03.10.2018
Strasburgo – La Commissione Europea segue con preoccupazione gli ultimi sviluppi in Romania. Lo ha dichiarato il primo-vicepresidente Frans Timmermans all’inizio del dibattito sullo stato di diritto in Romania, svoltosi al Parlamento Europeo. Timmermans ha sostenuto che il Paese ha compiuto dei passi indietro nella riforma del sistema giudiziario e nella lotta alla corruzione, evocando le controverse modifiche recate dalla maggioranza PSD-ALDE alle leggi sulla giustizia o le dimissioni di Laura Codruta Kovesi dalla carica di procuratore capo della DNA, istituzione la cui attività ha generato una valutazione positiva nell’ultimo rapporto MCV. Timmermans ha chiesto alle autorità romene di investigare i protocolli segreti siglati l’anno scorso dalle procure con i servizi segreti. La Commissione dovrà pronunciarsi se gli emendamenti ai Codici penali, alle leggi sulla giustizia o alla legge sui conflitti d’interesse saranno promulgati senza considerare le preoccupazioni, e sollecita alla Romania di ripristinare la normalità nel processo di riforma, ha sottolineato Timmermans. Invitata ai dibattiti, la premier Viorica Dancila ha denunciato i protocolli tra servizi segreti e procure, che avrebbero generato il monitoraggio di un importante numero di romeni, si è pronunciata per una giustizia corretta per i cittadini, difendendo la revisione delle leggi sulla giustizia. La premier ha criticato il Meccanismo di Cooperazione e Verifica, ritenendo che non ha raggiunto l’obiettivo perchè non ha affrontato anche gli abusi o il mancato rispetto dei diritti umani di cui sarebbero stati vittime i cittadini romeni nelle cause penali. D’altra parte, la premier romena ha difeso la Gendarmeria, accusata di intervento brutale nella protesta antigovernativa del 10 agosto. Secondo la premier, le forze dell’ordine sono intervenute nello stesso modo in cui operano strutture simili in altri Paesi europei. La Dancila ha chiesto per la Romania un atteggiamento come per un partner uguale nell’UE, assicurando che nessuno può cambiare il percorso europeo del Paese .
România Internațional, 03.10.2018, 16:13
Strasburgo – La Commissione Europea segue con preoccupazione gli ultimi sviluppi in Romania. Lo ha dichiarato il primo-vicepresidente Frans Timmermans all’inizio del dibattito sullo stato di diritto in Romania, svoltosi al Parlamento Europeo. Timmermans ha sostenuto che il Paese ha compiuto dei passi indietro nella riforma del sistema giudiziario e nella lotta alla corruzione, evocando le controverse modifiche recate dalla maggioranza PSD-ALDE alle leggi sulla giustizia o le dimissioni di Laura Codruta Kovesi dalla carica di procuratore capo della DNA, istituzione la cui attività ha generato una valutazione positiva nell’ultimo rapporto MCV. Timmermans ha chiesto alle autorità romene di investigare i protocolli segreti siglati l’anno scorso dalle procure con i servizi segreti. La Commissione dovrà pronunciarsi se gli emendamenti ai Codici penali, alle leggi sulla giustizia o alla legge sui conflitti d’interesse saranno promulgati senza considerare le preoccupazioni, e sollecita alla Romania di ripristinare la normalità nel processo di riforma, ha sottolineato Timmermans. Invitata ai dibattiti, la premier Viorica Dancila ha denunciato i protocolli tra servizi segreti e procure, che avrebbero generato il monitoraggio di un importante numero di romeni, si è pronunciata per una giustizia corretta per i cittadini, difendendo la revisione delle leggi sulla giustizia. La premier ha criticato il Meccanismo di Cooperazione e Verifica, ritenendo che non ha raggiunto l’obiettivo perchè non ha affrontato anche gli abusi o il mancato rispetto dei diritti umani di cui sarebbero stati vittime i cittadini romeni nelle cause penali. D’altra parte, la premier romena ha difeso la Gendarmeria, accusata di intervento brutale nella protesta antigovernativa del 10 agosto. Secondo la premier, le forze dell’ordine sono intervenute nello stesso modo in cui operano strutture simili in altri Paesi europei. La Dancila ha chiesto per la Romania un atteggiamento come per un partner uguale nell’UE, assicurando che nessuno può cambiare il percorso europeo del Paese .
Bucarest – Esperti della Commissione Europea hanno incontrato oggi a Bucarest una delegazione del Pubblico Ministero, guidata dal procuratore generale, Augustin Lazăr, nell’ambito delle missioni periodiche di informazione sul Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV). Secondo un comunicato della Procura Generale, tra i principali temi affrontati si sono annoverate la creazione della sezione per l’investigazione dei reati nel campo della giustizia e la revisione del Codice Penale, di Procedura Penale e delle legislazione in questo campo. Dall’ingresso della Romania nell’UE nel 2007, la Commissione Europea sta monitorando le evoluzioni della giustizia attraverso questo strumento (MCV).
Bruxelles – Il ministro dell’Agricoltura, Petre Daea, si trova a Bruxelles per discutere con i rappresentanti della Commissione Europea dei fondi destinati al risarcimento degli allevatori romeni colpiti dalla diffusione dalla peste suina africana. Finora sono stati risarciti circa 5.000 degli oltre 6.000 casi segnalati, per un valore di 54 milioni di lei (11,5 milioni di euro). In Romania sono confermati finora più di 950 focolai di peste suina africana. Centinaia di migliaia di maiali sono stati abbattuti.
Bruxelles – Riunione dei ministri della Difesa dei Paesi NATO a Bruxelles, la prima dopo il vertice svoltosi a giugno, che segna anche l’inizio della fase di applicazione della Dichiarazione adottata per l’occasione. La Romania è rappresentata dal ministro Mihai Fifor. L’agenda include temi riguardanti gli sviluppi sul fianco est, nonchè la riforma della struttura di comando della NATO e il contrasto delle minacce ibride e cibernetiche.
Bucarest – La Camera dei Deputati di Bucarest ha bocciato oggi la mozione inoltrata dall’opposizione liberale contro il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici. Accusandolo del fallimento della strategia fiscale, i firmatari hanno chiesto al ministro l’eliminazione della sovratassazione dei carburanti, l’avvio di progetti importanti di investimenti e lo stanziamento del 100% dell’imposta sui redditi all’amministrazione locale a partire dall’anno prossimo. In replica, Teodorovici ha dichiarato che l’economia romena cresce in modo sostenibile, ricordando all’opposizione che, nel 2006, quando era al governo, la Romania ha avuto l’anno più disastroso dal punto di vista economico. Ieri, il Senato aveva bocciato una mozione contro il ministro del Trasporti, Lucian Sova, inoltrata dalle opposizioni PNL e USR. I firmatari gli hanno rimproverato il modo in cui ha gestito il settore stradale e ferroviario.
Bucarest – La Corte Costituzionale di Romania ha respinto la contestazione del presidente Klaus Iohannis riguardante le modifiche alla legge sull’organizzazione amministrativa del territorio. Il capo dello stato aveva invocato divergenze importanti di contenuto giuridico tra le varianti adottate dalle due camere del Parlamento. Il presidente ha sostenuto che le esigenze costituzionali riguardanti l’organizzazione territoriale, la sovranità e l’autonomia locale non permettono l’istituzione di divieti nell’espressione della volontà dei cittadini di un’unità territoriale-amministrativa in riferimento alla modifica dei suoi limiti territoriali.
Bucarest – Dopo aver riesaminato la Legge Offshore, che stabilisce le regole di sfruttamento del gas naturale nel Mar Nero, la plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest ha deciso di rinviare il ddl alle commissioni competenti. La normativa, adottata nella sessione precedente e rinviata al riesame dal presidente Klaus Iohannis, ha subito importanti modifiche. Le discussioni in commissione si sono concluse con emendamenti, la maggior parte inoltrate dai socialdemocratici, il principale della coalizioone governativa. Dal canto loro, i rappresentanti ALDE – partner di governo del PSD- hanno annunciato che chiederanno in plenaria il rinvio della legge alle commissioni.
Bucarest – Centinaia di sindacalisti dei penitenziari romeni hanno protestato oggi davanti alla sede del Ministero della Giustizia per chiedere migliori condizioni di lavoro e il pagamento degli straordinari. Secondo i protestatari, la manifestazione è stata indirizzata anche contro l’indolenza e l’incompetenza del ministro Tudorel Toader. Se le rivendicazioni non avranno un riscontro positivo, i sindacalisti minacciano di fermare l’attività nei penitenziari.
Bucarest – Al Ministero dei Trasporti di Bucarest si sono svolti oggi negoziati con i rappresentanti delle imprese di trasporto persone, scontenti delle licenze interregionali. I trasportatori hanno sollecitato l’abrogazione dell’ordine di ministro che propone la liberalizzazione del mercato, e una concorrenza reale tra le aziende che hanno i percorsi già stabiliti e quelle che hanno l’intenzione di entrare sulle stesse rotte con servizi regolari. Il criterio di anzianità sul percorso non è concorrenziale, ha affermato anche il Consiglio della Concorrenza, con conseguente decisione della direzione del Ministero di dare priorità alle aziende che offrono pullman nuovi. Si tratta del secondo giorno di proteste davanti alla sede del Ministero dei Trasporti.