03.06.2020
Coronavirus – Sono quasi 19.700 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 152 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica, che ha riferito 1.296 decessi. Secondo le autorità, la Romania registra un trend discendente dei contagi e vengono rilevati sempre meno casi gravi. Il Ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha inoltre annunciato che tra giugno e settembre saranno effettuati dei test per accertare il livello di diffusione tra la popolazione, per poter creare basi adeguate per le prossime misure di protezione. I primi risultati dei 29.000 prelievi arriveranno in autunno.
România Internațional, 03.06.2020, 19:41
Coronavirus – Sono quasi 19.700 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 152 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica, che ha riferito 1.296 decessi. Secondo le autorità, la Romania registra un trend discendente dei contagi e vengono rilevati sempre meno casi gravi. Il Ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha inoltre annunciato che tra giugno e settembre saranno effettuati dei test per accertare il livello di diffusione tra la popolazione, per poter creare basi adeguate per le prossime misure di protezione. I primi risultati dei 29.000 prelievi arriveranno in autunno.
Presidenza – Governo – Il presidente Klaus Iohannis e il primo ministro Ludovic Orban hanno esaminato oggi la situazione dei fondi europei e le leggi sulla giustizia. Secondo il capo dello stato, la Romania si adopererà per attirare fondi europei consistenti dalla Commissione Europea, che saranno destinati alla ripresa economica, investimenti in autostrade, ferrovie o energie rinnovabili, nonchè al miglioramento dei sistema pubblico, in particolare la sanità e l’istruzione. Iohannis ha spiegato che, al momento, esiste una proposta di bilancio pluriennale per l’Unione presentata dalla Commissione Europea, ma non ancora definitiva. Negoziati in tal senso dovrebbero inziare al Consiglio Europeo che si svolgerà dal 18 al 19 giugno. Per quanto riguarda le leggi sulla giustizia, il presidente Iohannis ha annunciato che il governo elaborerà una serie di progetti per porre rimedio alle leggi modificate dal PSD e dai suoi alleati al Parlamento. Il capo dello stato ha annunciato consultazioni con specialisti del settore nelle prossime settimane.
Governo – Il premier romeno, Ludovic Orban, e il principe ereditario dell’Emirato di Abu Dhabi, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al-Nahyan, hanno discusso in una conversazione telefonica dell’approfondimento e dell’ampliamento della cooperazione economica bilaterale. Il Governo di Bucarest precisa in un comunicato che il primo ministro ha sottolineato l’ottimo dialogo tra le autorità di Bucarest e le aziende emiratensi presenti in Romania, evocando le numerose opportunità di investimenti in vari settori. Il primo ministro Ludovic Orban ha anche ringraziato lo sceicco Al-Nahyan per il generoso sostegno fornito dagli Emirati Arabi Uniti alla Romania negli sforzi di contenere l’epidemia di COVID-19.
Romania-Israele – Nel corso di una conversazione telefonica con l’omologo israeliano, Gabriel Ashkenazi, il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, ha espresso la piena apertura della Romania ad approfondire ed estendere la cooperazione e i contatti bilaterali in tutti i settori di reciproco interesse. I due ministri hanno concordato sulla necessità di pianificare, preferibilmente nella prima metà del prossimo anno, una terza riunione congiunta dei due governi. Aurescu e Ashkenazi hanno salutato l’eccellenza delle relazioni romeno-israeliane, basate su un ricco rapporto con valenze strategiche, consolidato durante oltre 70 anni di relazioni diplomatiche ininterrotte, e hanno espresso particolare apprezzamento per la comunità romena d’Israele. Il ministro Bogdan Aurescu ha ribadito il costante sostegno della Romania al rafforzamento delle relazioni e del dialogo UE-Israele, anche per quanto riguarda il processo di pace nel Medio Oriente. Il capo della diplomazia di Bucarest ha ribadito il sostegno della Romania ad una soluzione durevole con due stati – Israele e Palestina – che coesistano in pace e sicurezza.
Rimpatri – Il 1 giugno, il Ministero degli Esteri romeno ha facilitato il rimpatrio di 260 connazionali – 70 dalla Turchia e 190 dalla Gran Bretagna. Si tratta di cittadini che si trovavano nell’impossibilità di prolungare la permanenza nei rispettivi Paesi e rientrare in Patria, a causa delle restrizioni di trasporto imposte per il contenimento della pandemia COVID-19. L’azione delle autorità romene ha consentito anche il rientro di due cittadini turchi, due greci e un iraniano, residenti in Romania, nonchè lo spostamento di 124 cittadini stranieri verso il Regno Unito e di 58 cittadini turchi verso la Turchia.
Assegni familiari – La Camera dei Deputati di Bucarest, con ruolo decisionale, ha bocciato l’ordinanza del governo che rinvia l’applicazione del raddoppio degli assegni familiari al 1 agosto. Il ddl passa ora alla promulgazione del capo dello stato, che potrà contestarlo alla Corte Costituzionale o riviarlo al Parlamento. Secondo la legge, le indennità dovrebbero aumentare dai 150 ai 300 lei (quasi 63 euro) per i bambini di età compresa tra i 2 e i 18 anni, e dai 300 ai 600 lei (circa 125 euro) per i bambini di età inferiore ai 2 anni, come anche per i bambini con disabilità.
Amministrative – Il governo non può decidere tramite ordinanza d’urgenza la proroga dei mandati degli eletti a cariche locali, che richiede una legge organica adottata dal Parlamento. Lo ha deciso oggi a maggioranza di voti la Corte Costituzionale, che ha dichiarato non conforme alla Legge Fondamentale anche la legge in base alla quale il Parlamento avrebbe dovuto stabile la data delle elezioni amministrative. La Consulta indica che la proroga dei mandati va decisa dal Parlamento e non mediante ordinanza d’urgenza, mentre la data delle amministrative dovrà essere stabilita nel periodo di proroga dei mandati degli eletti a cariche locali.
Fondo forestale – Il Senato romeno ha adottato una normativa che prevede multe e reclusione compresa tra i 6 mesi e i 7 anni per la distruzione del fondo forestale nazionale, a prescindere dalla forma di proprietà. Allo stesso tempo, sarà considerato reato rubare gli alberelli dalle opere di rimboschimento, nonchè qualsiasi altro prodotto specifico dal fondo forestale nazionale. Il ddl è stata inoltrata da parlamentari di USR, PNL, PSD e indipendenti.
Traffico migranti – I procuratori della Direzione Investigativa dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (DIICOT) hanno fermato oggi 4 romeni e un tunisino per associazione a delinquere e traffico di migranti. Altre 11 persone sono sotto controllo giudiziario per 60 giorni. Secondo la DIICOT, i membri del gruppo trasferivano nell’Europa Occidentale migranti di origine africana o araba, entrati illegalmente in Romania dalle confinanti Bulgaria e Serbia, per un importo di 2.000-2.500 euro a persona. In seguito alle perquisizioni domiciliari, sono stati sequestrati numerosi documenti, telefoni cellulari, laptop e tablet.
Procura Europea – Lo stato di diritto è uno dei valori fondamentali dell’UE, quindi difenderlo e penalizzare coloro che fanno abuso di fiducia sono elementi essenziali per mantenere la sua legittimità, soprattutto in un momento di crisi di fiducia. Lo sottolinea il procuratore capo europeo, Laura Codruţa Kovesi, in un articolo del rapporto annuale del GRECO, l’organismo anticorruzione del Consiglio d’Europa. La creazione della Procura Europea (EPPO), che diventerà operativa alla fine del 2020, è un passo importante in questa direzione, che ha il potenziale di cambiare completamente il paradigma della giustizia penale, ha affermato la Kovesi, ex procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione di Bucarest. Allo stesso tempo, il funzionario europeo auspica che l’EPPO sia un’istituzione flessibile e orientata ai risultati, con procedure efficienti accompagnate da una rigorosa osservanza delle garanzie fondamentali delle persone sottoposte a indagine. L’EPPO sarà un’istituzione indipendente che ha il compito di perseguire i reati a danno del bilancio UE, come la corruzione o le frodi fiscali.