03.10.2024 (aggiornamento)

Deficit: Governo presenterà piano settennale per riduzione disavanzo/ Diaspora: riunione dei romeni di tutto il mondo a Bucarest

03.10.2024, 19:05

Deficit – Il ministro degli Investimenti e dei Progetti europei, Adrian Câciu, dichiara che la Romania presenterà entro il 15 ottobre, data limite imposta dalla Commissione Europea, un piano settennale per ridurre il deficit di bilancio. Secondo Câciu, il piano prevede una serie di riforme incluse nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le misure consistono principalmente nella riduzione delle spese non necessarie da parte delle istituzioni pubbliche e in una una migliore riscossione delle entrate al bilancio dello Stato.

Romeni all’estero – Lo sviluppo della Romania dipende dagli investimenti e dall’iniziativa, e il nostro Paese ha bisogno di persone con un atteggiamento occidentale nei confronti del lavoro. Lo ha dichiarato il primo ministro Marcel Ciolacu, intervenendo alla riunione dei romeni di tutto il mondo organizzato a Bucarest. Il premier ha precisato che solo tra il 2008 e il 2022 sono emigrati più di 3 milioni di romeni, sottolineando che l’anno scorso è stata la prima volta che 190.000 romeni sono tornati in Patria. Presente all’evento, il presidente del Senato, Nicolae Ciucă, ha auspicato il ritorno in patria dei romeni dall’estero, rilevando che il coinvolgimento dello Stato nell’agevolazione del rientro dei connazionali  è “assolutamente necessario e importante “.

Disoccupazione – Il tasso di disoccupazione rilevato in Romania ad agosto è stato del 5,5%, in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, il numero di disoccupati in età comprese tra i 15 e i 74 anni ha superato i  450.000, in aumento sia rispetto al mese precedente che allo stesso periodo dell’anno scorso. La disoccupazione tra gli adulti è stata stimata al 4,4%. La leggera tendenza al rialzo di questo indicatore rappresenta un monito per il Governo, perché la tendenza della disoccupazione rileva anche la direzione in cui sta andando l’economia, attualmente esitendo un rallentamento dell’attività economica, ha spiegato l’analista Aurelian Dochia. Tuttavia, anche se il leggero aumento del numero dei disoccupati rappresenta un segnale preoccupante, la Romania è ancora lontana dal livello critico rilevato negli ultimi periodi di crisi, quando lo Stato si è dovuto confrontare perfino con la possibilità di una recessione economica, ha detto ancora l’analista.

Sondaggio – Il costo della vita è la principale preoccupazione dei cittadini dell’Unione Europea, romeni compresi, e questo aspetto ha spinto la maggior parte di loro a votare alle elezioni del Parlamento Europeo di quest’anno. È il risultato di un sondaggio post-elettorale condotto dal Parlamento Europeo che considera le preoccupazioni dei cittadini come priorità per la futura Commissione Europea. In questo senso, il 42% degli europei è preoccupato dell’aumento dei prezzi e del costo della vita, mentre in Romania la percentuale è ancora più alta – 44%. Al secondo posto, con il 41%, si trova la situazione economica e anche sotto questo profilo le  preoccupazioni dei romeni sono più alte, pari al 45%. Un terzo degli europei è preoccupato per la situazione internazionale, mentre i romeni restano preoccupati per la previdenza sociale e l’accesso all’assistenza medica. Infine, i romeni sono più ottimisti della media europea riguardo il futuro dell’Unione, 68% contro 65% – rileva ancora il sondaggio del Parlamento europeo.

Banca Mondiale – Lanciato a Bucarest il quadro di partenariato tra la Banca Mondiale e la Romania per il periodo 2025-2029. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che, nei prossimi tre anni, il valore stimato dei finanziamenti stanziati alla Romania da parte della Banca Mondiale ammonterà a più di sei miliardi di dollari, concessi in condizioni finanziarie favorevoli. Le somme dovrebbero diminuire il divario tra l’ambiente urbano – più sviluppato e integrato, e quello  rurale – più povero e isolato. Siglato, per l’occasione, anche un accordo di finanziamento per il valore di 500 milioni di dollari destinato alle politiche di gestione del rischio disastri.

Nave – Al cantiere navale Damen di Galati (Romania orientale) è iniziata la costruzione della prima portaerei per droni in Europa. La nave multifunzionale, destinata alla Marina portoghese, potrà essere adoperata per missioni di salvataggio e ricerca, ed è progettata per il trasporto e il lancio di droni sottomarini, aerei e di superficie. Attualmente, nel cantiere navale di Damen sono in costruzione tre navi militari per i paesi europei.

Rimpatrio – Un gruppo di cittadini romeni assieme ai loro familiari sono stati rimpatriati oggi dal Libano. Secondo un comunicato del Governo di Bucarest, si tratta di 69 persone riportate in patria con un aereo delle Forze Aeree Romene, alla luce del forte deterioramento della situazione della sicurezza nel Medio Oriente. Le autorità romene precisano che proseguiranno le iniziative per il rimpatrio degli altri connazionali e dei loro familiari che hanno chiesto sostegno che e si trovano ancora in Libano.

Agricoltura – La Romania è pronta ad applicare il meccanismo delle licenze d’importazione per i prodotti di pollame, uova e carne provenienti dall’Ucraina. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, Florin Barbu, precisando che è necessario un intervento della Commissione Europea, tenendo conto del fatto che agli agricoltori locali vengono imposte condizioni che comportano costi molto più elevati rispetto a quelli extracomunitari. La liberalizzazione delle importazioni di pollame dall’Ucraina sin dal 2022 ha portato ad un aumento significativo delle quantità importate dal paese confinante.