03.09.2023 (aggiornamento)
Esplosione GPL: rapporto preliminare su intervento vigili del fuoco, presentato dal capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat/ Giustizia: il magnate Beny Steinmetz, condannato in Romania a cinque anni di reclusione, fermato a Cipro
România Internațional, 03.09.2023, 19:00
Parlamento – La legge per la quale il Governo PSD – PNL porrà la fiducia in Parlamento includerà il piano di lotta all’evasione, la riforma dell’amministrazione e misure volte a ridurre il deficit. Lo ha annunciato il premier e leader socialdemocratico Marcel Ciolacu al termine della riunione del Consiglio Politico Nazionale del PSD svoltasi ieri. All’incontro sono state decise le priorità del partito per la sessione parlamentare autunnale che inizia domani, tra cui il completamento della nuova legge sulle pensioni, le modifiche legislative per la prevenzione e la lotta al traffico e al consumo di droga, l’innasprimento delle pene per i conducenti colti sotto l’effetto dell’alcol o degli stupefacenti. Il primo ministro ha inoltre annunciato la proroga del tetto massimale per i prodotti agricoli e alimentari fino alla fine dell’anno. Dall’opposizione, l’Unione Salvate Romania ha annunciato che inoltrerà una mozione di sfiducia se le modifiche fiscali verranno adottate tramite fiducia assunta dal Governo. Il leader dell’USR, Cătălin Drulă, afferma che la crescita delle tasse e delle imposte per coloro che lavorano e generano valore aggiunto non è una soluzione valida.
Esplosione Crevedia – Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza del Ministero dell’Interno romeno, Raed Arafat, ha presentato oggi il rapporto preliminare sull’intervento dei pompieri nelle esplosioni avvenute il 26 agosto ad un deposito illegale di gas di petrolio liquefatto a Crevedia (sud). Raed Arafat ha precisato che sono stati disposti il dispiegamento urgente dei robot per raffreddare i serbatoi, il ritiro del personale dalla zona e l’evacuazione dei civili, e in questo modo è stato evitato un gran numero di vittime tra civili e pompieri. Arafat sostiene che nello spazio pubblico sono esistite delle informazioni errate e manipolazioni sul modo in cui è stato coordinato l’intervento. Le esplosioni avvenute una settimana addietro a Crevedia hanno provocato tre morti e 56 feriti, a maggioranza pompieri. Alcuni pazienti in gravi condizioni sono stati trasferiti in ospedali all’estero. Una decina di abitazioni sono state completamente distrutte dalle deflagrazioni. La Procura Generale, la Direzione Nazionale Anticorruzione e la Procura militare hanno avviato delle indagini in questo caso, mentre le autorità hanno disposto dei controlli in tutte le stazioni di rifornimento con GPL del paese, nonchè nei distributori di benzina.
Difesa – I mezzi di attacco utilizzati dalla Russia per colpire l’infrastruttura del porto ucraino di Reni sul Danubio non hanno generato minacce militari dirette contro il territorio della Romania o le sue acque territoriali. Lo ha annunciato il Ministero della Difesa romeno, precisando che le sue strutture interne hanno monitorato in tempo reale la situazione generata dagli attacchi con droni lanciati dai russi la scorsa notte. Il Ministero assicura di aver preso delle misure volte a potenziare la vigilanza nello spazio nazinale terrestre, marittimo e aereo, e a consolidare la postura di difesa e deterrenza sul Fianco Orientale, conformemente ai piani nazionali e della NATO.
Giustizia – Il magnate Beny Steinmetz, condannato in Romania a cinque anni di reclusione, è stato fermato sull’Aeroporto Internazionale di Larnaca, a Cipro, in base ad un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità di Bucarest. La sua consegna alle autorità romene è, però, incerta, dal momento che anche altri stati europei, tra cui la Grecia e l’Italia, hanno rifiutato nel passato di farlo. Nel caso della Grecia, la consegna è stata rifiutata in quanto l’autorità esecutiva del paese ha valutato che Steinmetz non ha beneficiato di un processo equo. Beny Steinmetz è stato condannato in via definitiva a dicembre 2023 nel fascicolo Fattoria Băneasa, che riguarda restituzioni illegali di terreni. Nei suoi confronti è stata pronunciata anche una condanna a cinque anni di reclusione, applicata a gennaio da un tribunale delle Svizzera, dove è stato trovato colpevole per aver offerto tangenti ad alcuni funzionari pubblici per ottenere licenze per attività minerarie in Guinea.