02.12.2014
Bucarest — Una delegazione del Fondo Monetario Internazionale svolge oggi a Bucarest colloqui con le autorità romene in merito alla finanziaria dell’anno prossimo. Secondo gli impegni assunti dalla Romania, il deficit di bilancio nel 2015 non deve superare l’1,4% del PIL. Il Governo sta tentando di convincere la delegazione del Fondo Monetario Internazionale ad accettare una deroga, e che il deficit di bilancio possa essere aumentato, di modo che siano rispettati gli impegni assunti senza che sia necessario aumentare alcune tasse. Stando al Ministero delle Finanze, il deficit di bilancio dovrebbe aumentare dello 0,3% del PIL affinché la Romania rispetti le promesse fatte all’ultimo vertice NATO in merito alle spese per la difesa, però ha bisogno di un ulteriore aumento del deficit anche per le somme necessarie al cofinanziamento di progetti da fondi europei.
România Internațional, 02.12.2014, 17:07
Bucarest — Il neo ministro degli esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha partecipato oggi a Bruxelles, alla riunione della Commissione NATO-Ucraina. I principali argomenti in agenda sono stati l’analisi degli sviluppi della situazione di sicurezza nell’ex repubblica sovietica, l’impegno delle autorità di Kiev a continuare le riforme democratiche, ma anche l’analisi dello stato di implementazione delle misure della NATO di sostegno all’Ucraina, adottate al vertice in Gran Bretagna. Per l’occasione, è stata adottata una Dichiarazione Congiunta di ministri degli esteri della NATO e dell’Ucraina, che ribadisce il sostegno dell’Alleanza Nord-Atlantica alla sovranità e alla stabilità dell’Ucraina, condannando le azioni militari della Russia in Ucraina e i piani di militarizzazione nel Mar Nero, con conseguenze sulla stabilità della regione. Gli alleati hanno inoltre condannato il deterioramento della situazione dei diritti umani nella penisola di Crimea, ribadendo il non riconoscimento dell’annessione illegale e illegittima di questa regione alla Russia.
Bucarest — Quasi duecento romeni di 28 Paesi partecipano oggi e domani, ad Alba Iulia e Zlatna, alla XVIII-ma edizione del Congresso della Spiritualità Romena. La prima edizione dell’evento si è svolta nel 1993, su iniziativa della Lega Culturale per l’Unità dei Romeni nel Mondo, in vista della rafforzamento del legame dei romeni di tutto il mondo con il loro Paese e per stabilire il sostegno che la Romania deve concedere loro. Alle 18 edizioni del congresso, hanno partecipato più di 6.000 romeni di oltre 46 Paesi e zone in cui sono presenti comunità romene.
Chisinau — I leader dei partiti proeuropei del Parlamento della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) hanno iniziato i colloqui in vista della formazione di un nuovo esecutivo. Alle politiche di domenica scorsa, i partiti Liberale Democratico, Democratico e Liberale, l’attuale coalizione governativa, hanno ottenuto, insieme, 55 sui 101 seggi di deputati. Gli altri 46 seggi sono divisi tra i socialisti e i comunisti pro-russi. A Chişinău, gli analisti, citati dai corrispondenti di Radio Romania, danno come sicura la formazione di una coalizione proeuropea. Loro sostengono però che le autorità dovranno portare a compimento le riforme già avviate perché, in caso contrario, rischiano di non poter ottenere un nuovo mandato alle prossime elezioni.
Bucarest — L’abbandono del progetto del gasdotto SouthStream da parte della Russia conferma la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento per l’Unione Europea. Lo si legge in un comunicato reso pubblico oggi dalla Commissione Europea. La reazione giunge in seguito alla decisione del complesso russo Gazprom di abbandonare il progetto South Stream, che avrebbe dovuto fornire gas russo ai Paesi dell’Europa meridionale, evitando l’Ucraina. L’idea di costruire una nuova rotta di trasporto dei gas naturali verso il sud-est europeo è stata lanciata dalla Slovacchia, la quale ha proposto la costruzione di un gasdotto per il trasporto del gas dall’Europa Occidentale, attraverso la Romania, verso i Paesi dei Balcani, il che permetterebbe alla regione di diminuire moltissimo la sua dipendenza dal gas russo, trasmette l’agenzia Reuters.
Berlino — Quasi 1.400 voli interni ed esterni sono stati cancellati e più di 150 mila passeggeri subiscono le conseguenze dello sciopero dei piloti della compagnia tedesca Lufthansa, che si conclude oggi. I piloti, scesi in sciopero per la decima volta quest’anno, sono scontenti delle nuove condizioni di pensionamento stabilite dalla direzione. Loro vogliono continuare a beneficiare della possibilità di andare in pensione anticipatamente a 55 anni e di mantenere il 60% dello stipendio. A fine ottobre, la Lufthansa aveva annunciato perdite di 170 milioni di euro a causa dei ripetuti scioperi, mentre il sindacato dei piloti annuncia proteste programmate prima e dopo le feste natalizie. (traduzione di Gabriela Petre)