03.01.2015
Bucarest — I meteorologi romeni hanno annunciato neve, ghiaccio e intensificazioni del vento in tutto il Paese fino a lunedì notte. Nel nord, ovest e centro nevicherà, mentre nel sud e sud-est ci saranno precipitazioni miste. Le minime saranno comprese tra –10 e 0 gradi centigradi e le massime tra –4 e +6 gradi. Negli ultimi giorni, il consumo di energia è aumentato di oltre il 50%, dopo che un’ondata di gelo ha determinato la più fredda notte di Capodanno degli ultimi 53 anni, con temperature che sono scese fino a -32 gradi centigradi. Il gelo è stato preceduto da nevicate abbondanti che hanno creato disagi nel traffico stradale e ferroviario.
România Internațional, 03.01.2015, 16:12
Bucarest — I meteorologi romeni hanno annunciato neve, ghiaccio e intensificazioni del vento in tutto il Paese fino a lunedì notte. Nel nord, ovest e centro nevicherà, mentre nel sud e sud-est ci saranno precipitazioni miste. Le minime saranno comprese tra –10 e 0 gradi centigradi e le massime tra –4 e +6 gradi. Negli ultimi giorni, il consumo di energia è aumentato di oltre il 50%, dopo che un’ondata di gelo ha determinato la più fredda notte di Capodanno degli ultimi 53 anni, con temperature che sono scese fino a -32 gradi centigradi. Il gelo è stato preceduto da nevicate abbondanti che hanno creato disagi nel traffico stradale e ferroviario.
Bucarest — Il 50% dei romeni pensano che il Paese vada nella giusta direzione, ma sono riservati per quanto riguarda il loro tenore di vita nel 2015. Secondo uno studio sociologico, i cui risultati sono stati resi pubblici oggi, il 61% delle persone intervistate considerano che ci sarà una buona collaborazione quest’anno tra il presidente liberale Klaus Iohannis e il premier socialdemocratico Victor Ponta. Il 68% delle persone intervistate pensano che nel 2015 la Romania avrà una crescita economica e il 67% prevedono un aumento degli investimenti stranieri. I romeni sono più riservati per quanto riguarda il proprio futuro nel 2015 — il 43% considerano che i loro redditi aumenteranno nel nuovo anno, mentre il 39% sono del parere che avranno gli stessi incassi del 2014.
Chisnau — La popolazione della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) è calata di quasi mezzo milione negli ultimi 10 anni. Secondo i dati preliminari del censimento realizzato l’anno scorso, circa 2,9 milioni di persone vivono sul territorio della Moldova, senza contare gli abitanti della Transnistria (regione separatista a maggioranza russofona nell’est del Paese). Sono stati presi in considerazione però anche i circa 330 mila moldavi che vivono all’estero. Il 56,8% degli abitanti affermano di sé stessi di essere moldavi, il 23,2% – romeni, il 7,6% – ucraini e il 5,46% – russi. Poco più del 40% delle persone che hanno partecipato al censimento hanno affermato che la loro lingua è il romeno, il 38,4% – il moldavo e il 13,2% – il russo. I dati sono incompleti perché non tutti i cittadini hanno voluto rispondere alle domande dei questionari, ma le informazioni su di loro saranno fornite da fonti amministrative.
Bucarest — La lotta ai trafficanti che usano nuovi mezzi per entrare nell’UE sarà una delle priorità del blocco comunitario quest’anno. Lo ha dichiarato un portavoce della Commissione Europea nel contesto dei casi, sempre più numerosi ultimamente, di navi che trasportano centinaia di immigrati in Europa. L’esecutivo comunitario ha salutato gli sforzi delle autorità italiane, che sono riuscite ieri a prendere il controllo di una nave con 450 immigrati a bordo, abbandonata dall’equipaggio e galleggiando in deriva al largo delle coste calabresi. L’operazione non è stata per niente facile, stando al corrispondente di Radio Romania in Italia, la Guardia Costiera italiana essendo costretta ad usare un elicottero per arrivare a bordo e salvare gli immigrati illegali.
Budapest — Migliaia di persone hanno protestato nuovamente ieri a Budapest contro il primo ministro ungherese Viktor Orban, lamentando ciò che loro chiamano il fallimento dell’élite politica. I manifestanti portavano cartelloni che condannavano Orban, la cui popolarità è calata significativamente negli ultimi mesi. I manifestanti hanno espresso la preoccupazione per la politica che allontana il Paese dall’Occidente e rafforza i legami con la Russia. Le proteste sono scoppiate in Ungheria lo scorso ottobre, dopo che il governo conservatore di Orban ha proposto una tassa sull’uso di internet. Allora il progetto è stato abbandonato ma, ricordano le agenzie stampa, le manifestazioni organizzate a intervalli regolati contro la corruzione e l’avvicinamento di Orban al presidente russo Vladimir Putin mantengono la pressione sul leader di destra. Gli organizzatori hanno convocato un’altra manifestazione il 1 febbraio, alla vigilia della visita della cancelliera tedesca Angela Merkel a Budapest.
Pechino — Quattro tenniste romene sul tabellone del torneo di Shenzhen, in Cina, con un montepremi di 500.000 dollari. Simona Halep, n.3 mondiale e principale favorita della competizione, incontrerà nel primo round la tedesca Annika Beck. Irina Begu (n.41), sesta favorita, incontrerà nel primo turno la ceca Kateřina Siniaková, mentre Monica Niculescu (n.46 mondiale e testa di serie n.7) giocherà contro la slovena Polona Hercog, e Alexandra Dulgheru (n.83) contro la cinese Saisai Zheng. Nel doppio, Irina Begu e la spagnola Lara Arruabarrena, seconde favorite, incontrerano nel primo turno la coppia formata dalla thailandese Luksika Kumkhum e dalla cinese Lin Zhu. Monica Niculescu e la kazaka Zarina Diyas giocheranno nella prima partita contro le gemelle ucraine Nadia e Lyudmyla Kičenok.
(traduzione di Gabriela Petre)