04.02.2020
Sfiducia – Si terrà domani il voto sulla sfiducia inoltrata dall’opposizione socialdemocratica contro il governo liberale di Bucarest. La mozione è stata inoltrata in seguito alla fiducia posta dal governo guidato da Ludovic Orban sul ddl relativo all’elezione dei sindaci a due turni. I 208 firmatari ritengono che l’esecutivo va rimosso in quanto la modifica della legislazione elettorale sei mesi prima delle elezioni trasgredirebbe le decisioni della CCR e le raccomandazioni delle istituzioni europee. D’altra parte, i liberali sostengono che l’elezione dei sindaci a due turni conferice maggiore legittimità e rappresentatività. Per l’adozione della sfiducia con conseguente dimissioni del governo sono necessari 233 voti.
România Internațional, 04.02.2020, 17:00
Riserve – Le riserve valutarie della Banca Centrale di Romania sono aumentate di quasi l’8% rispetto allo scorso anno. Secondo i dati presentati dalla Banca, il livello della riserva aurea dello stato è rimasto a 103,6 tonnellate, pari a un valore di quasi 5 miliardi di euro. Alla fine dello scorso mese, le riserve valutarie della Banca ammontavano a oltre 35,5 miliardi di euro, rispetto a poco meno di 32 miliardi alla fine del 2019. L’aumento è dovuto principalmente all’entrata nei conti del Ministero delle Finanze di 3 miliardi di euro, ricavati da un emissione di eurobond lanciata due settimane fa. Secondo gli esperti, la dimensione dell’economia non consente alla Romania di annoverarsi tra i Paesi europei con riserve internazionali molto importanti. Si può invece parlare di una riserva consolidata.
UE – Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, incontrerà venerdì a Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Secondo la Presidenza di Bucarest, l’incontro è dedicato ai negoziati sul bilancio dell’Unione europea per il 2021-2027. L’incontro rientra nella serie di colloqui del presidente Charles Michel con i leader degli Stati membri dell’Unione in vista della vertice straordinario del Consiglio Europeo del 20 febbraio, dedicato al futuro bilancio pluriennale.
Coronavirus – Il governo di Bucarest esamina una normativa sulle scorte di materiali necessari per prevenire il coronavirus in Romania. Intanto, quattro cittadini romeni sono stati evacuati negli ultimi giorni dal focolaio di infezione cinese, con il sostegno della Missione diplomatica svizzera a Pechino. Secondo il Ministero degli Esteri romeno, uno dei connazionali si trova in Germania e gli altri tre in Francia, dove saranno messi in quarantena per 14 giorni. A livello globale, sono 425 i decessi provocati dal coronavirus, la stragrande maggioranza in Cina. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che la situazione non può essere considerata, al momento, una pandemia. Ci troviamo in una fase epidemica con numerosi focolai, precisano i rappresentanti dell’OMS.
Influenza – Sono 15 i decessi provocati dall’influenza stagionale in Romania, secondo quanto riferito dal Centro nazionale di monitoraggio e controllo delle malattie trasmissibili. In seguito alla diffusione del virus, in alcune scuole di Bucarest e del Paese le lezioni sono state parzialmente o integralmente sospese. Il Ministero della Salute romeno ha acquistato altre 35.000 dosi di vaccino antinfluenzale destinate alle persone ad alto rischio di contagio.
Colectiv – Le vittime dell’incendio avvenuto a ottobre 2015 nel club bucarestino Colectiv riceveranno sostegno finanziario dallo Stato per il pagamento di cure mediche, secondo una normativa adottata dal Senato. Le spese per le cure negli ospedali statali o privati, in Romania o all’estero, saranno a carico del bilancio del Ministero della Salute. Il voto decisionale spetta alla Camera dei Deputati. 64 persone sono morte e alcune centinaia sono rimaste ferite nel rogo di Colectiv.
Migranti – 21 cittadini iracheni, egiziani e siriani, che tentavano di uscire illegalmente dalla Romania in un autotreno, sono stati fermati nel punto di confine Nădlac (ovest). Si tratta di richiedenti asilo in Romania, che intendevano raggiungere illegalmente nell’Europa occidentale. Inoltre, sette cittadini di Siria e Iraq sono stati arrestati nella provicia di Arad (ovest), mentre cercavano di attraversare il confine tra la Romania e l’Ungheria. I 7 sono indagati per tentato passaggio illegale del confine.
E-commerce – Alla fine del 2019, il settore e-commerce romeno ha superato il valore di 4,3 miliardi di euro, in aumento del 22% rispetto al 2018. Secondo le stime dell’Associazione romena dei negozi online, la media giornaliera degli acquisti fatti dai romeni su internet è stata di circa 12 milioni di euro. Il valore di oltre 4,3 miliardi di euro si riferisce a tutte le transazioni generate in Romania dai commercianti nazionali ed esteri. Tuttavia, i dati Eurostat, secondo i quali solo il 23% della popolazione romena ha effettuato acquisti online nel 2019, collocano il nostro Paese al penultimo posto nell’Unione Europea, davanti alla Bulgaria.