03.10.2021
Coronavirus – Via libera del Governo romeno all’esenzione delle persone vaccinate anti-Covid o che hanno superato la malattia negli ultimi sei mesi, dalle restrizioni applicate nei comuni che superano un tasso di incidenza dei contagi di 6 casi per mille abitanti. A Bucarest, in 40 città e capoluoghi provinciali, e in più di 200 località che si trovano in questa situazione, gli eventi pubblici e privati sono consentiti con una bassa partecipazione e con l’accesso esclusivo delle persone vaccinate o che hanno superato la malattia, con l’obbligo di indossare la mascherina protettiva. A tutte queste categorie viene consentito anche l’accesso in ristoranti o palestre, nonché il permesso di spostarsi durante i lockdown notturni o di fine settimana. Migliaia di persone hanno protestato ieri in strada contro i nuovi provvedimenti, senza indossare le mascherine protettive e senza rispettare il distanziamento e il limite di partecipazione a simili manifestazioni. I protestatari sono andati in marcia al centro della capitale, e davanti alle sedi del Governo e della Presidenza, scandendo messaggi contro la vaccinazione, contro l’introduzione del Green Pass e chiedendo le dimissioni dell’Esecutivo, del capo del Dipartimento Nazionale per le Situazioni di Emergenza e del capo dello stato. Le proteste si sono svolte nel giorno con il maggior numero di contagi confermati in Romania – quasi 12.600. Oggi sono stati riferiti quasi 8.700 nuovi casi, 150 decessi, e 1.440 ricoveri nelle terapie intensive. D’altra parte, la recente salita della curva epidemiologica ha dato un impulso alla campagna vaccinale, con più di 30.000 somministrazioni oggi, metà delle quali rappresentando la terza dose.
România Internațional, 03.10.2021, 20:05
Coronavirus – Via libera del Governo romeno all’esenzione delle persone vaccinate anti-Covid o che hanno superato la malattia negli ultimi sei mesi, dalle restrizioni applicate nei comuni che superano un tasso di incidenza dei contagi di 6 casi per mille abitanti. A Bucarest, in 40 città e capoluoghi provinciali, e in più di 200 località che si trovano in questa situazione, gli eventi pubblici e privati sono consentiti con una bassa partecipazione e con l’accesso esclusivo delle persone vaccinate o che hanno superato la malattia, con l’obbligo di indossare la mascherina protettiva. A tutte queste categorie viene consentito anche l’accesso in ristoranti o palestre, nonché il permesso di spostarsi durante i lockdown notturni o di fine settimana. Migliaia di persone hanno protestato ieri in strada contro i nuovi provvedimenti, senza indossare le mascherine protettive e senza rispettare il distanziamento e il limite di partecipazione a simili manifestazioni. I protestatari sono andati in marcia al centro della capitale, e davanti alle sedi del Governo e della Presidenza, scandendo messaggi contro la vaccinazione, contro l’introduzione del Green Pass e chiedendo le dimissioni dell’Esecutivo, del capo del Dipartimento Nazionale per le Situazioni di Emergenza e del capo dello stato. Le proteste si sono svolte nel giorno con il maggior numero di contagi confermati in Romania – quasi 12.600. Oggi sono stati riferiti quasi 8.700 nuovi casi, 150 decessi, e 1.440 ricoveri nelle terapie intensive. D’altra parte, la recente salita della curva epidemiologica ha dato un impulso alla campagna vaccinale, con più di 30.000 somministrazioni oggi, metà delle quali rappresentando la terza dose.
Lista rischio epidemiologico – E’ entrata in vigore da oggi la lista aggiornata dei Paesi e territori ad alto rischio epidemiologico. La Romania si trova nella zona rossa, assieme a Repubblica Moldova, Bulgaria, Armenia, Bielorussia o Groenlandia. Il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha deciso l’esenzione dalla quarantena per i conducenti di veicoli merci e passeggeri che presentano il risultato negativo di un test PCR. Anche la Germania ha rivisto le condizioni d’ingresso: le persone in arrivo dalla Romania possono entrare sul territorio di questo Paese solo se presentano un tampone negativo, se sono vaccinate o se hanno superato la malattia. I documenti potranno essere presentati in tedesco, inglese, francese, italiano o spagnolo, in formato fisico o elettronico.
Incendio ospedale – Inchieste in corso a Costanza (sud-est della Romania), dopo l’incendio avvenuto venerdì all’ospedale di malattie infettive, nel quale hanno perso la vita sette pazienti affetti da Covid. Si tratta del decimo incendio, in meno di un anno, che si verifica in un ospedale romeno, per la maggior parte in reparti COVID. Simili tragedie si sono verificate alla fine del 2020 presso l’Ospedale Provinciale di Piatra Neamţ (nord-est), e all’inizio di quest’anno presso l’Istituto Matei Balş di Bucarest. Entrambi hanno provocato morti e feriti tra i pazienti con Covid ricoverati in terapia intensiva. Per appurare le cause, a Costanza si è recata per una perizia tecnica anche una squadra di otto specialisti dell’Istituto nazionale per la sicurezza mineraria e la protezione dalle esplosioni di Petroşani.
Incidente San Donato Milanese – Due cittadini romeni si annoverano tra le vittime dell’incidente in cui un aereo ultraleggero è precipitato su una palazzina disabitata nel milanese, informa il Ministero degli Esteri di Bucarest. Secondo le informazioni comunicate dalle autorità italiane al Consolato Generale di Romania a Milano, dalle prime indagini risulta che tra i deceduti vi sono due cittadini romeni, con doppia cittadinanza. Il Consolato Generale di Romania di Milano resta in contatto con le autorità locali, pronto a concedere assistenza consolare, secondo le competenze legali, compresa quella per le procedure specifiche al rimpatrio delle vittime. Secondo la polizia italiana, tutte e otto le persone che si trovavano a bordo, compreso un bambino, hanno perso la vita. Stando a Radio Romania, il pilota dell’aereo aveva doppia cittadinanza, romena e tedesca. Il velivolo decollato dall’aeroporto di Milano-Linate era diretto in Sardegna. L’Amministrazione romena dei Servizi di Traffico Aereo ROMATSA ha annunciato che la tragica vicenda sarà indagata dalle autorità italiane e che la Romania nominerà un rappresentante accreditato per le indagini.
Amministrative Italia – Sono oltre 120 i cittadini romeni candidati a consiglieri alle amministrative in corso in Italia. I romeni, che rappresentano la più numerosa comunità di stranieri nella Penisola, hanno il diritto di votare e di essere eletti consiglieri nelle città di residenza. Causa il numero basso di romeni in possesso di una tessera elettorale, i candidati contano sopratutto sui voti dei cittadini italiani.
Economia – Nei primi otto mesi dell’anno, oltre 38.000 aziende e persone autorizzate sono entrate in insolvenza, di oltre il 7% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. I dati dell’Ufficio Nazionale del Registro di Commercio indicano che le insolvenze sono state registrate perlopiù a Bucarest e nelle provincie di Cluj, Bihor e Timiş. All’estremità opposta si trovano Harghita, Covasna e Tulcea. Per settori di attività, il maggior numero di insolvenze è stato registrato nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, nella riparazione di autovetture, nell’edilizia e nell’industria manifatturiera.
Tennistavolo – Nella finale del Campionato Europeo di tennistavolo, disputata a Cluj Napoca, la squadra femminile romena è stata sconfitta dalla Germania per 3-1. Le romene hanno conquistato per due volte il titolo continentale: nel 2017, a Lussemburgo, quando hanno superato per 3-2 la Germania, e nel 2019, a Nantes (Francia), contro il Portogallo (3-0).