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03.03.2019

Riunione — Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu, ha partecipato dal 1 al 2 marzo alla 46esima sessione del Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica di Abu Dhabi. Secondo un comunicato reso pubblico, oggi, dal MAE, la partecipazione del capo della diplomazia romena all’evento fa parte delle azioni volte a rafforzare i rapporti di Bucarest con gli stati arabi e musulmani, sia dal punto di vista bilaterale, che multilaterale. La sessione è stata dedicata ai dibattiti su temi di grande interesse come la lotta al terrorismo e all’estremismo, la gestione della migrazione, le problematiche complesse legate al dispiegamento di comunità musulmane numerose, lo sradicamento della povertà. La partecipazione di Teodor Meleşcanu alla riunione ha offerto anche la possibilità di organizzare incontri bilaterali con i capi delle delegazioni di Repubblica delle Maldive, Unione delle Comore, Brunei, Sierra Leone, Repubblica del Suriname e R.F. Nigeria. In margine all’evento, il capo della diplomazia romena ha svolto colloqui anche con i capi delle delegazioni di Palestina, Mauritania, Niger, Libia, Burkina Faso, Tunisia, Albania, Sultanato dell’Oman, Costa d’Avorio, Yemen e Kazachisthan.

03.03.2019
03.03.2019

, 03.03.2019, 17:06

Riunione — Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu, ha partecipato dal 1 al 2 marzo alla 46esima sessione del Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica di Abu Dhabi. Secondo un comunicato reso pubblico, oggi, dal MAE, la partecipazione del capo della diplomazia romena all’evento fa parte delle azioni volte a rafforzare i rapporti di Bucarest con gli stati arabi e musulmani, sia dal punto di vista bilaterale, che multilaterale. La sessione è stata dedicata ai dibattiti su temi di grande interesse come la lotta al terrorismo e all’estremismo, la gestione della migrazione, le problematiche complesse legate al dispiegamento di comunità musulmane numerose, lo sradicamento della povertà. La partecipazione di Teodor Meleşcanu alla riunione ha offerto anche la possibilità di organizzare incontri bilaterali con i capi delle delegazioni di Repubblica delle Maldive, Unione delle Comore, Brunei, Sierra Leone, Repubblica del Suriname e R.F. Nigeria. In margine all’evento, il capo della diplomazia romena ha svolto colloqui anche con i capi delle delegazioni di Palestina, Mauritania, Niger, Libia, Burkina Faso, Tunisia, Albania, Sultanato dell’Oman, Costa d’Avorio, Yemen e Kazachisthan.



Ordinanza — Su richiesta dell’opposizione liberale, la premier romena Viorica Dăncilă è invitata, domani, nella plenaria della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’“ora del premier”, a dare spiegazioni sulla controversa ordinanza 114, che impone nuove tasse nei settori bancario, telecomunicazioni ed energia. L’ordinanza è stata adottata tacitamente dal Senato, senza dibattiti e voto, perché la scadenza era il 1 marzo. Seguirà l’esame e il voto sull’ordinanza nella Camera dei Deputati, decisionale in questo caso. Giovedì, nel rapporto semestrale della Commissione Europea si precisava che le misure contenute nell’ordinanza d’urgenza 114 indeboliscono fortemente il II Pilastro delle pensioni con gestione privata. Stando agli specialisti dell’UE, le misure hanno effetti negativi sulle future pensioni dei romeni, sul mercato di capitale, danneggeranno i futuri investimenti, aumenteranno l’incertezza, rendendo l’economia romeno meno attraente sia per gli investitori romeni, che per quelli stranieri.



Proteste Molti romeni sono scesi nuovamente in piazza stasera, nella capitale, per protestare contro l’adozione dell’ordinanza d’urgenza che modifica le leggi sulla giustizia. Molti di loro si sono legati un nastro bianco al braccio in segno di solidarietà con i magistrati che hanno protestato tutta la settimana contro l’Ordinanza. Sempre stasera c’è stata anche una protesta degli attori del Teatro Nazionale di Bucarest, solidali con i manifestanti. Circa 8.000 persone hanno protestato contro la modifica delle leggi sulla giustizia, domenica scorsa, a Bucarest e altre migliaia in più città romene. L’ordinanza d’urgenza 7 è criticata con veemenza anche dai magistrati. I procuratori e i giudici di circa 80 procure e corti, di oltre la metà dei distretti romeni hanno avviato proteste, hanno sospeso l’attività giudiziaria, l’attività con il pubblico oppure hanno protestato davanti ai tribunali.



Terremoto — La Romania commemora, domani, 42 anni dal devastante terremoto del 4 marzo 1977, il più grave che ha colpito la Romania, Paese sito nella zona di contatto tra due placche tettoniche. L’Istituto Nazionale di Ricerca — Sviluppo per la Fisica della Terra organizza domani una serie di eventi volti a rendere la gente consapevole del rischio di un grande terremoto in Romania. Il sisma del marzo 1977, con una magnitudo di 7,2 sulla scala Richter, è costato la vita a 1.570 persone, nella maggior parte a Bucarest, ed ha provocato danni materiali allora stimati a oltre 2 miliardi di dollari. Sono state distrutte o gravemente danneggiate circa 230.000 abitazioni e 760 strutture economice hanno cessato di funzionare. Il terremoto ha generato una crisi economica e sociale che, stando agli storici, la dittatura comunista non è più riuscita a superare fino al suo crollo, nel 1989. Gli specialisti ammoniscono che centinaia di edifici potrebbero crollare a Bucarest nell’eventualità di un sisma simile a quello del 1977.



Esercitazione — Più di 1.100 militari partecipano all’esercitazione multinazionale “Poseidon 19” organizzata dalle Forze Navali Romene nelle acque territoriali romene ed internazionali dell’ovest del Mar Nero, fino all’8 marzo. Vi partecipano dieci navi militari romene e quattro navi militari straniere di Bulgaria, Germania, Spagna e Turchia, ma anche due imbarcazioni rapide per immersioni. Le esercitazioni aeree saranno realizzate da un elicottero Puma Naval, due aerei MiG 21 LanceR e due aerei F-16 delle Forze Aeree Romene. Per le esercitazioni sul mare, le navi partiranno il 4 marzo dal posto di Costanza. I principali obiettivi dell’esercitazione sono il consolidamento dell’interoperabilità tra le navi e gli equipaggiamenti partecipanti, come pure la certificazione delle capacità delle Forze Navali Romene messe a disposizione della NATO nel prossimo periodo.



Istruzione – Circa 80 istituzioni di insegnamento – licei, università, ma anche centri per corsi e campeggio all’estero — presentano, oggi, la loro offerta a Bucarest, nell’ambito della fiera World Education. La maggior parte dei giovani desiderano sapere come possono arrivare a frequentare corsi di laurea e master in Gran Bretagna, mentre la destinazione di studi con la maggiore crescita nell’ultimo anno (e la seconda nel top delle preferenze dei giovani romeni) è l’Olanda, grazie alle condizioni tra le più favorevoli offerte dalle università di questo Paese. Altre destinazioni preferite dai giovani romeni, per tutti i livelli di istruzione, sono i Paesi nordici, Svizzera, Francia, Germania, Austria, Stati Uniti e Canada. Lunedì, la fiera arriverà a Iaşi (nord-est), mentre mercoledì sarà a Timişoara (ovest).



Rugby — La nazionale della Romania è stata sconfitta, oggi, a Madrid, dalla rappresentativa della Spagna, per 21 a 18, nella sua terza partita del Rugby Europe International Championship 2019 (REIC). Nelle prime due partite della competizione, la Romania è stata sconfitta dalla Georgia, per 9-18, ed ha battuto la Germania, per 38-10. Nelle prossime partite, la Romania incontrerà, in casa, la Russia, il 9 marzo, e il Belgio, il 17 marzo, in trasferta. Nella gerarchia internazionale, la Romania si piazza al 18esimo posto, il peggior risultato degli ultimi sei anni.

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