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03.04.2022 (aggiornamento)

Giornata NATO – Ricorre oggi il 73° anniversario dalla fondazione dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. Secondo la legislazione nazionale, nella prima domenica di aprile, la Romania celebra la Giornata della NATO, che quest’anno segna anche il 18/o anniversario dal suo ingresso nell’Alleanza. Per l’occasione, alla sede del Comando della Divisione 4 di Fanteria Gemina di Cluj Napoca, si è svolta oggi una cerimonia militare alla presenza del ministro della Difesa, Vasile Dîncu, mentre le Forze Navali Romene hanno organizzato una rosa di eventi nei porti di Costanza, Mangalia, Brăila e Tulcea. Nel messaggio in occasione della Giornata della NATO, il presidente Klaus Iohannis ha ribadito il suo sostegno al consolidamento delle relazioni transatlantiche, considerate la spina dorsale dell’Alleanza e della comunità di valori democratici e di sicurezza di cui la Romania fa parte. Dal canto suo, il premier Nicolae Ciucă afferma che Bucarest farà tutto il possibile per aumentare e rafforzare la presenza militare alleata e americana, al fine di garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Il ministro della Difesa, Vasile Dîncu, afferma che l’adesione alla NATO ha portato alla Romania la più forte garanzia di sicurezza nella storia del paese, che dispone ora di un esercito professionale con esperienza, che ha esercitato le sue capacità in missioni nei teatri di operazioni.

03.04.2022 (aggiornamento)
03.04.2022 (aggiornamento)

, 03.04.2022, 19:11

Giornata NATO – Ricorre oggi il 73° anniversario dalla fondazione dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. Secondo la legislazione nazionale, nella prima domenica di aprile, la Romania celebra la Giornata della NATO, che quest’anno segna anche il 18/o anniversario dal suo ingresso nell’Alleanza. Per l’occasione, alla sede del Comando della Divisione 4 di Fanteria Gemina di Cluj Napoca, si è svolta oggi una cerimonia militare alla presenza del ministro della Difesa, Vasile Dîncu, mentre le Forze Navali Romene hanno organizzato una rosa di eventi nei porti di Costanza, Mangalia, Brăila e Tulcea. Nel messaggio in occasione della Giornata della NATO, il presidente Klaus Iohannis ha ribadito il suo sostegno al consolidamento delle relazioni transatlantiche, considerate la spina dorsale dell’Alleanza e della comunità di valori democratici e di sicurezza di cui la Romania fa parte. Dal canto suo, il premier Nicolae Ciucă afferma che Bucarest farà tutto il possibile per aumentare e rafforzare la presenza militare alleata e americana, al fine di garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Il ministro della Difesa, Vasile Dîncu, afferma che l’adesione alla NATO ha portato alla Romania la più forte garanzia di sicurezza nella storia del paese, che dispone ora di un esercito professionale con esperienza, che ha esercitato le sue capacità in missioni nei teatri di operazioni.

Romania-Estonia – Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, avrà domani, a Bucarest, consultazioni politiche con l’omologa estone, Eva-Maria Liimets. Il MAE romeno precisa che i due ministri parteciperanno a una conferenza organizzata dal think tank New Strategy Center, dal tema L’aggressione della Russia in Ucraina. Come possiamo costruire un Fianco Orientale della NATO più resiliente, dal Mar Baltico al Mar Nero? Le consultazioni tra i due ministri saranno incentrate sulle modalità di sviluppo delle relazioni bilaterali, in particolare sulla cooperazione economica e settoriale tra i due paesi, al fine di esplorare adeguatamente il potenziale esistente.

Politica – Il nuovo presidente del Partito Nazionale Liberale, che fa parte della squadra di governo in Romania, sarà eletto al congresso straordinario che si terrà il 10 aprile. Lo ha deciso oggi il Consiglio Nazionale dei liberali. Fino al congresso, al quale saranno presenti 1.300 delegati, il PNL sarà guidato ad interim dal presidente del Consiglio Provinciale Suceava, Gheorghe Flutur. Ieri, il presidente in carica del Senato, Florin Cîţu, ha annunciato le sue dimissioni dalla direzione del PNL. Molti leader liberali hanno chiesto la partenza di Cîțu dalla leadership del partito, accusandolo di provocare tensioni nei rapporti con il PSD all’interno della coalizione, di mancata comunicazione con la base del partito e di avere un’immagine pubblica debole, che fa calare il PNL nei sondaggi. I contestatari vorrebbero come leader del PNL il primo ministro in carica, Nicolae Ciucă, che, secondo i media, ha un’immagine molto migliore e un dialogo coerente con i partner di governo. Rispettato come militare di carriera, Nicolae Ciucă è, però, protagonista di uno scandalo per plagio, legato alla sua tesi di dottorato. Sostenuto apertamente dal capo dello stato, Klaus Iohannis, Cîţu è stato eletto leader del PNL lo scorso settembre, dopo un congresso segnato da tensioni, al posto di un altro ex premier, Ludovic Orban, che guidava la formazione dal 2017.

Profughi – Poco più di 7.800 cittadini ucraini sono entrati ieri in Romania, un aumento pari al 6% rispetto al giorno precedente. Le autorità indicano che 611.000 ucraini sono entrati in Romania dall’inizio del conflitto armato nel paese confinante. Al momento, il controllo all’ingresso nel Paese attraverso i valichi di frontiera si svolge efficientemente, in conformità ai provvedimenti nazionali e comunitari. D’altra parte, oltre 200 paia di scarpe per bambini sono state disposte, oggi, nel centro di Bucarest, alla memoria dei bambini che hanno perso la vita nella guerra in Ucraina. Tra i partecipanti, numerosi profughi che hanno trovato rifugio in Romania. Secondo l’ambasciata ucraina, 158 bambini sono stati uccisi a causa dell’invasione russa.

Ucraina – La Human Rights Watch (HWR) annuncia di aver documentato numerosi casi in cui le forze militari russe hanno violato le leggi di guerra contro i civili nelle aree occupate di Chernihiv, Kharkiv e Kiev. Dal 27 febbraio al 14 marzo, ai militari russi viene attribuito un caso di stupro ripetuto, due esecuzioni sommarie, violenze e minacce contro i civili. I soldati sono stati coinvolti anche in saccheggi di proprietà private, dalle quali hanno rubato cibo, vestiti e legna da ardere. Dopo il ritiro delle truppe russe, è stata trovata una fossa comune nella città di Bucha, nel nord dell’Ucraina. Sul posto, sarebbero state sepolte quasi 300 persone. Decine di corpi giacevano per le strade, alcuni con le mani legate. La Russia ha l’obbligo legale internazionale di indagare in modo imparziale sui presunti crimini di guerra commessi dai suoi soldati, ha affermato Hugh Williamson, Direttore di HRW per l’Europa e l’Asia centrale, sottolineando che tutte le parti coinvolte nel conflitto armato in Ucraina sono obbligate a rispettare il diritto internazionale umanitario e le leggi di guerra.

Accademia Romena – L’Accademia Romena celebra domani il suo 156° anniversario. La ricorrenza verrà celebrata nell’Aula dell’Accademia con un’assemblea generale festiva e la proiezione di docufilm che presentano i momenti salienti nella storia dell’istituzione. Considerata una delle prime istituzioni fondamentali per il consolidamento dello Stato romeno moderno, l’Accademia Romena ebbe inizialmente la missione di regolamentare la lingua romena e di studiare la storia nazionale. Successivamente, la sua attività è stata diversifica e riflette tutti i campi della scienza. In base ai sondaggi, insieme all’Esercito e alla Chiesa, l’Accademia è una delle istituzioni nelle quali i romeni hanno la maggiore fiducia.

Coronavirus – Continua a calare in Romania il numero di nuovi contagi da COVID-19, con 1429 casi rilevati nelle ultime 24 ore e 11 decessi. Dall’inizio della pandemia, due anni fa, in Romania sono stati accertati 2,85 milioni di casi di infezione e hanno perso la vita oltre 65.000 persone. Più di 8 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale. Dal 9 marzo in Romania non sono più in vigore restrizioni anti-Covid.

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