03.12.2015
Bucarest — Nove cittadini stranieri sospettati di azioni legate al terrorismo sono stati dichiarati indesiderati e allontanati dal territorio nazionale quest’anno in seguito alla proposta del Servizio Romeno di Informazioni (SRI), informa il portavoce dell’intelligence romena. Ad altre 246 persone, che presentavano rischi dal punto di vista antiterroristico, è stato proibito l’ingresso nel Paese nel 2015. Gli stranieri respinti al confine e che sono stati dichiarati indesiderati provengono soprattutto da Iraq, Palestina, Marocco, Tunisia, Siria, e circa il 70% di loro hanno legami o hanno svolto attività a sostegno dell’organizzazione terroristica Stato Islamico. Il SRI precisa che, nell’attuale contesto di sicurezza in Europa, il Sistema Nazionale di Allerta Terroristica resta al livello “azzurro-cauto”. Il SRI coopera sia con i partner nazionali che con i servizi partner, per contribuire alle pratiche intraprese a livello nazionale e internazionale per la difesa dei valori democratici.
România Internațional, 03.12.2015, 18:01
Bucarest — Nove cittadini stranieri sospettati di azioni legate al terrorismo sono stati dichiarati indesiderati e allontanati dal territorio nazionale quest’anno in seguito alla proposta del Servizio Romeno di Informazioni (SRI), informa il portavoce dell’intelligence romena. Ad altre 246 persone, che presentavano rischi dal punto di vista antiterroristico, è stato proibito l’ingresso nel Paese nel 2015. Gli stranieri respinti al confine e che sono stati dichiarati indesiderati provengono soprattutto da Iraq, Palestina, Marocco, Tunisia, Siria, e circa il 70% di loro hanno legami o hanno svolto attività a sostegno dell’organizzazione terroristica Stato Islamico. Il SRI precisa che, nell’attuale contesto di sicurezza in Europa, il Sistema Nazionale di Allerta Terroristica resta al livello “azzurro-cauto”. Il SRI coopera sia con i partner nazionali che con i servizi partner, per contribuire alle pratiche intraprese a livello nazionale e internazionale per la difesa dei valori democratici.
Bucarest — Il Senatore socialdemocratico romeno Dan Şova è stato fermato oggi dalla Direzione Nazionale Anticorruzione, per 24 ore, essendo accusato di traffico d’influenza in un dossier relativo ai contratti di consulenza giuridica con la Centrale Termoelettrica di Govora (sud). La misura giunge a poche ore dopo che la plenaria del Senato di Bucarest ha approvato la domanda della DNA di fermo e custodia cautelare nei confronti di Şova. Lo scorso marzo, il Senato aveva bocciato un’altra richiesta di custodia inoltrata dalla DNA nei confronti di Dan Şova, nel caso dei complessi energetici di Rovinari e Turceni, in cui il senatore è stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione. D’altra parte, i deputati della Commissione Giuridica hanno approvato ieri le sollecitazioni della DNA di approvazione della custodia cautelare nei confronti dei parlamentari liberali Ioan Oltean e Cătălin Teodorescu, sotto inchiesta penale sempre per atti di corruzione. La decisione finale nel loro caso sarà presa nella plenaria della Camera dei Deputati la prossima settimana.
Belgrado — Il ministro degli Esteri romeno, Lazăr Comănescu, partecipa, oggi e domani, a Belgrado, alle XXII-ma Riunione del Consiglio Ministeriale dell’OSCE. Secondo il MAE, la Romania continuerà a promuovere l’obiettivo della piena implementazione dei principi e gli impegni assunti in tutte e tre le dimensioni dell’OSCE – politico-militare, economica, e ambientale e umana. Inoltre, la Romania sostiene il ruolo assunto dall’Organizzazione nel contesto del conflitto in Ucraina, ma anche negli sforzi per risolvere i conflitti prolungati. In margine al Consiglio Ministeriale, il capo della diplomazia romena ha discusso oggi con i colleghi dell’Ucraina e della Norvegia.
Bucarest — La bozza della finanziaria per il 2016 si è trovata ora sull’agenda della seduta di governo. Il ministro delle finanze, Anca Dragu, ha annunciato che la bozza sarà inserita entro la fine della settimana sul sito del Ministero e poi andrà al dibattito pubblico. Il ministro ha precisato che nella bozza della finanziaria si è puntato sulla garanzia della stabilità e della prevvedibilità fiscale, per ottenere aumento della fiducia dell’ambiente d’affari e per stimolare gli investimenti privati, ma anche su una maggiore efficacia delle risorse di bilancio. Il budget per il 2016 è basato su un deficit del 2,8% del PIL ed ha alla base una crescita economica del 4,1%. In precedenza, il premier Dacian Cioloş aveva dichiarato che l’aumento delle pensioni del 5% e quello salariale del 10% per tutti i pubblici dipendenti sono inseriti nella bozza. Le principali misure fiscali che entreranno in vigore l’anno prossimo si riferiscono al taglio dell’IVA dal 24 al 20% e alla diminuzione dell’imposta sui dividenti dal 16% al 5%.
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha respinto le richieste di graziazione dell’ex ministro delle gioventù e dello sport Monica Iacob-Ridzi e dell’ex direttore dell’Istituto per le Ricerche Alimentari (ICA), Gheorghe Mencinicopschi. Lo ha reso noto oggi l’Amministrazione Presidenziale. A febbraio, Monica Iacob-Ridzi era stata condannata in via definitiva a cinque anni di carcere con esecuzione in un dossier in cui è accusata di abuso d’ufficio nell’organizzazione della Giornata della Gioventù del 2009. Gheorghe Mencinicopschi sconta, dall’agosto 2014, una pena di otto anni di carcere nel dossier sulla privatizzazione fraudolenta dell’istituzione che ha presieduto.
Bucarest — Tutti i programmi operativi degli stati membri per il periodo 2014-2020 sono stati adottati. Lo ha annunciato oggi Corina Creţu, commissario alle politiche regionali, aggiungendo che in questo periodo alla Romania sono stati stanziati 22,4 miliardi di euro. Il commissario europeo ha precisato di aver discusso con l’attuale governo di Bucarest per aumentare gli sforzi e portare a compimento i progetti per il periodo 2007-2013. Creţu ha menzionato che un’equipe della CE è presente da oggi fino alla fine dell’anno a Bucarest per lavorare in tal senso con le autorità romene.
Chisinau — Il capo della Direzione Nazionale Anticorruzione in Romania, Laura Codruţa Kovesi, si trova, accanto ad altri esperti europei, in una missione di valutazione delle principali istituzioni di diritto della Moldova confinante. In seguito alla valutazione, alle autorità di Chisinau saranno presentate raccomandazioni legate alla riforma della Giustizia e alla lotta alla corruzione. La visita degli esperti europei giunge sullo sfondo della crisi politica provocata dalla scomparsa dal sistema bancario della repubblica di un miliardo di dollari, pari al 12% del PIL. Secondo i sondaggi, la popolazione ritiene colpevole tutta la classe politica per ciò che la stampa ha definito “il saccheggio del secolo”, dossier in cui è stato fermato l’ex premier liberal-democratico Vlad Filat.
Bruxelles — Il commercio al dettaglio in Romania è aumentato del 12,1% a ottobre, rispetto allo stesso periodo del 2014, questo essendo il più significativo avanzo registrato nell’UE, lo rilevano i dati resi pubblici ieri dall’Ufficio Europeo di Statistica (Eurostat). Il commercio al dettaglio nell’UE è aumentato del 3,1% a ottobre, mentre nell’eurozona l’avanzo è stato del 2,5%. Dopo la Romania si piazzano la Lituania, con il 6,6% e l’Estonia, con il 6,5%. Cali significativi sono stati registrati in Lussemburgo (-8,5%), Bulgaria, Belgio e Finlandia. Rispetto al precedente mese, il commercio al dettaglio si è mantenuto stabile nell’UE ed è calato dello 0,1% nell’eurozona. Le maggiori crescite sono state registrate in Polonia, Estonia, Lettonia, Portogallo, e i cali più significativi in Slovenia, Irlanda, Austria e Gran Bretagna. (traduzione di Gabriela Petre)