02.03.2018
Kiev – Il ministro per i romeni nel Mondo nel Governo di Bucarest, Natalia Intotero, ha cominciato oggi una visita di due giorni nella confinante Ucraina. Il programma include incontri con autorità locali e regionali, rappresentanti delle associazioni e dei media in lingua romena, nonchè con personalità culturali delle città di Chernivtsi e Solotvino. Circa 500.000 etnici romeni vivono nel Paese confinante, la maggior parte nei territori romeni orientali annessi dall’Unione Sovietica in seguito ad un ultimatum nel 1940, e assunti nel 1991 dall’Ucraina, come stato successore.
România Internațional, 02.03.2018, 16:58
Kiev – Il ministro per i romeni nel Mondo nel Governo di Bucarest, Natalia Intotero, ha cominciato oggi una visita di due giorni nella confinante Ucraina. Il programma include incontri con autorità locali e regionali, rappresentanti delle associazioni e dei media in lingua romena, nonchè con personalità culturali delle città di Chernivtsi e Solotvino. Circa 500.000 etnici romeni vivono nel Paese confinante, la maggior parte nei territori romeni orientali annessi dall’Unione Sovietica in seguito ad un ultimatum nel 1940, e assunti nel 1991 dall’Ucraina, come stato successore.
Bucarest – Dal 5 al 15 marzo, oltre 1.700 militari romeni e stranieri partecipano ad un’importante esercitazione multinazionale, organizzata dalle Forze Navali Romene nella regione della Dobrugia e nelle acque internazionali del Mar Nero. Spring Storm 18 propone un concetto unico di addestramento congiunto delle forze navali, aeree e terrestri, che punta sulle operazioni di combattimento contro le mine marine nelle aree di sbarco. L’azione rientra nel piano di misure di immediata risposta della NATO, adottato al Vertice dell’Alleanza svoltosi a Varsavia nel 2016. I militari romeni si addestreranno assieme a compagni dagli USA, Francia, Bulgaria, Georgia e Ucraina.
Chisinau – La Moldova ha ricordato oggi i 26 anni trascorsi dall’inizio del conflitto nella regione separatista della Transnistria tra le forze fedeli a Chisinau e i separatisti sostenuti dalla 14/a Armata dell’Esercito russo. Dopo parecchi mesi di combattimenti che hanno provocato centinaia di vittime, il conflitto è rimasto in sospeso, e ogni tentativo di soluzione senza risultati. Anche ora, la Transnistria resta fuori dal controllo del Governo centrale, mentre le forze russe continuano a stazionare sul territorio della Moldova, malgrado gli impegni di ritiro.
Bucarest – La Romania commemora domenica 41 anni dal devastante terremoto del 4 marzo 1977. Il sisma di magnitudo 7,2 della scala Richter ha provocato la morte di 1570 persone, la maggior parte a Bucarest, e danni stimati all’epoca a 2 miliardi di dollari. Sono state distrutte o gravemente danneggiate più di 230.000 abitazioni, mentre 760 unità economiche sono state chiuse. Il terremoto ha provocato una forte crisi economica e sociale che, secondo gli storici, la dittatura comunista non è stata in grado di superare fino al suo crollo, nel 1989. Secondo gli specialisti, sono centinaia gli edifici che potrebbero crollare a Bucarest nel caso di un terremoto simile a quello del 1977.
Bucarest – La nazionale di rugby della Romania si sta preparando per la partita che disputerà con la Russia domani a Cluj, nella terza tappa del Rugby Europe International Championship (REIC) 2018. Dopo la sconfitta subita con la Spagna, i romeni hanno ora bisogno di una vittoria chiara e un punto bonus per aspirare alla qualificazione ai mondiali che si terranno l’anno prossimo in Giappone. L’anno scorso, la Romania ha sconfitto la Russia per 30-10. Nella classifica mondiale, i romeni occupano il 16esimo posto, mentre la Russia il 20esimo.