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02.05.2018

Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha deciso di inviare il pacchetto di leggi sulla giustizia alla Corte Costituzionale e alla Commissione di Venezia. Secondo il capo dello stato, nella forma attuale, le normative non corrispondono con le esigenze dello stato di diritto e con le aspettative dei cittadini romeni. Le leggi non conformi con il quadro istituzionale e neanche con gli standard europei, ha affermato Klaus Iohannis, sottolineando che i nuovi provvedimenti possono avere effetti negativi per le istanze, con il rischio di bloccare l’atto di giustizia, e che sono create nuove strutture in grado di intimorire i magistrati. Il presidente ha menzionato che dopo il parere della Corte Costituzionale effettuerà una nuova analisi e prenderà una decisione su un eventuale riesame delle leggi. La coalizione al governo PSD – ALDE considera che, tramite questa azione, il capo dello stato vuole rimandare l’applicazione delle leggi sulla Giustizia, già modificate secondo li provvedimenti della Corte Costituzionale e della Commissione di Venezia. Dall’opposizione, i liberali hanno salutato la decisione di Klaus Iohannis, chiedendo le dimissioni del ministro della Giustizia, Tudorel Toader. Sempre dall’opposizione, il presidente dell’USR, Dan Barna, auspica che l’azione del capo dello stato possa bloccare quello che ha definito lo smantellamento della giustizia e la sua confisca da parte del PSD. D’altra parte, la commissione speciale per le leggi sulla giustizia del Parlamento di Bucarest ha iniziato oggi i dibattiti generali sulle modifiche del Codice Penale e di quelli di procedura penale e civile.

02.05.2018
02.05.2018

, 02.05.2018, 16:57

Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha deciso di inviare il pacchetto di leggi sulla giustizia alla Corte Costituzionale e alla Commissione di Venezia. Secondo il capo dello stato, nella forma attuale, le normative non corrispondono con le esigenze dello stato di diritto e con le aspettative dei cittadini romeni. Le leggi non conformi con il quadro istituzionale e neanche con gli standard europei, ha affermato Klaus Iohannis, sottolineando che i nuovi provvedimenti possono avere effetti negativi per le istanze, con il rischio di bloccare l’atto di giustizia, e che sono create nuove strutture in grado di intimorire i magistrati. Il presidente ha menzionato che dopo il parere della Corte Costituzionale effettuerà una nuova analisi e prenderà una decisione su un eventuale riesame delle leggi. La coalizione al governo PSD – ALDE considera che, tramite questa azione, il capo dello stato vuole rimandare l’applicazione delle leggi sulla Giustizia, già modificate secondo li provvedimenti della Corte Costituzionale e della Commissione di Venezia. Dall’opposizione, i liberali hanno salutato la decisione di Klaus Iohannis, chiedendo le dimissioni del ministro della Giustizia, Tudorel Toader. Sempre dall’opposizione, il presidente dell’USR, Dan Barna, auspica che l’azione del capo dello stato possa bloccare quello che ha definito lo smantellamento della giustizia e la sua confisca da parte del PSD. D’altra parte, la commissione speciale per le leggi sulla giustizia del Parlamento di Bucarest ha iniziato oggi i dibattiti generali sulle modifiche del Codice Penale e di quelli di procedura penale e civile.

Bucarest – I procuratori della DNA hanno disposto il rinvio a giudizio di Gabriel Oprea, alla data dei fatti incriminati vice premier e ministro dell’Interno, con l’accusa di omicidio colposo nel fascicolo legato all’incidente stradale nel quale, nel 2015, ha perso la vita l’agente di polizia Bogdan Gigina. Secondo la requisitoria, dall’inizio del 2014, quando ha assunto l’incarico di ministro, Gabriel Oprea avrebbe disposto, senza rispettare i provvedimenti legali, di essere accompagnato permanentemente da una scorta di polizia, mentre dal 2015 il dispositivo di sicurezza doveva includere anche un poliziotto in motocicletta. Al momento dell’incidente, la vittima faceva parte del dispositivo che accompagnava Oprea alla sua abitazione.

Bruxelles – In un’iniziativa senza precedenti, nella proposta di bilancio pluriennale 2021 – 2027, la Commissione Europea contempla la limitazione dell’accesso ai fondi UE per i Paesi che non rispettano lo stato di diritto. Proponiamo un nuovo meccanismo in grado di permettere la protezione del bilancio dai rischi generati da eventuali carenze dello stato di diritto, ha spiegato il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker davanti al Parlamento Europeo, precisando che si tratta di un meccanismo ad applicazione generale, perchè non è mirato contro un certo stato, nota l’AFP. La Commissione Europea ha proposto un bilancio pragmatico e moderno, precisa un comunicato della Rappresentanza della CE a Bucarest. Si tratta di un bilancio che rappresenta una risposta onesta alle realtà attuali, in cui si aspetta che l’Europa svolga un ruolo più importante nella sicurezza e stabilità, in un periodo in cui la Brexit creerà un vuoto importante nel bilancio comunitario. Puntando sui settori in cui l’UE è in grado di offrire i migliori risultati, questo bilancio è stato concepito per un’Europea che tutela, capacita e difende, precisa il comunicato.

Bucarest – Il ministro romeno con delega agli Affari Europei, Victor Negrescu, saluta l’entrata in vigore dal 1 maggio della direttiva sulla tutela consolare dei cittadini europei, residenti o che viaggiano oltre i confini dell’UE. Il documento stabilisce che tutti i cittadini dell’Unione che si trovano in difficoltà in un Paese terzo godono della protezione delle ambasciate o degli uffici consolari degli altri stati dei Paesi comunitari, qualora il proprio Paese non fosse rappresentato. I Paesi UE devono offrire ai cittadini europei che non sono rappresentati la stessa assistenza che concederebbero ai propri cittadini, in caso di decesso, incidenti o malattie gravi, arresto o reclusione, nonchè, nella situazione in cui un cittadino fosse vittima di un reato, sostegno e rimpatrio in caso di emergenza. Il Paese di origine dei cittadini UE dovrà essere consultato dallo stato dal quale il cittadino chiede sostegno. I richiedenti possono ottenere informazioni sull’assistenza disponibile e su qualsiasi accordo vigente presso i consolati.

Bucarest – Resta in condizioni stabili il militare romeno ferito in Afghanistan e ricoverato in un ospedale in Germania. Il Ministero della Difesa di Bucarest ha annunciato che gli altri 7 militari feriti nell’attentato di lunedì sono stati dimessi dall’ospedale. Nel momento dell’attacco, i militari erano in missione nei pressi dell’aeroporto di Kandahar. L’ambasciatore americano a Bucarest, Hans Klemm, ha trasmesso agli otto militari l’apprezzamento suo e degli Stati Uniti per il servizio svolto nella missione NATO in Afghanistan.

Bucarest – La ministra della Salute, Sorina Pintea, invierà alla premier Viorica Dancila le proposte inoltrate dai sindacati del sistema sanitario per risolvere le scontentezze salariali. La scorsa settimana, migliaia di dipendenti del settore hanno protestato a Bucarest. Numerose categorie di personale lamentano diminuzioni salariali, in seguito alle nuove regolamentazioni nel sistema pubblico. I sindacalisti hanno annunciato che la manifestazione sarà seguita da uno sciopero bianco, il 7 maggio, mentre l’11 maggio potrebbe scattare uno sciopero generale.

Bucarest – I liberali, il principale partito all’opposizione in Romania, hanno inoltrato di nuovo alla Camera dei Deputati la mozione semplice in cui chiedono le dimissioni del ministro della Salute, Sorina Pintea. I liberali hanno riformulato il testo dopo che, la scorsa settimana, la direzione della Camera aveva respinto il documento in quanto rivolto anche contro il ministro del Lavoro, fatto non permesso dal regolamento. I liberali rimproverano alla ministra Pintea il modo in cu gestisce i problemi del settore sanitario.

Bucarest – L’alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest ha rimandato all’11 maggio la sentenza nel caso in cui l’ex giudice della Corte Costituzionale, Toni Grebla, è stato accusato di traffico d’influenze, attività commerciali incompatibili con la carica, associazione a delinquere e falsità in dichiarazioni. Nel caso Grebla, la DNA ha chiesto la reclusione e il divieto per di ricoprire cariche pubbliche per un determinato periodo. Secondo i procuratori, nel periodo 2010-2015, Grebla, senatore del PSD, e ulteriormente giudice alla Corte Costituzionale, avrebbe ricevuto un’autovettura, denaro e fondi per la campagna elettorale in cambio del suo intervento per facilitare a un imprenditore l’accesso a una serie di contratti. E’ per la prima volta che un giudice della CCR è accusato in un fascicolo di corruzione.

Bucarest – I magistrati hanno deciso oggi la liberazione condizionale dell’ex impresario di calcio Ioan Becali, che doveva scontare ancora una parte della condanna di 7 anni e 4 mesi per avere offerto tangenti a un giudice. Secondo la DNA, a febbraio 2009, Geanina Terceanu, giudice presso il Tribunale di Bucarest, ha ricevuto il fascicolo sul trasferimento di una serie di calciatori, nel quale i fratelli Ioan e Giovanni Becali assieme ad altri esponenti del calcio romeno, erano stati rinviati a giudizio per frode ed evasione fiscale. Ad aprile 2012, il magistrato ha assolto tutti gli accusati. Secondo la requisitoria, per dare la soluzione, la Terceanu ha ricevuto 195.000 euro. Ulteriormente, a marzo 2014, la Corte d’Appello di Bucarest ha condannato in via definitiva gli accusati, abolendo la sentenza pronunciata dalla giudice Terceanu.

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