03.04.2023
Romania-Germania-Moldova – Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha ribadito da Bucarest il sostegno per l’adesione della Romania all’Area Schengen quest’anno. Durante l’incontro con il presidente Klaus Iohannis, Scholz ha affermato che Bucarest ha compiuto sforzi importanti in questo senso, assicurando ancora una volta sul sostegno del suo Paese. Dal canto suo, Klaus Iohannis ha affermato che la Romania svolge il ruolo di garante della sicurezza ai confini esterni dell’UE e che l’adesione a Schengen consoliderà questo spazio. Il capo dello stato ha dichiarato che i due Paesi hanno forti interessi comuni legati alla garanzia della prosperità e della sicurezza europea, operando in modo coordinato sia all’interno dell’UE che della NATO per il raggiungimento di questi obiettivi. Il presidente romeno ha sottolineato la necessità di una maggiore presenza della NATO nella regione del Mar Nero, ringraziando la Germania per il sostegno fornito al rafforzamento del Fianco Orientale dell’Alleanza, per la missione di Air Policing del 2022, nonché per la presenza tedesca nelle strutture NATO operative in Romania. Sul tavolo anche la situazione della sicurezza generata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina. Sempre oggi, Scholz e Iohannis hanno avuto colloqui, in formato trilaterale, con Maia Sandu, la presidente della Repubblica di Moldova (a maggioranza romanofona). La Moldova fa parte della famiglia europea, ha dichiarato il cancelliere federale, salutando il modo in cui Chisinau ha affrontato le riforme necessarie per l’adesione all’UE. Dal canto suo, il presidente romeno ha promesso che il sostegno fornito alla Moldova continuerà, soprattutto perché questo stato è soggetto a pressioni ibride, nonchè a tentativi di minare l’ordine costituzionale. Nella grande famiglia europea, è lì che la Moldova sta andando e vi siamo grati per il sostegno fornito al nostro cammino verso l’adesione all’UE. Continuiamo a contare sulla guida e sul sostegno dei vostri paesi per ottenere l’avvio dei negoziati di adesione all’UE, ha affermato Maia Sandu, precisando che il suo paese è il vicino più vulnerabile dell’Ucraina, essendo leso dalla guerra, ma anche dagli attacchi ibridi orchestrati dal Cremlino, volti a indebolire la determinazione di rimanere parte del mondo libero.
România Internațional, 03.04.2023, 16:47
Romania-Germania-Moldova – Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha ribadito da Bucarest il sostegno per l’adesione della Romania all’Area Schengen quest’anno. Durante l’incontro con il presidente Klaus Iohannis, Scholz ha affermato che Bucarest ha compiuto sforzi importanti in questo senso, assicurando ancora una volta sul sostegno del suo Paese. Dal canto suo, Klaus Iohannis ha affermato che la Romania svolge il ruolo di garante della sicurezza ai confini esterni dell’UE e che l’adesione a Schengen consoliderà questo spazio. Il capo dello stato ha dichiarato che i due Paesi hanno forti interessi comuni legati alla garanzia della prosperità e della sicurezza europea, operando in modo coordinato sia all’interno dell’UE che della NATO per il raggiungimento di questi obiettivi. Il presidente romeno ha sottolineato la necessità di una maggiore presenza della NATO nella regione del Mar Nero, ringraziando la Germania per il sostegno fornito al rafforzamento del Fianco Orientale dell’Alleanza, per la missione di Air Policing del 2022, nonché per la presenza tedesca nelle strutture NATO operative in Romania. Sul tavolo anche la situazione della sicurezza generata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina. Sempre oggi, Scholz e Iohannis hanno avuto colloqui, in formato trilaterale, con Maia Sandu, la presidente della Repubblica di Moldova (a maggioranza romanofona). La Moldova fa parte della famiglia europea, ha dichiarato il cancelliere federale, salutando il modo in cui Chisinau ha affrontato le riforme necessarie per l’adesione all’UE. Dal canto suo, il presidente romeno ha promesso che il sostegno fornito alla Moldova continuerà, soprattutto perché questo stato è soggetto a pressioni ibride, nonchè a tentativi di minare l’ordine costituzionale. Nella grande famiglia europea, è lì che la Moldova sta andando e vi siamo grati per il sostegno fornito al nostro cammino verso l’adesione all’UE. Continuiamo a contare sulla guida e sul sostegno dei vostri paesi per ottenere l’avvio dei negoziati di adesione all’UE, ha affermato Maia Sandu, precisando che il suo paese è il vicino più vulnerabile dell’Ucraina, essendo leso dalla guerra, ma anche dagli attacchi ibridi orchestrati dal Cremlino, volti a indebolire la determinazione di rimanere parte del mondo libero.
UE – Il premier Nicolae Ciucă ha incontrato a Bucarest Elisa Ferreira, commissario europeo per la Coesione e le Riforme, e Nicolas Schmit, commissario europeo per il Lavoro e i Diritti sociali, contesto nel quale è stato presentato l’impatto positivo dei fondi europei per lo sviluppo della Romania, nonchè per il recupero dei divari tra le regioni. Secondo un comunicato del Governo, Ciucă ha ringraziato gli esponenti europei per il sostegno fornito nella configurazione dei programmi relativi alla politica di coesione. Nel contempo, il primo ministro ha assicurato che l’Esecutivo di Bucarest, insieme alla Commissione Europea, continuerà la cooperazione per assicurarsi che ogni euro assegnato al Paese sia utilizzato nell’interesse pubblico. Dal canto suo, il commissario Ferreira ha apprezzato la crescita economica ottenuta dalla Romania, mentre il commissario Nicolas Schmit ha sottolineato che i fondi europei possono sostenere un giusto sviluppo economico e sociale del Paese. Tra i temi affrontati, anche il sostegno fornito dall’UE sullo sfondo della crisi energetica e dell’aggressione militare russa in Ucraina, sia dal punto di vista dell’aiuto ai profughi, sia a favore dei cittadini e dei settori economici in difficoltà.
Romania – Armenia – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha affermato oggi a Bucarest che l’Unione Europea ha svolto e può svolgere un ruolo importante nel Caucaso meridionale, anche in termini di individuazione di soluzioni per le sfide che dobbiamo risolvere nel nostro vicinato comune. Durante i colloqui con il suo omologo armeno, Ararat Mirzoyan, il capo della diplomazia di Bucarest ha parlato del sostegno della Romania alla normalizzazione delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian. Dal canto suo, Mirzoyan ha sottolineato che l’Armenia ha la volontà politica per ottenere la pace e la stabilità nella regione e che nonostante tutte le difficoltà continua i colloqui con l’Azerbaigian in buona fede. Mirzoyan ha precisato che apprezza il contributo prezioso della Romania alle discussioni che coinvolgono anche l’Unione Europea. La visita si inserisce nel contesto del rilancio del dialogo politico con gli stati del Caucaso meridionale, anche come conseguenza del giro che il capo della diplomazia romena ha effettuato nella regione nel 2021, insieme ai suoi omologhi di Austria e Lituania.
Abuso ufficio – Dopo il via libera dal Senato, i ddl sull’abuso d’ufficio e sulle pensioni speciali si trovano da oggi all’esame della Camera dei Deputati. Il disegno di legge sull’abuso d’ufficio dovrebbe essere adottato mercoledì dai deputati, con valore soglia di 9.000lei (circa 1.800 euro) al di sopra della quale l’azione di un dipendente pubblico può essere considerata abuso d’ufficio e punibile con la reclusione, promette il PSD, che fa parte della coalizione al governo. Per quanto riguarda il disegno di legge sulla riforma del sistema delle pensioni speciali, si prevede che nessuna pensione superi il reddito ottenuto durante l’attività. E’ vietato il cumulo delle pensioni speciali e viene introdotta un’imposta del 15% al massimo sulla parte non contributiva.
Assicurazioni auto – Il Governo di Bucarest riprende questa settimana i dibattiti sulla bozza relativa al capping delle tariffe RCA (assicurazione auto obbligatoria). Rinviata due volte nelle ultime settimane, l’adozione di questo documento è fondamentale, secondo l’Esecutivo, per frenare il continuo aumento dei prezzi per questo tipo di polizze. L’Autorità di Vigilanza Finanziaria, responsabile con l’elaborazione della normativa, propone un blocco dei prezzi di sei mesi, ai valori del del 28 febbraio. Di recente, due importanti società del settore sono fallite o andate in insolvenza.