04.03.2017
România Internațional, 04.03.2017, 16:05
Washington – La corruzione resta il problema più importante della Romania – ammonisce il rapporto del Dipartimento americano di Stato sui diritti umani nel mondo per il 2016. La diplomazia di Washington nota che le tangenti restano usuali nel settore pubblico, che le leggi non vengono sempre applicate con efficienza, mentre le autorità, giudici compresi, compiono atti di corruzione senza essere puniti. Il rapporto costata che limunità di ex ed attuali ministri, che sono membri del Parlamento, ha bloccato in alcuni casi le inchieste giudiziarie. Il rapporto accusa anche la discriminazione dei rrom, le condizioni di reclusione e il sovraffolamento nei penitenziari, come anche la politicizzazione della stampa. Politici o gruppi politici detengono o controllano indirettamente numerose istituzioni stampa, mentre le notizie o lorientamento editoriale rflettono spesso i punti di vista dei proprietari – afferma il Dipartimento americano di Stato nel rapporto sul rispetto dei diritti umani nel mondo per il 2016.
Bucarest – Il nuovo ministro romeno della Giustizia, Tudorel Toader ha annunciato che entro un mese e mezzo presenterà al Governo un disegno legge per la modifica della legislazione penale secondo le decisioni della Corte Costituzionale. In un intervista rilasciata a Radio Romania, egli ha precisato che il documento sarà affrontato e adottato dal Parlamento. Toader ha sostenuto che, nei confronti dellabuso dufficio, e necessaria una delimitazione della responsabilità contravveznionale da quella penale e che tale fatto puo essere realizzato solo tramite la delimitazione di una soglia minima del pregiudizio provocato. Toader ha prelevato il portafoglio della Giustizia a febbraio, dopo la crisi politica generata dal tentativo dellEsecutivo PSD-ALDE, a solo un mese dallinvestitura, di modificare, tramite decreto governativo, i Codici Penali e di operare una grazia colettiva. Per labuso dufficio, veniva previsto un limite di 200 mila lei (circa 45.000 euro). Sullo sfondo delle più ampie manifestazioni di strada dopo il 1989, il Governo ha ritirato il decreto, mentre il loro autore, il ministro social-democratico della Giustizia, Florin Iordache si è dimesso.
Bucarest — Il Consiglio Nazionale di Coordinazione del PNL (la principale formazione di opposizione di Bucarest) ha stabilito oggi il calendario, le procedure e la modalità di elezione del nuovo presidente del partito. Malgrado molti liberali chiedono l’elezione diretta del nuovo leader, da parte di tutti i membri del partito, la prerogativa spetterà solo ai delegati al Congresso che avrà luogo il prossimo giugno.Fino al Congresso, leader della formazione resta Raluca Turcan, validata con un ampia maggioranza. Gli ex ministri Ludovic Orban e Catalin Predoiu hanno annunciato, per ora, l’intenzione di candidarsi alla carica detenuta da Alina Gorghiu, che si è dimessa dopo il risultato ottenuto alle elezioni parlamentari dello scorso dicembre, quando il PNL ha ottenuto solo il 20% dei voti, essendo superato in modo chiaro dal PSD, con il 45%.
Bucarest – In Romania sono commemorati oggi 40 anni dal terremoto del 4 marzo 1977. Il sisma, con una magnitudo di 7,2 su scala Richter ha provocato la morte di 1570 persone e danni per oltre 2 miliardi di dollari. Sono state distrutte o gravemente colpite 230.000 abitazioni mentre 760 unità economiche sono state chiuse. Il terremoto ha provocato una crisi economica e sociale che, secondo gli storici, la dittatura comunista non è stata in grado di superare fino al suo crollo, nel 1989. Secondo gli specialisti, a Bucarest, sono alcune centinaia, gli edifici che potrebbero crollare nel caso di un terremoto simile a quello del 1977.