03.01.2024 (aggiornamento)
Banca Centrale: Romania, riserve valutarie di quasi 60 miliardi di euro/Difesa: misure supplementari per prevenire ingresso droni utilizzati nella guerra in Ucraina sul territorio nazionale romeno
România Internațional, 03.01.2024, 18:48
Riserve valutarie – Alla fine dello scorso anno,
le riserve valutarie della Banca Centrale della Romania hanno raggiunto quasi
60 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2022, quando erano oltre 46
miliardi di euro. Secondo i dati della Banca Centrale, il livello delle riserve
auree è rimasto a 103,6 tonnellate, per un valore di oltre 6 miliardi di euro.
I pagamenti dovuti questo mese sul conto del debito pubblico in valuta estera
garantito dal Ministero delle Finanze, ammontano a circa 900 milioni di euro.
Difesa
– Le autorità romene hanno adottato misure supplementari per prevenire
incidenti simili a quelli segnalati l’anno scorso, quando droni adoperati nella
guerra in Ucraina sono caduti sul territorio romeno oppure sono entrati nel suo
spazio aereo. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, che ha
dato come esempio l’allestimento di rifugi, la generazione di allarmi, nonché
l’addestramento dei rappresentanti delle autorità locali. Il ministro della
Difesa ha aggiunto che, sebbene la Romania sia in possesso di equipaggiamenti
moderni per il rilevamento di simili apparecchi di volo, esistono ancora limitazioni, come la distanza relativamente breve tra le
località romene e i porti ucraini più vicini. D’altra parte, la NATO ha
annunciato l’acquisto di fino a 1.000 missili antiaerei tipo Patriot, che
saranno destinati ai paesi membri – Germania, Olanda, Romania e Spagna. Secondo
un comunicato ripreso dalla Reuters, contemporaneamentee aumenterà anche la capacità di produzione di nuovi missili da
parte dell’iniziativa Europea Air Shield.
Modifiche fiscali – In
Romania, il nuovo anno è arrivato con una serie di cambiamenti fiscali per
persone fisiche e
aziende, da crescite dell’IVA ad aumenti di accise e tasse. Le multe
sono aumentate e le aziende che registrano un fatturato superiore a 50 milioni
di euro pagheranno un’imposta pari ad almeno l’1% del fatturato. Sono state
aggiornate anche le accise sul tabacco, mentre l’imposta sul valore aggiunto sale dal 9% al 19% per alcuni prodotti e servizi. Inoltre, è stata
introdotta un’imposta speciale sui beni costosi come le case e gli automobili,
nonché una nuova accisa sui prodotti agroalimentari ad alto contenuto di
zucchero. Dal 1° gennaio sono aumentate anche le accise sulla benzina e sul
gasolio. Gli analisti economici affermano che, nel contesto dell’aumento delle
accise e dell’eliminazione di alcune agevolazioni fiscali, l’inizio dell’anno
porterà anche un incremento del tasso d’inflazione. È possibile anche un
leggero deprezzamento del leu rispetto all’euro. Quest’anno il deficit di
bilancio della Romania è stimato al 5% del PIL, la crescita economica al 3,4% e
il 7% del PIL sarà destinato agli investimenti.
Terremoto
Giappone – Il governo giapponese ha intensificato la risposta d’emergenza ai
terremoti di lunedì, che hanno provocato finora almeno 60 vittime. Secondo la
BBC, il primo ministro Fumio Kishida ha annunciato che il numero del personale
militare coinvolto nelle azioni di intervento sarà raddoppiato, fino a 2.000
soldati. Il terremoto, verificatosi nel primo giorno dell’anno, il più forte
degli ultimi 12 anni, ha distrutto numerose strade, isolando le città dove ci sono
ancora persone intrappolate sotto le macerie. La Romania è accanto al
Giappone in questi momenti difficili, ha trasmesso ieri il presidente Klaus
Iohannis, inviando un messaggio di cordoglio ai parenti delle vittime dei
terremoti.
Turismo – Nel 2023, l’interesse dei turisti per le
località termali in Romania ha registrato un aumento significativo rispetto al
2022. Il presidente dell’Organizzazione dei patronati del turismo termale,
Nicu Rădulescu, ha affermato che la Romania si annovera tra i primi paesi
europei, insieme a Germania, Francia e Italia, rilevando che il nostro paese
dispone di enormi risorse naturali, ma che è necessaria una strategia per
valorizzare meglio il potenziale di queste località.
MO – Le
autorità israeliane hanno dichiarato lo stato di allerta lungo la frontiera con
il Libano, mentre l’esercito si è detto preparato a qualsiasi scenario, il
giorno dopo l’uccisione del numero due del movimento Hamas nella capitale
libanese Beirut. Saleh al-Arouri, 57 anni, è il leader più importante Hamas
ucciso dall’inizio della guerra da parte di Israele contro il gruppo
terroristico dopo l’attacco del 7 ottobre scorso. In seguito
all’eliminazione del numero due dell’organizzazione, Hamas ha annunciato il suo
ritiro dai negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani. Il segretario
di stato americano, Antony Blinken, che sarebbe dovuto arrivare in Israele domani,
ha rimandato la sua visita, probabilmente fino alla prossima settimana. Dal
canto suo, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha esortato Israele a
evitare qualsiasi forma di escalation, soprattutto in Libano. Secondo la BBC, il governo
libanese ha accusato Israele del tentativo di innescare un conflitto regionale.