03.06.2021

Covid, Green Pass – Il 1° luglio verrà lanciato a livello europeo il certificato verde digitale o Green Pass e la Romania è in tabella di marcia per quanto riguarda le procedure per la disponibilità del documento a partire da questa data. Lo ha annunciato Andrei Baciu, segretario di stato al Ministero della Salute, secondo cui le autorità lanceranno una piattaforma online sicura, dalla quale sarà possibile scaricare il certificato. L’autenticità sarà garantita da un codice QR, scansionabile in dogana e che potrà essere esibito sia su supporto cartaceo, che telefonico. Il certificato attesta che una persona è stata vaccinata contro il COVID o che ha superato la malattia (attraverso un test PCR positivo relativamente recente) o l’assenza dell’infezione al momento, dimostrata con un test PCR negativo. D’altra parte, ieri, è iniziata in Romania anche la vaccinazione dei bambini tra i 12 ei 15 anni, dopo che l’Agenzia Europea dei Medicinali ha autorizzato il siero per questa fascia d’età. Dallo scorso 27 dicembre, in Romania sono state somministrate quasi otto milioni di dosi di vaccini prodotti da Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson & Johnson. Sono state vaccinate più di 4,3 milioni di persone, la maggior parte con entrambe le dosi. Resta basso, intanto, il numero di contagi da COVID-19 a livello nazionale. Tutte le province romene si trovano in zona verde, con un tasso di incidenza cumulativo dei contagi negli ultimi 14 giorni inferiore a 1 per mille abitanti. Nelle ultime 24 ore, sono stati segnalati 196 nuovi casi di persone infette da SARS-CoV-2 a fronte di 31.770 tamponi. 365 persone sono ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Nuovi allentamenti delle restrizioni sono entrati in vigore dal 1° giugno.

România Internațional, 03.06.2021, 16:32

Covid, Green Pass – Il 1° luglio verrà lanciato a livello europeo il certificato verde digitale o Green Pass e la Romania è in tabella di marcia per quanto riguarda le procedure per la disponibilità del documento a partire da questa data. Lo ha annunciato Andrei Baciu, segretario di stato al Ministero della Salute, secondo cui le autorità lanceranno una piattaforma online sicura, dalla quale sarà possibile scaricare il certificato. L’autenticità sarà garantita da un codice QR, scansionabile in dogana e che potrà essere esibito sia su supporto cartaceo, che telefonico. Il certificato attesta che una persona è stata vaccinata contro il COVID o che ha superato la malattia (attraverso un test PCR positivo relativamente recente) o l’assenza dell’infezione al momento, dimostrata con un test PCR negativo. D’altra parte, ieri, è iniziata in Romania anche la vaccinazione dei bambini tra i 12 ei 15 anni, dopo che l’Agenzia Europea dei Medicinali ha autorizzato il siero per questa fascia d’età. Dallo scorso 27 dicembre, in Romania sono state somministrate quasi otto milioni di dosi di vaccini prodotti da Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson & Johnson. Sono state vaccinate più di 4,3 milioni di persone, la maggior parte con entrambe le dosi. Resta basso, intanto, il numero di contagi da COVID-19 a livello nazionale. Tutte le province romene si trovano in zona verde, con un tasso di incidenza cumulativo dei contagi negli ultimi 14 giorni inferiore a 1 per mille abitanti. Nelle ultime 24 ore, sono stati segnalati 196 nuovi casi di persone infette da SARS-CoV-2 a fronte di 31.770 tamponi. 365 persone sono ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Nuovi allentamenti delle restrizioni sono entrati in vigore dal 1° giugno.

Assegni e pensioni – Gli assegni familiari non aumenteranno quest’anno, mentre la nuova legge sulle pensioni entrerà in vigore nel 2023. Lo ha annunciato il primo ministro romeno, Florin Citu, dopo la riunione settimanale di governo. La nuova normativa si concentrerà sull’aumento delle pensioni basse e prevede un graduale innalzamento dell’età pensionabile per le donne, che attualmente è inferiore a quella degli uomini. D’altra parte, come parte degli allentamenti delle misure anti-pandemia, il Governo ha deciso che i ristoranti possano rimanere aperti fino alle due di notte nel caso di matrimoni e battesimi.

Giustizia – La responsabilità penale per i reati di schiavitù, tratta di esseri umani, aggressione sessuale o tortura di minori non si prescriverà più in Romania, dopo che i deputati hanno adottato, oggi, come camera decisionale, un disegno di legge che modifica, in tal senso, il Codice Penale. Inoltre, sono aumentate le pene per mancata denuncia di simili reati. In questo senso, le persone che vengono a conoscenza della commissione di un reato nei confronti di un minorenne e non ne informano immediatamente le autorità possono essere punite con la reclusione da sei mesi a due anni. Il ddl aumenta di un terzo i limiti speciali delle pene nei casi di pedopornografia commessa da recidivi.

Pandemia, eurobarometro – Tre quarti dei romeni (il 76%) ritengono che la pandemia di COVID-19 abbia avuto o avrà un impatto sulla loro situazione finanziaria personale, mentre la media a livello dell’Ue è del 57%. Lo rilevano i dati dell’ultimo Eurobarometro commissionato dal Legislativo comunitario. Il sondaggio, condotto nel periodo marzo-aprile, rileva il crescente impatto della pandemia sulla vita personale e sulla situazione finanziaria dei cittadini. Secondo l’Eurobarometro, nonostante l’impatto finanziario della pandemia, la maggior parte degli intervistati (rispettivamente il 58% nell’UE e il 45% in Romania) ritiene che i benefici per la salute delle restrizioni imposte siano più importanti degli effetti economici negativi che avrebbero potuto causare. L’opinione è presente nella maggior parte dei Paesi dell’UE e suggerisce un cambiamento di atteggiamento rispetto alla seconda metà del 2020, quando una piccola maggioranza di cittadini ha ritenuto più importanti gli effetti economici. Quasi la metà dei cittadini (il 48% nell’Ue e il 41% in Romania) conosce le misure adottate da Bruxelles per combattere la pandemia, ma solo il 48% dei cittadini Ue, rispettivamente il 52% in Romania, se ne dichiara soddisfatto.

Schenghen – La Commissione Europea sostiene l’adesione di Romania, Bulgaria e Croazia all’area Schengen il prima possibile. Lo ha affermato la commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson, in occasione della presentazione, a Bruxelles, della strategia di riforma dello spazio europeo di libera circolazione. La Commissione Europea ricorda che Romania e Bulgaria hanno ricevuto valutazioni positive sull’integrazione nello spazio Schengen, considerazione valida anche per la Croazia. Al momento, 22 Stati membri dell’Unione, assieme a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, fanno parte della zona di libera circolazione senza controlli alle frontiere.

Moldova – La Commissione Europea ha approvato un piano di ripresa economica per la Repubblica di Moldova (Paese ex sovietico, a maggioranza romenofona) di 600 milioni di euro per i prossimi tre anni. Il pacchetto si basa su cinque pilastri: gestione delle finanze pubbliche e governance economica, economia competitiva, commercio e PMI, infrastrutture, istruzione e occupazione, nonché riforma dello stato di diritto e della giustizia. La Romania ha già ribadito che rimarrà il principale partner dei cittadini della Repubblica di Moldova e continuerà a sostenere il percorso europeo di Chisinau.

Calcio – La nazionale di calcio della Romania è stata sconfitta, per la prima volta, dalla nazionale della Georgia (2-1), ieri sera, a Ploieşti (sud), in un incontro amichevole. Si tratta della terza sconfitta consecutiva dei romeni, dopo lo 0-1 contro la Germania e il 2-3 contro l’Armenia, nei preliminari dei Mondiali, e dopo la mancata qualificazione agli Europei. L’ultimo Mondiale al quale ha partecipato anche la Romania è stato nel 1998, in Francia. La Romania giocherà un nuovo incontro amichevole il 5 giugno, contro l’Inghilterra, a Middlesbrough.