03.01.2022
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 1.756 nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2, a fronte di circa 30.000 tamponi. nonchè 18 decessi associati. La capitale lamenta il più alto numero di nuovi casi – 146, mentre il tasso di contagio nazionale è lievemente salito allo 0,60. Dei quasi 2.500 pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie, 403 stanno nelle terapie intensive. Le autorità e gli esperti di pubblica sanità hanno annunciato che sono stati stati accertati oltre 100 casi di infezione causati dalla variante Omicron che, in base alle stime, dovrebbe diventare dominante entro un paio di settimane. Secondo lo scenario più negativo, la punta della quinta ondata potrebbero vedere circa 25.000 nuovi casi giornalieri, accompagnati da un’enorme pressione sul sistema sanitario. Intanto resta basso il ritmo della campagna di immunizzazione, con quasi 7,9 milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
România Internațional, 03.01.2022, 17:49
Scuola – Gli alunni delle medie e superiori di Romania sono tornati da oggi nelle aule dopo vacanze invernali, abbreviate rispetto agli altri anni, per consentire il recupero della materia persa durante la chiusura delle scuole, in autunno, in seguito alla salita della curva epidemiologica. Dopo due settimane di scuola, gli studenti degli anni superiori entreranno direttamente nel secondo semestre, senza vacanze, programmate solo a Pasqua, a metà aprile. I bambini delle scuole materne ed elementari ritornano nelle aule tra una settimana.
Eurostat, rimesse – Nel 2020, le rimesse dei romeni all’estero hanno raggiunto le quote più elevate tra tutti i cittadini dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. Secondo i dati Eurostat, i circa 3,6 milioni di romeni che vivono e lavorano all’estero hanno inviato ufficialmente a casa circa 3,4 miliardi di euro, seguiti dai cittadini spagnoli, con 2,9 miliardi di euro, e dai polacchi con 2,8 miliardi. Secondo Eurostat, nel 2020, a livello dell’Unione Europea, il volume delle rimesse è diminuito del 9% rispetto al 2019. La Romania ha registrato un calo del 7%, mentre in Polonia si osservava una diminuzione del 10%, in Ungheria del 50% e in Bulgaria del 71%.
Economia – Nel 2021, il Prodotto Interno Lordo della Romania è aumentato di 17 miliardi di euro rispetto al 2019, raggiungendo un valore di quasi 1.190 miliardi di lei (circa 240 miliardi di euro), un record storico, nonostante la più grande crisi degli ultimi decenni. Lo scrive sui social il ministro dell’Imprenditoria e del Turismo, Constantin-Daniel Cadariu, precisando che la Romania ha chiuso il 2021 con una crescita economica di circa il 7%. Nella strategia di bilancio per il periodo 2021-2023, sulla base della quale è stato costruito anche il budget per lo scorso anno, era prevista una crescita economica del 4,3%, nonchè un PIL di 1.116,837 miliardi di lei (circa 226 miliardi di euro).
Giustizia – La Corte d’Appello di Bucarest ha rinviato al 3 marzo la sentenza definitiva nel caso Colectiv. Il tribunale di primo grado aveva condannato alla reclusione gli accusati del rogo provocato da fuochi d’artificio il 30 ottobre 2015 nel club Colectiv di Bucarest, in seguito al quale 65 persone hanno perso la vita e quasi 200 sono rimaste ferite. All’ultimo termine del processo, il 21 dicembre, i legali degli accusati hanno chiesto condanne più lievi o addirittura l’assoluzione, sostenendo che sia i procuratori che i magistrati del Tribunale di Bucarest hanno preso decisioni sbagliate. Invece, gli inquirenti hanno chiesto pene massime ed esecutive per l’ex sindaco del Rione 4 della Capitale, Cristian Popescu-Piedone, per funzionari comunali, i titolari del locale, due vigili del fuoco, due pirotecnici e i rappresentanti di un’azienda di fuochi d’artificio. Il processo è in fase di appello, dopo che, a dicembre 2019, il Tribunale di Bucarest ha pronunciato condanne che vanno da 3,5 a quasi 13 anni di reclusione, oltre a risarcimenti di oltre 50 milioni di lei (10 milioni di euro).
CEDU – Le cause romene esaminate dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) sono diminuite da 7.500 all’inizio del 2021, a meno di 5.000. Secondo la giudice Iulia Motoc, se questo ritmo prosegue, nel 2022 possiamo sperare che la Romania non sarà più il quarto Paese per numero di cause inoltrate alla CEDU. I casi risolti riguardano argomenti diversi, ma la maggior parte reclamano le condizioni di detenzione, ha precisato Iulia Motoc, giudice romena presso la CEDU.
Votanti – L’Autorità Elettorale Permanente (AEP) comunica che il numero totale di cittadini romeni aventi diritto di voto iscritti nel registro elettorale il 31 dicembre 2021 era di 18.875.052. Tra questi, 18.105.818 hanno la residenza in Romania mentre 769.243 hanno il domicilio all’estero e sono titolari di un passaporto CRDS (cittadino romeno con residenza all’estero). Il registro elettorale è un sistema informatico nazionale per la registrazione e l’aggiornamento dei dati identificativi dei cittadini romeni aventi diritto di voto, nonchè delle informazioni relative alla loro appartenenza ai seggi elettorali. Il registro elettorale è strutturato su provincie, città e comuni, per i cittadini romeni domiciliati o residenti nel Paese.
Pallamano – La nazionale di pallamano maschile di Romania si è riunita per preparare il turno preliminare di qualificazione ai Campionati Mondiali, organizzato in casa a Cluj-Napoca (nord-ovest). Dal 7 al 9 gennaio 2022, i romeni giocheranno con i colleghi di Israele, Cipro e Repubblica di Moldova. La scorsa settimana, la Romania ha vinto, sempre a Cluj, due partite amichevoli con la Turchia (26-24, 35-25). Le amichevoli hanno sostituito nel programma delle due squadre una nuova edizione del tradizionale Trofeo Carpazi, cancellato in seguito ai numerosi contagi da COVID-19 rilevati tra i giocatori delle altre due partecipanti – Svizzera e Iran. La squadra romena è guidata dal celebre allenatore spagnolo Xavi Pascual, che ha vinto per tre volte la Champions League con la Barcellona.