03.05.2020
COVID-19 — Il numero delle vittime provocate dal nuovo coronavirus è salito, oggi, a 790, informano le autorità. Il più recente bilancio in Romania indica 13.163 contagi, di cui oltre 400 registrati nelle ultime 24 ore. Circa 4.900 persone sono guarite e sono state dimesse. Il maggior numero di casi di COVID-19 si registra sempre nella provincia di Suceava (nord-est) e nella capitale Bucarest, seguite da Arad (ovest) e Hunedoara (sud-ovest). Le autorità affermano che il picco della pandemia non è stato ancora raggiunto e parlano di un possibile allentamento delle restrizioni dopo la data del 15 maggio, quando scade lo stato di emergenza. All’estero, sono oltre 2.300 i cittadini romeni contagiati dal COVID 19, la maggior parte in Italia, e 93 sono morti.
România Internațional, 03.05.2020, 16:45
COVID-19 — Il numero delle vittime provocate dal nuovo coronavirus è salito, oggi, a 790, informano le autorità. Il più recente bilancio in Romania indica 13.163 contagi, di cui oltre 400 registrati nelle ultime 24 ore. Circa 4.900 persone sono guarite e sono state dimesse. Il maggior numero di casi di COVID-19 si registra sempre nella provincia di Suceava (nord-est) e nella capitale Bucarest, seguite da Arad (ovest) e Hunedoara (sud-ovest). Le autorità affermano che il picco della pandemia non è stato ancora raggiunto e parlano di un possibile allentamento delle restrizioni dopo la data del 15 maggio, quando scade lo stato di emergenza. All’estero, sono oltre 2.300 i cittadini romeni contagiati dal COVID 19, la maggior parte in Italia, e 93 sono morti.
Rimpatrio – 140 cittadini romeni che si trovavano in Cipro sono stati rimpatriati, ieri, con un volo speciale effettuato da una compagnia privata. Lo ha reso pubblico il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest. Con lo stesso aereo sono stati portati nel Paese anche tre cittadini della confinante Moldova, tre cittadini ciprioti e uno greco, residenti in Romania. Il Ministero degli Esteri rinnova il consiglio che siano evitati i viaggi all’estero che non sono essenziali, mentre per quanto riguarda i romeni residenti all’estero sottolinea che gli spostamenti verso la Romania sono assolutamente da evitare, nel contesto della pandemia.
Industria dell’ospitalità — Un’organizzazione padronale romena, che rappresenta gli investitori dell’industria dell’ospitalità, ha proposto al Governo un piano di riapertura a tre tappe, di due settimane ciascuna, dopo la scadenza dello stato di emergenza, il 15 maggio. In una prima tappa dovrebbero riaprire le terrazze, osservando certe condizioni, tra cui una distanza di almeno 2 metri tra i tavoli e un numero massimo di 200 clienti simultaneamente. Questa tappa dovrebbe durare fino a inizio giugno, quando gli imprenditori di questo settore considerano che le restrizioni potrebbero essere allentate, mantenendo le stesse condizioni preventive anche negli spazi chiusi: ristoranti, bar, caffetterie, self-service, ma senza superare il 50% della capienza. Infine, dal 15 giugno, l’attività si dovrebbe riprendere completamente in queste unità, ma rispettando ovviamento il distanziamento fisico e le misure di igiene. Il piano è stato ideato con la riserva degli sviluppi della situazione a livello nazionale e solo nelle condizioni di una valutazione positiva delle autorità sugli indici COVID-19.
Libertà di stampa — La Romania è scesa di un posto nella classifica mondiale della libertà di stampa redatto ogni anno dall’organizzazione Reporter Senza Frontiere. E’ il secondo anno di regresso di seguito dopo tre crescite consecutive e il rapporto rileva che la situazione non è migliorata, nonostante i numerosi cambiamenti politici ai vertici dello stato. La giornata mondiale della libertà di stampa, celebrata il 3 maggio, porta costantemente in primo piano gli abusi e le restrizioni in tutto il mondo nei confronti di coloro che lottano per informare la gente in maniera obiettiva e imparziale. Le autorità europee hanno sottolineato che le pressioni sui giornalisti hanno avuto un’intensità particolare quest’anno sullo sfondo della pandemia di coronavirus. A Bucarest, il Ministero degli Esteri sottolinea che la libertà di stampa è la garanzia di una democrazia funzionale, in cui i cittadini vanno informati correttamente e per tempo. La celebrazione di questa giornata è ancora più importante ora che la comunità democratica è messa alla prova a livello globale tramite le misure eccezionali applicate per contrastare in maniera efficace il diffondersi del nuovo coronavirus, precisa il MAE romeno. E ribadisce il sostegno alla libertà di stampa, alla libertà di espressione, al pluralismo mediatico, alla protezione dei giornalisti e di chi lavora nei mass-media. Più esponenti dello stato hanno trasmesso messaggi in occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa.