02.12.2020
Coronavirus – La velocità di diffusione del nuovo coronavirus in Romania è rallentata di circa il 10% la scorsa settimana rispetto alla precedente. Negli ultimi 14 giorni, il maggior numero di contagi è stato accertato nella capitale Bucarest e nelle città di Cluj (nord-ovest), Costanza (sud-est) e Iaşi (est). Il numero delle nuove infezioni è stato di 5.132 unità inferiore rispetto alla settimana precedente, secondo quando indica il più recente rapporto dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità. Resta relativamente costante il numero dei ricoveri in ospedale – 13.438 nell’intero Paese, come pure delle degenze nelle terapie intensive – 1.259. Invece, salgono i decessi. La scorsa settimana sono morte 1.154 persone, di 52 in più rispetto alla precedente. Oltre il 96% dei deceduti erano affetti da patologie preesistenti. Dall’inizio dell’epidemia, un contagio su 62 è stato accertato tra gli operatori sanitari romeni. Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato oggi altri 4.916 nuovi contagi e 135 decessi in 24 ore. Complessivamente, in Romania si sono verificati oltre 484.000 infezioni e 11.665 decessi. Le autorità continuano a esortare la popolazione a rispettare rigorosamente le norme di sicurezza sanitaria.
România Internațional, 02.12.2020, 16:18
Coronavirus – La velocità di diffusione del nuovo coronavirus in Romania è rallentata di circa il 10% la scorsa settimana rispetto alla precedente. Negli ultimi 14 giorni, il maggior numero di contagi è stato accertato nella capitale Bucarest e nelle città di Cluj (nord-ovest), Costanza (sud-est) e Iaşi (est). Il numero delle nuove infezioni è stato di 5.132 unità inferiore rispetto alla settimana precedente, secondo quando indica il più recente rapporto dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità. Resta relativamente costante il numero dei ricoveri in ospedale – 13.438 nell’intero Paese, come pure delle degenze nelle terapie intensive – 1.259. Invece, salgono i decessi. La scorsa settimana sono morte 1.154 persone, di 52 in più rispetto alla precedente. Oltre il 96% dei deceduti erano affetti da patologie preesistenti. Dall’inizio dell’epidemia, un contagio su 62 è stato accertato tra gli operatori sanitari romeni. Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato oggi altri 4.916 nuovi contagi e 135 decessi in 24 ore. Complessivamente, in Romania si sono verificati oltre 484.000 infezioni e 11.665 decessi. Le autorità continuano a esortare la popolazione a rispettare rigorosamente le norme di sicurezza sanitaria.
Politiche – In Romania prosegue la campagna per le elezioni politiche del 6 dicembre. Come anche alle amministrative svoltesi il 27 settembre, le autorità hanno limitato il numero di partecipanti alle manifestazioni elettorali, imponendo regole sanitarie rigorose. Nel giorno delle elezioni, i cittadini potranno esercitare il diritto di voto anche nelle località in quarantena, ha dichiarato il premier Ludovic Orban. I cittadini positivi al nuovo coronavirus in quarantena o isolamento potranno votare con l’urna mobile, ha detto il primo ministro. Sempre più località romene vanno in quarantena, in seguito alla salita dei casi di contagio da COVID-19. I romeni all’estero, che nel futuro Parlamento saranno rappresentati da quattro deputati e due senatori, potranno votare per due giorni, il 5 e 6 dicembre.
NATO – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, partecipa alla riunione ministeriale della NATO, che prosegue oggi con una sessione incentrata della sicurezza nella zona del Mar Nero. L’agenda include la valutazione dei progressi raggiunti nell’applicazione delle decisioni alleate sull’adattamento della NATO alle evoluzioni di sicurezza e alle attuali sfide strategiche. Nella sessione di lavoro svoltasi ieri, il ministro Aurescu ha sottolineato che si deve continuare a concedere un’attenzione speciale al ruolo della NATO, alla riaffermazione del ruolo centrale del legame transatlantico in base ai principi di coesione, unità e solidarietà tra gli alleati, alla rivitalizzazione dei partenariati NATO e dalla prospettiva della continuazione della politica delle porte aperte.
Disoccupazione – A ottobre 2020, il tasso di disoccupazione rilevato in Romania era arrivato al 5,3%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. I dati resi noti oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica indicano che il numero stimato di disoccupati (di età compresa tra 15 e 74 anni), nel mese di ottobre, era di 477.000 persone. La Romania può accedere, a partire da ieri, a tre miliardi di euro stanziati dall’Unione Europea, nell’ambito del programma SURE volto a contrastare la disoccupazione.
Sanità – Nel 2018, la Romania ha stanziato alla salute solo 580 euro pro capite, la somma più bassa registrata tra i paesi membri dell’Unione Europea. Al polo opposto si trovano Danimarca e Lussemburgo con oltre 5.200 euro, mentre la media comunitaria è di quasi 3.000 euro pro capite. Come percentuale del Prodotto Interno Lordo, a livello di Unione Europea, nel 2018 la spesa sanitaria ha rappresentato il 9,9%. Tra gli Stati membri, le quote maggiori si sino registrate in Germania e Francia, con oltre l’11% del PIL, e in Svezia con il 10,9% del PIL. Anche in questo caso la Romania è fanalino di coda, nelle condizioni in cui la spesa sanitaria rappresenta il 5,6% del PIL, superiore solo al Lussemburgo (5,3% del PIL).