03.02.2018
Bucarest – La compagnia petrolifera americana Chevron pagherà all’Agenzia Nazionale per le Risorse Minerarie (ANRM) di Romania 73.450.000 dollari, in seguito alla risoluzione di tre accordi petroliferi di concessione senza il rispetto degli oneri finanziari previsti dalla legge sul petrolio. Lo riferisce il Governo di Bucarest in un comunicato, precisando che la decisione è stata presa dalla Corte d’Arbitrato della Camera di Commercio Internazionale di Parigi, la più importante istituzione di arbitrato commerciale internazionale, sollecitata a pronunciarsi nel litigio tra la compagnia Chevron e l’ANRM. Il Governo di Bucarest ricorda che, nel 2011, l’ANRM e la Chevron Romania Holdings hanno firmato tre accordi di concessione per lo sfruttamento, lo sviluppo e l’esplorazione in perimetri del sud-est della Romania, ai quali, tre anni più tardi, la compagnia americana ha annunciato di rinunciare. La Chevron non ha reso disponibile per l’autorità competente l’importo rappresentante il controvalore dei lavori previsti nel programma minimale di esplorazione convenuto nell’accordo, precisa ancora il comunicato del governo.
România Internațional, 03.02.2018, 15:36
Bucarest – Il capo della DNA di Romania, Laura Codruţa Kovesi, ha dichiarato di non aver alcun motivo di dimettersi dall’incarico, dopo che un clamoroso fascicolo di corruzione istruito dai suoi subalterni è stato archiviato in quanto erano scaduti i termini di prescrizione. In precedenza, la Procura dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha reso pubblico il fatto di aver segnalato, sin da settembre 2017, delle irregolarità nel modo in cui il procuratore incaricato dalla DNA stava istruendo la causa, mentre la società civile e i media hanno espresso i riserbi nei confronti delle soluzioni decise nel cosiddetto dossier Microsoft. Chiuse definitivamente le indagini nel caso di sei ex ministri, per la prescrizione dei reati. Nel caso di un settimo, i procuratori hanno deciso l’archiviazione. Il pregiudizio stimato ammonta a circa 70 milioni di dollari. I procuratori hanno accusato i sette di aver agito illegalmente nel periodo 2003-2004, per la firma di un contratto con una compagnia privata, che prevedeva il noleggio di licenze Microsoft destinate alle scuole.
Bucarest – Dan Barna, il leader dell’USR (all’opposizione nel Parlamento di Bucarest), ha chiesto le dimissioni del ministro degli Esteri, il liberal-democratico Teodor Meleşcanu, in seguito ad una dichiarazione che ritiene antieuropea. Nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Bucarest con l’omologo polacco Jacek Czaputowicz, Melescanu aveva affermato che un’eventuale decisione di Bruxelles di condizionare l’accesso ai fondi europei al rispetto dello stato di diritto sarebbe una grave violazione dei principi dell’Unione. In prima nella storia comunitaria, la Commissione Europea ha deciso di avviare contro la Polonia la procedura per attivare l’articolo 7, che prevede la sospensione del diritto di voto nel Consiglio Europeo. Bruxelles valuta che si trattasse di un rischio evidente di grave violazione dello stato di diritto, dopo che il Parlamento di Varsavia ha adottato una serie di leggi che aumentano il controllo del potere esecutivo su quello giudiziario.
Bucarest – Al Memoriale delle Vittime del Comunismo e della Resistenza di Sighet (nord-ovest della Romania) si sono svolte oggi cerimonie commemorative, in ricorrenza dei 65 anni dalla morte del grande politico Iuliu Maniu. Una messa congiunta è stata celebrata da preti greco-cattolici (la confessione di Maniu) e ortodossi (confessione maggioritaria in Romania). Iuliu Maniu è stato il leader del Partito Nazionale Contadino, primo-ministro della Romania nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, e membro dell’Accademia Romena. Promotore dei principi democratici e avversario del nazismo e del comunismo, nel 1947 Maniu venne arrestato dal regime insediato dall’occupante sovietico. Si è spento nel 1953, all’età di 80 anni, nel carcere di Sighet, dove era stato buttato accanto a tante altre ex alte cariche democratiche.
Bucarest – A Odorheiu Secuiesc (centro della Romania) si sono svolti oggi i funerali del senatore Verestóy Attila dell’UDMR, deceduto all’età di 63 anni per una malattia incurabile. Membro fondatore dell’Unione Democratica Magiari di Romania, subito dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, Verestóy Attila ha battuto il record di longevità politica nel Parlamento di Bucarest, con un mandato ininterrotto di 28 anni. Noto come filantropo discreto e negoziatore abile nelle relazioni con i partiti romeni, l’ex senatore è stato in ugual misura anche una persona controversa, dopo che i media hanno denunciato il massiccio coinvolgimento delle sue imprese nei diboscamenti in Romania. L’UDMR è la principale struttura politica della comunità ungherese di Romania, che conta circa 1,5 milioni di cittadini, i quali vivono nella maggior parte nel centro e nell’ovest del Paese. Negli ultimi due decenni, l’Unione ha spesso fatto parte dei governi di coalizione di Bucarest.
Bucarest – Pareggio 1-1 per le squadre di tennis di Romania e Lussemburgo, dopo le prime due partite in singolare svoltesi oggi a Piatra Neamţ (nord-est della Romania), nel primo turno del secondo gruppo, zona Euro-Africana di Coppa Davis. Nel primo match della giornata, il lussemburghese Ugo Nastasi ha battuto Nicolae Frunză per 7-6, 1-6, 6-3. Nella successiva partita, il tennista romeno Marius Copil ha sconfitto Christophe Tholl per 6-3, 6-2. Domani si svolgeranno gli incontri di doppio, contesi dalle coppie Florin Mergea/Horia Tecău e Ugo Nastasi/Christophe Tholl. Successivamente, nelle ultime due partite, Marius Copil sfiderà Ugo Nastasi, mentre Nicolae Frunză si scontrerà con Christophe Tholl. L’incontro di Coppa Davis si disputa secondo il nuovo formato annunciato dalla Federazione Internazionale Tennis, che prevede match di tre set al massimo, lungo due giorni, e non più tre come finora. Lo scorso anno, la Romania è retrocessa dal primo gruppo, per la prima volta dopo il 1993, sconfitta per 0-5 da Israele.