03.09.2021 (aggiornamento)
Politica – La seduta della coalizione di governo si è conclusa stasera senza soluzionI al conflitto tra il PNL e l’Alleanza USR-PLUS. Il primo ministro liberale Florin Cîţu ha rifiutato di dimettersi, mentre i leader dell’USR-PLUS annunciano una sfiducia nei suoi confronti. In precedenza, il Governo aveva dato via libera all’ordinanza d’urgenza per l’approvazione del Programma Nazionale di Investimenti ‘Anghel Saligny’. Il primo ministro ha precisato che i ministri USR-PLUS non hanno partecipato alla seduta, ma che è stato raggiunto il quorum per l’adozione del Programma. Cîţu ha sottolineato che il programma rappresenta una necessità assoluta, che aiuterà al finanziamento di progetti come il rifacimento dei manti stradali, impianti di canalizzazione e sistemi di gas per le località che non offrono queste condizioni minime di vita. D’altra parte, l’Alleanza USR-PLUS sostiene che il progetto assomiglia ai programmi di sviluppo nazionali avviati dagli ex governi socialdemocratici, in altre parole, una fonte attraverso la quale il denaro pubblico può essere stanziato politicamente, senza trasparenza, accusando i liberali di trasgredire la giustizia per dare il via libera al furto. Ieri, il presidente Klaus Iohannis ha firmato i decreti di revoca di Stelian Ion, il cui dicastero è stato assunto ad interim dal ministro dell’Interno liberale, Lucian Bode. Dopo la revoca di Ion, contrario all’approvazione del programma Anghel Saligny, USR-PLUS ha ritirato il sostegno politico al premier Cîţu.
România Internațional, 03.09.2021, 20:48
Politica – La seduta della coalizione di governo si è conclusa stasera senza soluzionI al conflitto tra il PNL e l’Alleanza USR-PLUS. Il primo ministro liberale Florin Cîţu ha rifiutato di dimettersi, mentre i leader dell’USR-PLUS annunciano una sfiducia nei suoi confronti. In precedenza, il Governo aveva dato via libera all’ordinanza d’urgenza per l’approvazione del Programma Nazionale di Investimenti ‘Anghel Saligny’. Il primo ministro ha precisato che i ministri USR-PLUS non hanno partecipato alla seduta, ma che è stato raggiunto il quorum per l’adozione del Programma. Cîţu ha sottolineato che il programma rappresenta una necessità assoluta, che aiuterà al finanziamento di progetti come il rifacimento dei manti stradali, impianti di canalizzazione e sistemi di gas per le località che non offrono queste condizioni minime di vita. D’altra parte, l’Alleanza USR-PLUS sostiene che il progetto assomiglia ai programmi di sviluppo nazionali avviati dagli ex governi socialdemocratici, in altre parole, una fonte attraverso la quale il denaro pubblico può essere stanziato politicamente, senza trasparenza, accusando i liberali di trasgredire la giustizia per dare il via libera al furto. Ieri, il presidente Klaus Iohannis ha firmato i decreti di revoca di Stelian Ion, il cui dicastero è stato assunto ad interim dal ministro dell’Interno liberale, Lucian Bode. Dopo la revoca di Ion, contrario all’approvazione del programma Anghel Saligny, USR-PLUS ha ritirato il sostegno politico al premier Cîţu.
Sicurezza – La Romania resta un polo di stabilità nella regione del Mar Nero e dei Balcani Occidentali, e una delle priorità è la difesa degli interessi strategici comuni. Lo sottolinea il presidente Klaus Iohannis nel messaggio trasmesso in apertura del Black Sea and Balkans Security Forum, in corso a Bucarest. In tutto questo difficile periodo, le azioni della Romania a sostegno dei partner regionali sono una prova concreta del fatto che solo attraverso l’unità e la solidarietà si possono superare le situazioni di crisi e individuare le migliori soluzioni per andare in avanti, afferma il capo dello stato. La quinta edizione del Forum si svolge oggi e domani a Bucarest, informa il ministero della Difesa romeno. L’evento è organizzato dal New Strategy Center (NSC), con il supporto della Divisione di Diplomazia Pubblica della NATO e in collaborazione con il Ministero della Difesa e con il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest. La New Strategy Center è un think tank romeno fondato nel 2015, che opera nel campo delle relazioni internazionali, della sicurezza e della difesa, organizzando eventi e pubblica studi specializzati, destinati alla promozione dell’importanza strategica della regione del Mar Nero e dei Balcani.
Coronavirus – Sono 1.520 i nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2 accertati in Romania nelle ultime 24 ore, a fronte di oltre 43.000 tamponi. Secondo il Gruppo di Comunicazione Strategica, nello stesso intervallo, 33 persone hanno perso la vita. La maggior parte dei nuovi casi è stata registrata nella capitale Bucarest – 273, nonchè nelle provincie di Satu Mare (nord-ovest) – 83, Timiş (ovest) – 77, Ilfov (sud) – 63, Maramureş (nord) – 59, Suceava (nord) – 56 e Iasi (nord-est) – 50. L’intero territorio nazionale resta in zona verde, con la più alta incidenza per mille abitanti rilevata nella provincia di Ilfov – 1,09 e nella Capitale – 0,93. 2.772 persone restano ricoverate nelle strutture sanitarie, con 345 pazienti nelle terapie intensive. Allo stesso tempo, quasi 55.034 persone sono in quarantena domiciliare, 52 in quarantena istituzionalizzata, mentre altre 9.242 sono in isolamento fiduciario e 2.586 in isolamento istituzionalizzato. Nel contesto in cui l’interesse per la vaccinazione resta scarso, il coordinatore della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă, ribadisce che la popolazione deve capire che la somministrazione dei sieri anti-COVID offre protezione e riduce la pressione sul sistema sanitario.
Lista Paesi a rischio – Il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha aggiornato la lista dei Paesi a rischio epidemiologico. La Spagna esce dalla zona rossa e passa in giallo, mentre l’Austria passa dalla lista verde in quella gialla. Israele, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Grecia, Turchia o Portogallo rimangono nella zona rossa, mentre i Paesi Bassi e Bulgaria nella lista gialla. La nuova lista entrerà in vigore domenica.
Immigrazione – L’Ispettorato Generale per l’immigrazione (IGI) di Romania semplifica le procedure per il rilascio del permesso di soggiorno temporaneo per gli studi ai giovani stranieri alloggiati nei campus scolastici e universitari. Il documento consentirà ai beneficiari di ricevere un documento valido per l’intero periodo degli studi. In questo senso, il rilascio del permesso di soggiorno non conterrà più menzioni relative al numero della stanza di soggiorno della scuola o dell’università. L’iniziativa avviata si inserisce nel processo di agevolazione delle procedure di lavoro istituito a livello dell’Ispettorato generale per l’immigrazione, e offre ai cittadini stranieri un modo efficace di interazione con l’autorità statale, precisa l’istituzione.
Festival Enescu – Prosegue il Festival Internazionale George Enescu, che nel 2021 celebra il 140/o anniversario della nascita del grande compositore romeno, portando a Bucarest e in altre città della Romania 3.500 artisti romeni e stranieri e 32 orchestre di 14 Paesi. Anche quest’anno la direzione artistica del festival è stata assunta dal direttore d’orchestra Vladimir Jurowski, il quale ha ricordato che l’edizione attuale riunisce i più importanti musicisti del momento nel mondo e promuove l’ideea delle culture europee unite. Alla Sala del Palazzo di Bucarest, la Filarmonica della Scala si è esibita stasera nel suo secondo concerto sotto la bacchetta del direttore d’orchestra Andrés Orozco-Estrada, avendo come solista il violinista Julian Rachlin. Accanto alla Televisione pubblica, Radio Romania è coproduttore del Festival Enescu.