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03.09.2021

Politica – Il premier liberale Florin Cîţu ha convocato una riunione della coalizione di governo nel tentativo di risolvere l’attuale crisi politica generata dalla revoca del ministro della Giustizia, Stelian Ion dell’USR-PLUS. L’Alleanza USR-PLUS chiede le dimissioni del premier e la sua sostituzione con un altro rappresentante del PNL, minacciando con la sfiducia. I liberali, che hanno ribadito il sostegno a Cîţu, considerano che la soluzione per superare la crisi politica sia una nuova proposta dell’USR-PLUS per il dicastero della Giustizia. I rappresentanti dell’UDMR ritengono che in questo momento l’attuale coalizione non ha un’alternativa, auspicando una soluzione per mantenere questa formula. Intanto, il Programma di investimenti Anghel Saligny, che avrebbe generato la crisi, torna sul tavolo del Governo per essere esaminato in una seduta alla quale i ministri dell’USR-PLUS hanno annunciato la loro assenza. A differenza del suo predecessore, il ministro ad interim della Giustizia, il liberale Lucian Bode, ha già dato parere favorevole al progetto. Il programma Anghel Saligny è destinato alle infrastrutture locali e dovrebbe approvare finanziamenti per un valore di 50 miliardi di lei (circa 10 miliardi di euro).

03.09.2021
03.09.2021

, 03.09.2021, 17:44

Politica – Il premier liberale Florin Cîţu ha convocato una riunione della coalizione di governo nel tentativo di risolvere l’attuale crisi politica generata dalla revoca del ministro della Giustizia, Stelian Ion dell’USR-PLUS. L’Alleanza USR-PLUS chiede le dimissioni del premier e la sua sostituzione con un altro rappresentante del PNL, minacciando con la sfiducia. I liberali, che hanno ribadito il sostegno a Cîţu, considerano che la soluzione per superare la crisi politica sia una nuova proposta dell’USR-PLUS per il dicastero della Giustizia. I rappresentanti dell’UDMR ritengono che in questo momento l’attuale coalizione non ha un’alternativa, auspicando una soluzione per mantenere questa formula. Intanto, il Programma di investimenti Anghel Saligny, che avrebbe generato la crisi, torna sul tavolo del Governo per essere esaminato in una seduta alla quale i ministri dell’USR-PLUS hanno annunciato la loro assenza. A differenza del suo predecessore, il ministro ad interim della Giustizia, il liberale Lucian Bode, ha già dato parere favorevole al progetto. Il programma Anghel Saligny è destinato alle infrastrutture locali e dovrebbe approvare finanziamenti per un valore di 50 miliardi di lei (circa 10 miliardi di euro).

Sicurezza – La Romania resta un polo di stabilità nella regione del Mar Nero e dei Balcani Occidentali, e una delle priorità è la difesa degli interessi strategici comuni. Lo sottolinea il presidente Klaus Iohannis nel messaggio trasmesso in apertura del Black Sea and Balkans Security Forum, in corso a Bucarest. In tutto questo difficile periodo, le azioni della Romania a sostegno dei partner regionali sono una prova concreta del fatto che solo attraverso l’unità e la solidarietà si possono superare le situazioni di crisi e individuare le migliori soluzioni per andare in avanti, afferma il capo dello stato. La quinta edizione del Forum si svolge oggi e domani a Bucarest, informa il ministero della Difesa romeno. L’evento è organizzato dal New Strategy Center (NSC), con il supporto della Divisione di Diplomazia Pubblica della NATO e in collaborazione con il Ministero della Difesa e con il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest. La New Strategy Center è un think tank romeno fondato nel 2015, che opera nel campo delle relazioni internazionali, della sicurezza e della difesa, organizzando eventi e pubblica studi specializzati, destinati alla promozione dell’importanza strategica della regione del Mar Nero e dei Balcani.

Coronavirus – Sono 1.520 i nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2 accertati in Romania nelle ultime 24 ore, a fronte di oltre 43.000 tamponi. Secondo il Gruppo di Comunicazione Strategica, nello stesso intervallo, 33 persone hanno perso la vita. La maggior parte dei nuovi casi è stata registrata nella capitale Bucarest – 273, nonchè nelle provincie di Satu Mare (nord-ovest) – 83, Timiş (ovest) – 77, Ilfov (sud) – 63, Maramureş (nord) – 59, Suceava (nord) – 56 e Iasi (nord-est) – 50. L’intero territorio nazionale resta in zona verde, con la più alta incidenza per mille abitanti rilevata nella provincia di Ilfov – 1,09 e nella Capitale – 0,93. 2.772 persone restano ricoverate nelle strutture sanitarie, con 345 pazienti nelle terapie intensive. Allo stesso tempo, quasi 55.034 persone sono in quarantena domiciliare, 52 in quarantena istituzionalizzata, mentre altre 9.242 sono in isolamento fiduciario e 2.586 in isolamento istituzionalizzato. Nel contesto in cui l’interesse per la vaccinazione resta scarso, il coordinatore della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă, ribadisce che la popolazione deve capire che la somministrazione dei sieri anti-COVID offre protezione e riduce la pressione sul sistema sanitario.

Lista Paesi a rischio – Il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha aggiornato la lista dei Paesi a rischio epidemiologico. La Spagna esce dalla zona rossa e passa in giallo, mentre l’Austria passa dalla lista verde in quella gialla. Israele, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Grecia, Turchia o Portogallo rimangono nella zona rossa, mentre i Paesi Bassi e Bulgaria nella lista gialla. La nuova lista entrerà in vigore domenica.

Festival Enescu – Il Festival Internazionale George Enescu propone all’Auditorium Romeno un concerto della Camerata Reale, guidata da Constantin Grigore. Alla Sala del Palazzo, la Filarmonica della Scala si esibisce nel suo secondo concerto sotto la bacchetta del direttore d’orchestra Andrés Orozco-Estrada, avendo come solista il violinista Julian Rachlin. A Bacău, l’Orchestra Filarmonica Mihail Jora sale sul palcoscenico sotto la direzione di Jessica Cottis. Intanto, Cluj-Napoca ospita un recital della pianista Yeon-Min Park e del violinista Valentin Șerban, entrambi vincitori del Concorso Internazionale George Enescu 2020/2021. All’edizione 2021 del Festival partecipano 32 orchestre provenienti da 14 paesi.

Calcio – In un incontro valido per i preliminari dei Mondiali 2022, la nazionale romena di calcio ha sconfitto la squadra islandese a Reykjavik (2-0). I calciatori romeni scendono di nuovo in campo il 5 settembre con il Liechtenstein a Bucarest, e l’8 settembre con la Macedonia del Nord a Skopje. La Romania è quarta nel Gruppo J di qualificazione ai Mondiali di Qatar, con 6 punti, dopo l’Armenia (10 punti), Germania – 9 e Macedonia del Nord – 7. La prima squadra in classifica si qualifica direttamente e la seconda deve superare i play off.

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