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02.04.2018

Bucarest – Il procuratore generale della Romania, Augustin Lazar, ha inoltrato al presidente Klaus Iohannis la richiesta relativa all’inchiesta penale nel fascicolo della Rivoluzione, che indaga le vicende che hanno portato al crollo del regime comunista, a dicembre 1989. Nel dossier, i vertici del potere di sinistra insediato dopo il crollo del comunismo – Ion Iliescu, ex presidente, Petre Roman, ex primo ministro, e Gelu Voican Voiculescu, ex vicepremier – sono accusati di crimini contro l’umanità. Secondo gli inquirenti, gli incidenti armati avvenuti dopo il 22 dicembre in numerose località romene, indicano il fatto che è stato seguito un piano prestabilito, finalizzato al trasferimento del potere ai nuovi leader, nonchè alla loro legittimazione. A causa dei ritardi registrati nel fascicolo relativo alla Rivoluzione, la Romania è stata già condannata dalla CEDU. Secondo la Corte, la sua rilevanza per la società romena avrebbe dovuto motivare le autorità di chiudere il caso al più presto. Secondo le statistiche ufficiali, oltre 1.100 persone hanno perso la vita e più di 3.000 sono state ferite a dicembre 1989.

02.04.2018
02.04.2018

, 02.04.2018, 16:51

Bucarest – Il procuratore generale della Romania, Augustin Lazar, ha inoltrato al presidente Klaus Iohannis la richiesta relativa all’inchiesta penale nel fascicolo della Rivoluzione, che indaga le vicende che hanno portato al crollo del regime comunista, a dicembre 1989. Nel dossier, i vertici del potere di sinistra insediato dopo il crollo del comunismo – Ion Iliescu, ex presidente, Petre Roman, ex primo ministro, e Gelu Voican Voiculescu, ex vicepremier – sono accusati di crimini contro l’umanità. Secondo gli inquirenti, gli incidenti armati avvenuti dopo il 22 dicembre in numerose località romene, indicano il fatto che è stato seguito un piano prestabilito, finalizzato al trasferimento del potere ai nuovi leader, nonchè alla loro legittimazione. A causa dei ritardi registrati nel fascicolo relativo alla Rivoluzione, la Romania è stata già condannata dalla CEDU. Secondo la Corte, la sua rilevanza per la società romena avrebbe dovuto motivare le autorità di chiudere il caso al più presto. Secondo le statistiche ufficiali, oltre 1.100 persone hanno perso la vita e più di 3.000 sono state ferite a dicembre 1989.

Bucarest – Dal suo ingresso nell’UE nel 2007, la Romania ha attirato quasi 47 miliardi di euro. Lo ha dichiarato il ministro incaricato alla gestione dei fondi europei, Rovana Plumb, precisando che migliaia di progetti, per un valore contrattato di oltre 11 miliardi di euro, sono ancora in corso di valutazione. Secondo la Plumb, nel periodo attuale di programmazione, fino al 2023, la Romania si propone un livello di assorbimento del 100%. Secondo il ministro, questo mese saranno avviati una serie di progetti e continuerà il sostegno concesso alle grandi aziende.

Bucarest – In Romania, il nuovo contratto-quadro nel settore sanitario, entrato in vigore ieri, prevede un migliore accesso delle persone assicurate a farmaci e servizi sanitari, la riduzione della burocrazia e una maggiore trasparenza nell’attività dei fornitori di servizi sanitari. Secondo il documento, dal 1 luglio, gli assicurati potranno ottenere medicinali compensati e gratuiti da qualsiasi farmacia che collabora con il sistema delle assicurazioni sanitarie, e non come ora, quando la farmacia e il medico che rilascia la ricetta devono essere sotto contratto con la Cassa di Assistenza Sanitaria.

Algeri – Un programma di cooperazione nel settore della formazione professionale tra i Ministeri dell’Istruzione romeno e algerino è stato firmato ad Algeri, alla presenza del ministro romeno degli Esteri, Teodor Melescau, in visita ufficiale in questo Paese. Il capo della diplomazia di Bucarest ha sottolineato che l’estensione della cooperazione a Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea rappresenta una componente importante per il rilancio dei rapporti bilaterali della Romania con alcuni partner tradizionali, l’Algeria compresa. Secondo il ministro, la Romania e l’Algeria si trovano, attualmente, in una tappa importante del consolidamento della cooperazione, rispecchiata da una volontà politica ferma di impulsionare il dialogo e la cooperazione in settori come l’economia, l’istruzione la sicurezza o gli affari interni. Melescanu ribadito, d’altra parte, l’interesse della Romania di collaborare per il contrasto e la prevenzione della radicalizzazione.

Chisinau – Un sondaggio sull’unione della Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) con la confinante Romania sarà condotto a Chisinau. La ricerca, che si concluderà il 14 aprile, coinvolgerà 500 operatori sul posto e permetterà anche il voto elettronico. Il 27 marzo si sono compiuti 100 anni dall’Unione della Bessarabia con la Romania. Per l’occasione, il Parlamento di Bucarest si è riunito in seduta solenne, adottando una dichiarazione che rende omaggio agli autori dell’atto storico. In una manifestazione organizzata a Chisinau, decine di migliaia di persone hanno chiesto la riunificazione della Moldova con la Romania. Provincia con popolazione a maggioranza romena, che faceva parte dell’Impero zarista, la Bessarabia si è unita con la Romania il 27 marzo del 1918. E’ stata riannessa dall’URSS in seguito ad un ultimatum nel 1940, e su una parte del suo territorio è stata creata l’attuale Repubblica Moldova.

Bucarest – Assieme ai cristiani ortodossi di tutto il mondo, anche i romeni sono entrati oggi nella Settimana delle Passioni, che precede la Pasqua celebrata quest’anno l’8 aprile. Ogni sera, nelle chiese vengono celebrate messe speciali che ricordano gli ultimi gesti e le ultime parole di Gesù prima della Crocifissione. Le messe più importanti si terranno per il Giovedì e il Venerdì Santo.

Budapest – L’Ambasciata di Romania in Ungheria segue attentamente la situazione creata in seguito all’incidente avvenuto sulla pista dell’Aeroporto Internazionale di Budapest, in cui otto romeni sono rimasti feriti. Dopo lo scontro tra due pullman che trasferivano i passeggeri di un volo proveniente da Bucarest, la polizia ungherese sta accertando le cause dell’incidente.

Bucarest – In Romania continuano le intensificazioni del vento con velocità che potrebbero superare i 55 km orari e sfiorare i 100 in montagna. Le temperature massime della giornata oscillano tra i 7 e i 17 gradi. A Bucarest, questo pomeriggio si registravano 14 gradi. Permane il rischio inondazioni sul tratto romeno del Danubio.



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