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04.02.2025 (aggiornamento)

Bilancio: bozza Finanziaria 2025 esaminata dalle commissioni specializzate del Parlamento/Economia: incontro a Bucarest tra il premier Marcel Ciolacu e una delegazione della Banca Mondiale/ UE: colloqui a Bucarest tra la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Roxana Mînzatu, e le autorità romene

04.02.2025 (aggiornamento)
04.02.2025 (aggiornamento)

04.02.2025, 19:37

Bilancio – La bozza della Finanziaria per il 2025  si trova all’esame del Parlamento. Domani, il Senato e la Camera dei Deputati si riuniscono in plenaria per dibattiti, mentre giovedì è previsto il voto finale. I dibattiti e il voto finale si annunciano senza sorprese, grazie alla maggioranza PSD-PNL-UDMR. La bozza della Finanziaria, adottata dal Governo alla fine della scorsa settimana, è costruita su una crescita economica del 2,5% e su un’inflazione media del 4,4%. “Si tratta di un bilancio moderato, basato su previsioni prudenti. Un bilancio equilibato, oltre agli investimenti disponiamo anche di fondi per pagare gli stipendi e le pensioni”, ha dichiarato il ministro delle Finanze, Tanczos Barna.

 

BM – La Romania è “un paese sicuro e stabile politicamente ed economicamente, orientato verso gli investimenti e le riforme”. Lo ha dichiarato il primo ministro Marcel Ciolacu, incontrando a Bucarest rappresentanti della Banca Mondiale. “Il nostro paese rappresenta un pilastro regionale di sicurezza e stabilità economica per l’Europa e per il partenariato strategico con gli Stati Uniti”, ha sottolineato il primo ministro. Bucarest considera la BM un partner per i suoi obiettivi, puntando sui finanziamenti e sulle competenze fornite dall’istituzione, precisa il Governo in un comunicato. Durante l’incontro, sono stati analizzati una serie progetti del campo della sanità e della gestione delle situazioni di emergenza. I rappresentanti della Banca Mondiale hanno accolto con favore il piano di riforme presentato dal Governo, nonchè l’attenzione speciale riservata agli investimenti, rilevando che la Romania è un partner forte e resiliente. “Sono fiducioso che insieme continueremo a realizzare i progetti in corso, diversificando il portafoglio con nuovi investimenti in settori come energia, transizione verde, infrastrutture o altre zone con potenziale di crescita”, ha affermato Eugene Rhuggenaath, direttore esecutivo della BM. Nel contempo, i rappresentanti dell’istituzione hanno accolto con soddisfazione il sostegno fornito dalla Romania alla Moldova e all’Ucraina, nonché il suo contributo alla stabilità nella regione.

 

UE – Incontrando a Bucarest la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Roxana Mînzatu, responsabile per i diritti sociali e le competenze, i posti di lavoro di qualità e la preparazione, il presidente Klaus Iohannis ha sottolineato il ruolo essenziale svolto dall’istruzione nella lotta alla disinformazione e alla manipolazione, nonché nel rafforzamento della resilienza democratica delle società europee. Secondo un comunicato dell’Amministrazione Presidenziale, sul tavolo dei colloqui  si sono annoverati temi come la dimensione sociale delle politiche dell’Unione Europea, l’aumento della competitività europea a livello globale, la strategia dell’Unione nei settori della preparazione e della resilienza di fronte alle sfide, la strategia nei confronti dell’istruzione o il coinvolgimento del sistema educativo romeno in ambito europeo. Dal canto suo, la vicepresidente esecutiva della CE ha presentato le principali priorità della nuova Commissione, comprese quelle nel campo dell’occupazione, dei diritti sociali e dei programmi educativi finanziati dall’UE in Romania. Sempre a Bucarest, Roxana Mînzatu ha svolto colloqui con il primo ministro Marcel Ciolacu, con i presidenti del Senato, Ilie Bolojan, e della Camera dei Deputati, Ciprian Şerban, sulle principali priorità europee e nazionali, con particolare attenzione all’istruzione, al mercato del lavoro, alla coesione sociale e alla gestione dei fondi europei.

 

Moldova – L’Unione Europea ha stanziato 250 milioni di euro per sostenere la Moldova contro il “ricatto energetico” di Mosca causato dall’interruzione delle forniture di gas russo alla regione separatista della Transnistria. “Oggi compiamo un passo essenziale per aiutare la Repubblica di Moldova a riprendere il controllo del proprio destino energetico”, ha scritto sui social la commissaria europea all’Allargamento, Marta Kos, in visita ufficiale a Chisinau. Sempre sui social, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha denunciato il “ricatto energetico” di Mosca, promettendo di offrire all’ex repubblica sovietica “una completa integrazione sul mercato energetico dell’UE, dissociandola dalla Russia”. Dopo lo scoppio della guerra nella confinante Ucraina, la Moldova denuncia una “guerra ibrida” orchestrata dal Cremlino, tra crisi energetica, disinformazione e ingerenze elettorali. Chisinau si confronta anche con l’interruzione delle forniture della Gazprom attraverso l’Ucraina, che rifornivano  la Transnistria, dopo la scadenza del contratto di transito tra Kiev e Mosca.

 

Difesa – La difesa europea senza gli Stati Uniti non funzionerà. Così il segretario generale della NATO, Mark Rutte, al termine della riunione informale dei leader europei a Bruxelles, dedicata alla difesa. Rutte ha rilevato l’importanza del partenariato NATO-Unione Europea, sottolineando la connessione transatlantica come base della sicurezza europea. Nel contempo, l’ex primo ministro olandese si è pronunciato a favore dell’aumento della spesa per la difesa, nonchè per una crescita della produzione militare. Dal canto suo, il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha dichiarato che le industrie della difesa degli stati dell’Unione Europea devono collaborare di più, riconfermando la posizione della Romania sfavorevole all’idea di una difesa europea separata.

 

Chiesa – La Chiesa Ortodossa Romena (confessione maggioritaria) ha celebrato oggi 100 anni dalla sua costituzione al rango di Patriarcato. Secondo il Patriarca Daniele, “l’anniversario non rappresenta solo una celebrazione del passato, ma anche un richiamo alla gratitudine verso i nostri antenati, nonchè una riflessione sul ruolo della Chiesa nella vita del popolo romeno. Durante i suoi 100 anni di esistenza, il Patriarcato Romeno ha rappresentato una fiaccola di fede e di unità nazionale”. Dal canto suo, il presidente Klaus Iohannis ha affermato che l’anno celebrativo del centenario del Patriarcato segna un momento di importanza storica per la Chiesa Ortodossa Romena, per i fedeli di tutto il paese e delle comunità all’estero. Il Patriarcato Ortodosso Romeno è nato il 4 febbraio 1925, in un contesto storico segnato dalla Grande Unione del 1918, che ha riunito tutte le province storiche della Romania in uno stato unitario.

 

Dogane – L’Autorità Doganale Romena ha iniziato il monitoraggio in tempo reale dei mezzi di trasporto con l’aiuto di sigilli intelligenti, parte del sistema nazionale Ro e-Seal. Il nuovo sistema riduce le frodi doganali e fiscali, perché l’intero processo di trasporto delle merci diventa trasparente. L’Autorità precisa che, tra i vantaggi derivanti dall’utilizzo del sistema nazionale RO e-Seal, c’è il monitoraggio in tempo reale: i sigilli elettronici dotati di tecnologia GPS consentono il monitoraggio completo del percorso di trasporto e, a seconda delle informazioni ottenute, il rapido intervento dei servizi specializzati su tutto il territorio nazionale per l’individuazione di eventuali frodi doganali o fiscali.

04.02.2025
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