04.01.2022 (aggiornamento)
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi quasi 4.000 nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2, più del doppio rispetto alla giornata di ieri, nonchè 52 decessi associati, di cui 5 anteriori. I centri di valutazione dei pazienti COVID-19 e la preparazione degli ospedali per fornire servizi medici sia ai pazienti afffetti dal nuovo virus sia a quelli con altre patologie, sono stati i principali argomenti affrontati oggi in una videoconferenza convocata dal ministro della Salute, Alexandru Rafila, con i dirigenti degli ospedali e con i rappresentanti delle Direzioni di pubblica sanità. Rafila ha sottolineato l’importanza dei centri di valutazione ambulatoriale nei quali i pazienti positivi al coronavirus saranno investigati e curati per evitare il sovraffollamento degli ospedali durante la quinta ondata della pandemia. Per quanto riguarda la vaccinazione, meno di 7,9 milioni di romeni hanno completato finora il ciclo vaccinale, il che significa poco più del 40% della platea ammissibile. Circa due milioni di persone hanno ricevuto anche il booster.
România Internațional, 04.01.2022, 19:52
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi quasi 4.000 nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2, più del doppio rispetto alla giornata di ieri, nonchè 52 decessi associati, di cui 5 anteriori. I centri di valutazione dei pazienti COVID-19 e la preparazione degli ospedali per fornire servizi medici sia ai pazienti afffetti dal nuovo virus sia a quelli con altre patologie, sono stati i principali argomenti affrontati oggi in una videoconferenza convocata dal ministro della Salute, Alexandru Rafila, con i dirigenti degli ospedali e con i rappresentanti delle Direzioni di pubblica sanità. Rafila ha sottolineato l’importanza dei centri di valutazione ambulatoriale nei quali i pazienti positivi al coronavirus saranno investigati e curati per evitare il sovraffollamento degli ospedali durante la quinta ondata della pandemia. Per quanto riguarda la vaccinazione, meno di 7,9 milioni di romeni hanno completato finora il ciclo vaccinale, il che significa poco più del 40% della platea ammissibile. Circa due milioni di persone hanno ricevuto anche il booster.
Energia – Il primo ministro romeno, Nicolae Ciucă, ha avuto oggi un incontro di lavoro con membri della sua squadra e rappresentanti di Transelectrica, Transgaz e Romgaz, per analizzare lo stato dei preparativi per la stagione invernale, alla luce degli sviluppi registrati nel settore energetico. Dall’analisi, informa l’ufficio stampa del governo, è risultato che la fornitura di energia elettrica è assicurata sia per i servizi essenziali che per i consumatori domestici e le altre categorie di utenti. Anche per le forniture di gas sono assicurate le quantità necessarie al normale funzionamento, precisa la fonte.
Shoah – Condanno fermamente l’atteggiamento e le dichiarazioni offensive di alcuni leader politici che hanno ritenuto opportuno descrivere il genocidio dell’Olocausto come un tema minore. Lo sottolinea l’ambasciatore d’Israele a Bucarest, David Saranga, riferendosi alle dichiarazioni dei rappresentanti dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR) in merito allo studio dell’Olocausto. In un comunicato stampa diramato ieri, l’AUR sostiene che si constati un’azione sistematica contro la qualità dell’istruzione in Romania con l’elevazione al rango di materie quello che ha definito argomenti minori o che possono essere oggetto di semplici lezioni nell’ambito della delle materie già esistenti, presentando la Shoah come uno di questi esempi. Anche l’Istituto Nazionale per lo Studio dell’Olocausto in Romania Elie Wiesel ha condannato quello che considera manifestazioni negazioniste dell’AUR, il quarto partito come numero di seggi nel Parlamento di Bucarest. L’Istituto sottolinea che negare l’Olocausto altro non fa che perpetuare l’odio antisemita ed è un modo per negare la democrazia. L’AUR, definita dalla maggior parte degli analisti come una forza politica estremista, è nota per la sua promozione agressiva della corrente antivaccinista e per le sue prese di posizione sovranistiche nei confronti delle istituzioni europee.
Capodanno – A Capodanno, i romeni hanno speso 45 milioni di euro per le minivacanze all’estero e 30 milioni per quelle nazionali. I dati dell’Associazione Nazionale delle Agenzie di Turismo indicano che, nel Paese, il soggiorno medio è stato di 2-3 pernottamenti e sono stati preferiti i resort di montagna e le pensioni rurali. All’estero, le mete preferite sono state Egitto, Dubai, Zanzibar, Repubblica Dominicana, Maldive, Sri Lanka, Kenya o l’America Latina. Circa 10.000 rumeni hanno preferito le vacanze tipo city-break, in città europee come Atene, Parigi, Praga, Roma o Barcellona.
Giustizia – La Corte d’Appello di Bucarest ha rinviato al 3 marzo la sentenza definitiva nel caso della tragedia avvenuta nel 2015 nel club Colectiv di Bucarest, in seguito alla quale 65 persone hanno perso la vita e quasi 200 sono rimaste ferite. A dicembre 2019, il Tribunale di Bucarest ha pronunciato condanne che vanno da 3,5 a quasi 13 anni di reclusione, oltre a risarcimenti di oltre 50 milioni di lei (10 milioni di euro) per le famiglie delle vittime.
NATO – I ministri degli Esteri dei Paesi NATO avranno venerdì una riunione straordinaria virtuale per discutere delle tensioni riguardanti l’Ucraina e la sicurezza in Europa. Lo ha riferito l’Alleanza Nord-Atlantica. L’incontro precede la prima riunione del Consiglio NATO-Russia degli ultimi due anni e mezzo, in programma il 12 gennaio. L’Occidente accusa la Russia di preparare un’aggressione contro l’Ucraina, in seguito all’ammassamento militare al confine tra i due paesi. La Russia ha espresso l’intensione di discutere con la NATO le sue iniziative in materia di sicurezza europea, che includono richieste di ritiro delle armi nucleari americane dall’Europa e l’abbandono del dispiegamento di forze militari NATO in prossimità dei confini della Federazione russa.
Moldova – Via libera dalla Commissione Europea ad una proposta per un nuovo programma di assistenza macrofinanziaria per un valore di 150 milioni di euro destinato alla Repubblica di Moldova. Secondo un comunicato della CE, circa 30 milioni di euro sono contributi a fondo perduto mentre il resto sono prestiti a medio termine, a condizioni di finanziamento agevolate. I soldi saranno forniti su richiesta di Chisinau e adoperati per la ripresa economica. L’assistenza aiuterà la Repubblica di Moldova a coprire alcune delle sue esigenze di finanziamento esterno nei prossimi due anni e contribuirà a ridurre le vulnerabilità fiscali dello Stato. Per entrare in vigore, la proposta dell’Esecutivo comunitario deve essere adottata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio degli Stati membri.