di 15 anni nel campo della magistratura, per un mandato di tre anni, e con la possibilità di un’unica reinvestitura. D’altra parte, in base al principio della separazione delle carriere, dal testo dell’ordinanza 7 è stato rimosso anche il provvedimento che consentiva ai giudici di occupare cariche dirigenziali nelle procure.

Euroelezioni – Secondo i dati dei sondaggi nazionali condotti a febbraio, il Partito Popolare Europeo si troverebbe in testa nel futuro legislativo europeo con circa 181 seggi, seguito dai socialisti europei (135), dall’Alleanza dei Liberali e dei Democratici (75 seggi), dall’Europa delle Nazioni e della Libertà (59), e Verdi (49). Alla Romania, dove le europee si terranno il 26 maggio, spettano 33 mandati, di uno in più rispetto ai 32 nell’attuale legislatura. Secondo le stime presentate dall’Europarlamento, 11 seggi spetterebbero al PSD, il principale partito della coalizione governativa, 9 al PNL (all’opposizione), 3 mandati sarebbero aggiudicati rispettivamente dall’ALDE (partner della coalizione al governo), dall’USR (all’opposizone) e dalla formazione Pro Romania. Infine, PLUS e l’UDMR dovrebbero vincere due seggi ciascuno. Le prime elezioni dirette per il Parlamento Europeo sono state organizzate il 12 giugno 1979. Quelle del 2019 rivestono un’importanza particolare, alla luce del contesto politico, della Brexit e delle grandi sfide politiche e transfrontaliere. Il futuro Parlamento comunitario avrà 705 eurodeputati rispetto agli attuali 751.

Ro2019.eu – Una delle priorità della Presidenza romena al Consiglio UE riguarda lo sviluppo della dimensione sociale dell’Unione, tramite l’applicazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Lo ha affermato, a Bucarest, il ministro del Lavoro e della Giustizia Sociale romeno, Marius Budăi, in apertura della Riunone Informale del Comitato per la Previdenza Sociale, che riunisce circa 90 esperti dell’UE. Il primo giorno dell’incontro punta l’attenzione su temi come l’assicurazione di un’assistenza adeguata alle persone vulnerabili, redditi minimi necessari a un tenore di vita decente in grado di assicurare l’accesso ai servizi sociali e all’integrazione sul mercato del lavoro, nonchè il contrasto delle ineguaglianze e la promozione dell’inclusione attiva. Domani, i partecipanti esamineranno, tra l’altro, i risultati dell’applicazione della Strategia 2020 e il Rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico sugli incentivi finanziari e sui piani di accumulo rispetto al fondo pensione. La SPC ha un carattere consultivo, e si propone di sostenere la cooperazione nel campo della tutela sociale tra gli stati membri dell’UE e la Commissione Europea.

Gasdotto – Il gasdotto BRUA ha un’importanza speciale per l’Europa centro-orientale, e la Romania è indiscutibilmente dedicata alla realizzazione del progetto, i cui lavori sul suo territorio rispettano il calendario. Lo ha dichiarato a Bruxelles, il ministro dell’Energia romeno, Anton Anton. Il gasdotto renderà possibile l’interconnessione con i sistemi di gas degli stati vicini, aumentando la sicurezza energetica della regione. Il progetto BRUA creerà un vero mercato energetico regionale, che avrà effetti positivi anche sul rafforzamento del mercato unico europeo, ha sottolineato il ministro. Anton ha partecipato, a Bruxelles, a un incontro con i rappresentanti di Austria, Bulgaria e Ungheria dedicato alla costruzione del gasdotto BRUA che collega la Romania e i tre Paesi.

Terremoto – L’Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per la Fisica della Terra di Bucarest ha commemorato oggi 42 anni dal devastante terremoto del 1977, con una serie di eventi volti a rendere consapevole la popolazione sui rischi di un nuovo grande sisma in Romania. Stando agli esperti, gli edifici più sicuri di Bucarest sarebbero quelli costruiti nel periodo 1963-1989 e dopo il 2000. Il 4 marzo 1977, un terremoto di magnitudo 7,2 della scala Richter, il più grave mai avvenuto in Romania, ha provocato la morte di 1.570 persone, la maggior parte a Bucarest, nonchè danni materiali stimati, all’epoca, a più di 2 miliardi di euro. Sono state distrutte o gravemente danneggiate circa 230.000 abitazioni e centinaia di unità economiche hanno cessato l’attività. Gli specialisti ammoniscono che, nel caso di un terremoto simile a quello del 1977, solo a Bucarest centinaia di edifici sono in pericolo di crollare.

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