03.10.2014
Bucarest — E’ partita oggi in Romania la campagna elettorale per le presidenziali che si terranno a novembre. Fino al 1 novembre, i 14 candidati in lizza per la massima carica nello stato dovranno convincere i 18 milioni di romeni aventi diritto di voto ad eleggerli. Il primo turno si svolgerà il 2 novembre, mentre il ballottaggio è previsto per il 16 novembre. Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha annunciato che per i cittadini romeni all’estero saranno organizzati 294 seggi elettorali, i più numerosi in Italia – 51, Spagna – 38, Stati Uniti – 22, Moldova – 21, Gran Bretagna – 11 e Francia – 9. Secondo un comunicato del ministero, i seggi saranno ospitati nelle sedi delle missioni diplomatiche e consolari della Romania, degli istituti culturali romeni all’estero, nei teatri operativi in Afghanistan, e in altri posti che permettono lo svolgimento in buone condizioni, di correttezza e neutralità, del processo di voto.
România Internațional, 03.10.2014, 14:42
Bucarest — Il direttore del Servizio Romeno di Informazioni, George Maior, ha reso noto oggi che dopo le elezioni presidenziali presenterà la sua dimissione al futuro capo dello stato, aggiungendo che il nuovo presidente dovrà prendere una decisione nei suoi confronti in seguito alla valutazione della sua attività a capo del SRI. Ex politico socialdemocratico, Maior è stato nominato in questa carica dall’attuale presidente di centro-destra, Traian Basescu, il quale dichiarava allora che, per evitare qualsiasi sospetto di politicizzazione dei servizi speciali, desidera nominare membri dell’opposizione a dirigerli. L’annuncio di Maior giunge dopo che, lo scorso mese, il capo del Servizio di Informazioni Estere, Teodor Melescanu (già membro del Partito Nazionale Liberale), si è dimesso per candidarsi alle presidenziali.
Bucarest — Il presidente romeno, Traian Basescu, ha avuto stasera un incontro informale con il premier dell’Ungheria confinante, Viktor Orban. Prima dei colloqui, Basescu ha precisato che l’incontro è a carattere privato, per cui non sarà seguito da comunicati stampa, ed ha aggiunto che dell’agenda fanno parte ciò che ha definito “i rischi relativi ai buoni rapporti romeno-magiari”. L’incontro fra Basescu e Orban giunge sullo sfondo dell’aumento delle richieste di istituzione dell’autonomia territoriale nella cosiddetta Terra dei Siculi, nel centro della Romania, l’unica zona del Paese in cui gli etnici magiari sono maggioritari. Con circa 1,5 milioni di persone, la popolazione ungherese rappresenta il 6% della popolazione della Romania. Il loro partito, l’Unione Democratica Magiari di Romania, è membro nel governo di Bucarest.
Bucarest — La Romania ha sufficiente gas di produzione interna e i rifornimenti più bassi dalla Russia non destano preoccupazione. Lo ha dichiarato il ministro dell’economia, Constantin Nita, in seguito alla diminuzione del 13% delle quantità di gas fornite dalla Russia alla Romania. Dal canto suo, il ministro con delega all’Energia, Razvan Nicolescu, ha assicurato che la popolazione non ne subirà gli effetti, perché le attuali riserve di gas sono sufficienti per l’inverno.
Chisinau — La Romania capisce benissimo la necessità di appoggiare la Moldova ora, e non più tardi, e si assume il ruolo di porta d’ingresso per i prodotti moldavi sul mercato europeo. Lo ha dichiarato a Chisinau il ministro dell’Agricoltura romeno, Daniel Constantin, il quale ha parlato con il collega tedesco, Christian Schmidt, e col premier moldavo, Iurie Leancă, delle modalità di sostegno allo stato confinante, i cui prodotti agro-alimentari sono sottoposti ad un embargo sul mercato russo a cominciare dall’estate scorsa. L’embargo è stato istituito dopo che il governo pro-occidentale di Chisinau ha firmato gli accordi di associazione e libero scambio con l’UE. Dal 1 settembre, Chisinau può esportare, senza tasse doganali, circa 50 mila tonnellate di frutta sul mercato romeno.
Bucarest — Alla quinta edizione del Vertice del Mar Nero, ospitato da Bucarest, il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, si è pronunciato per una collaborazione a tutti i livelli per un vero sviluppo e solidarietà nella regione. Sono stati analizzati argomenti connessi al contesto politico teso nella zona, ma anche all’impatto del Trattato di associazione dell’UE con Georgia, Moldova ed Ucraina. Il ministro Corlatean ha dichiarato che uno dei principali obiettivi della Romania è il consolidamento del potenziale della zona danubiana, come corridoio che facilita la connessione tra i mercati europei, il Mar Nero, il Caspio o l’Asia Centrale. La Romania svolge già progetti concreti nell’ambito della strategia danubiana, che portano dei benefici diretti sul Mar Nero, come la tutela dell’ambiente marittimo, ha aggiunto Corlatean.
Sofia — In Bulgaria, il più povero stato membro dell’UE, domenica si svolgeranno elezioni politiche anticipate, per la terza volta negli ultimi due anni. Il governo dominato dai socialisti si è dimesso a luglio, dopo un solo anno di governo, in seguito a proteste di massa. I sondaggi indicano che il partito di centro-destra GERB vincerà la maggior parte dei voti, senza ottenere però la maggioranza assoluta, per cui esiste il rischio di instabilità politica. Secondo l’Agenzia Reuters, la Bulgaria è rimasta indietro rispetto ad alcuni Paesi della regione, tra cui anche la Romania, insieme alla quale ha aderito all’UE nel 2007, perché i governi succedutisi a Sofia non sono riusciti a gestire problemi come la corruzione e la criminalità organizzata.
Bucarest — Entrambe le squadre romene di calcio presenti nei gironi di Europa League hanno perso le partite di ieri. Nel girone J, la squadra campione Steaua Bucarest ha perso per 1-3, in trasferta, a favore della ucraina Dinamo Kiev, mentre nel girone D, la vicecampione Astra Giurgiu è stata sconfitta in casa per 1-2, dall’austriaca Red Bull Salisburgo. Steaua di Bucarest si piazza al secondo posto in un gruppo di cui fanno parte anche la danese Aalborg e la portoghese Rio Ave, mentre la Astra è all’ultimo posto in uno in cui sono presenti anche la scozzese Celtic Glasgow e la croata Dinamo Zagabria. (traduzione di Gabriela Petre)