03.03.2016
Bucarest — Numerose personalità politiche e culturali di Bucarest hanno espresso la loro preoccupazione per il deterioramento dello stato di salute dell’ultimo re di Romania, Michele I (1940-1947), ed hanno auspicato che Sua Maestà possa tornare rapidamente ai suoi progetti. Il re, che ha subito di recente un intervento chirurgico per cancro, ha annunciato che si ritira dalla vita pubblica ed ha trasmesso che la primogenita delle sue cinque figlie, la Principessa Margherita, custode della Corona, lo rappresenterà e porterà a compimento le sue azioni pubbliche.
România Internațional, 03.03.2016, 18:20
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato oggi a Bucarest che l’Esercito è uno dei pilastri dello Stato, un’istituzione fondamentale, che i cittadini guardano con rispetto e orgoglio. Mi fido pienamente dell’Esercito Romeno, ha aggiunto il capo dello stato alla presentazione del bilancio del Ministero della Difesa romeno per il 2015. Presente all’evento, anche il premier tecnocrate Dacian Cioloş ha affermato che la Romania continuerà ad essere un fornitore di sicurezza al confine orientale della NATO e dell’UE in un contesto geopolitico complicato. Egli ha sottolineato che, in tal senso, è essenziale l’aumento del budget della Difesa almeno al 2% del PIL nel 2017 e il suo mantenimento almeno a questo livello nel prossimo decennio.
Bucarest — Il premier romeno, Dacian Cioloş, rappresenterà per la seconda volta la Romania al Consiglio Europeo di Bruxelles. Lo ha reso pubblico in un comunicato l’amministrazione presidenziale. Dacian Cioloş parteciperà alla Riunione dei capi di stato e di governo dei Paesi membri dell’UE con la Turchia — Paese importantissimo per fermare il flusso di profughi verso l’Europa, ma anche alla Riunione dei membri del Consiglio Europeo. Il presidente Klaus Iohannis aveva delegato il premier tecnocrate Dacian Cioloş a partecipare anche alla riunione del Consiglio Europeo svoltosi alla fine dell’anno scorso.
Bucarest — La commissaria europea alla politica regionale, Corina Creţu, ha espresso oggi a Bucarest la preoccupazione dell’Esecutivo comunitario in merito al ritmo lento con cui la Romania apre la sessione di progetti per l’esercizio finanziario dell’UE relativo al periodo 2014 — 2020. Corina Creţu ha avvertito le autorità che, a breve termine, la Romania rischia di perdere 3-4 miliardi di euro, se non verranno prese delle misure. Dal canto suo, il vicepremier Vasile Dâncu ha affermato che, negli ultimi anni, la Romania avrebbe potuto registrare un ritmo di assorbimento migliore. Egli ha aggiunto che, a causa del sistema di acquisti pubblici, della cooperazione inter-istituzionale e della scarsa esperienza, la Romania ha avuto un basso tasso di fondi europei attirati.
Bucarest — Un’equipe del FMI, presieduta dal nuovo capo della missione per la Romania, il pachistano Reza Baqir, si trova a Bucarest per la valutazione annua dell’economia romena. Fino al 15 marzo, gli esperti internazionali hanno programmati incontri con rappresentanti delle autorità, dei partiti politici, dei sindacati, dell’ambiente d’affari, di quello accademico e del sistema bancario. Secondo lo Statuto del Fondo, la valutazione dell’economia è un esercizio di sorveglianza obbligatorio per tutti gli stati membri. Il suo scopo è di esaminare la situazione finanziaria ed economica a livello nazionale e di formulare alcune raccomandazioni generali relative alle politiche monetarie, finanziarie ed economiche da seguire per garantire la stabilità e un’evoluzione positiva dell’economia. Attualmente, la Romania non ha in via di svolgimento alcun accordo con il FMI.
Budapest — La Romania è un partner economico strategico per l’Ungheria confinante, nel contesto in cui l’interscambio è ammontato l’anno scorso a 7,3 miliardi di euro. Lo ha dichiarato oggi a Budapest il segretario di stato nel Ministero ungherese degli Esteri, László Szabó, ad un forum economico, aggiungendo che i più importanti settori di collaborazione sono l’industria dell’energia, i trasporti e il turismo. Dal canto suo, il segretario di stato nel Ministero degli Esteri romeno, Alexandru Micula, ha affermato che nel 2015 l’interscambio ha raggiunto valori record. Le compagnie romene hanno investito circa 200 milioni di euro in Ungheria, dove sono attive sette mila piccole e medie imprese romene, ha precisato ancora Alexandru Micula.
Bucarest — Le autorità locali della provincia di Argeş, nel sud della Romania, hanno definito irresponsabili le affermazioni del ministro dell’Agricoltura, Achim Irimescu, relative alla contaminazione con il batterio E.Coli di alcuni prodotti ottenuti in una fabbrica di latticini della zona, in assenza di una verifica seria. Nelle ultime settimane, il formaggio proveniente da questa fabbrica avrebbe fatto ammalare di sindrome emolitico-uremica alcune decine di bambini, di cui tre sono morti. Al momento non si sa come sia arrivato il batterio nel formaggio prodotto da questa fabbrica, che è stata temporaneamente chiusa. I farmer intendono fare causa al ministro Achim Irimescu, il quale ha precisato che il rispettivo formaggio sarebe stato contaminato dal latte. Loro contestano l’opinione del ministro e dicono che le sue affermazioni hanno creato panico e dimezzato subito le loro vendite. D’altra parte, l’Autorità Nazionale Sanitaria Veterinaria e per la Sicurezza degli Alimenti ha annunciato oggi che i primi risultati delle analisi del latte proveniente dagli allevamenti delle province di Argeş e Dolj (sud) sono negative e quindi il latte può essere lavorato senza problemi.
XXX — La Svezia e la Danimarca hanno annunciato oggi di estendere le misure temporanee di controllo ai confini fino ad aprile per tenere sotto controllo il flusso di migranti. Il ministro svedese dell’interno, Anders Ygeman, ha affermato che l’Europa è fallita nella sua missione di garantire la sicurezza dei confini esterni, per cui il suo Paese è costretto ad applicare misure nazionali a breve termine. Mentre gli stati europei che si trovano lungo la principale rotta utilizzata dai migranti rafforzano i loro confini, oltre 25.000 persone sono attualmente bloccate in Grecia. D’altra parte, i primi profughi sono arrivati oggi in Romania e alloggeranno a Galati (sud-est). Si tratta di 15 persone arrivate a Bucarest da Atene con un aereo di linea. La Romania dovrà accogliere in tutto oltre 6000 profughi. (traduzione di Gabriela Petre)