02.02.2020 (aggiornamento)
Politica – La mozione di sfiducia al governo liberale di Bucarest, inoltrata dall’opposizione socialdemocratica sarà presentata domani nella plenaria del Parlamento. Il dibattito e la data della votazione saranno decisi dagli Uffici permanenti delle due camere. La mozione fa seguito alla fiducia posta dal Governo presieduto da Ludovic Orban sul ddl relativo all’elezione dei sindaci a due turni, quasi sei mesi prima delle amministrative. I firmatari ritengono che il governo va rimosso sia perchè il cambiamento del sistema elettorale a pochi mesi dalle elezioni violasse gli standard europei, sia perchè le modifiche sono state adottate unilateralmente, senza consultazioni e dibattiti. Marcel Ciolacu, il presidente della Camera dei deputati e il leader ad interim del PSD, sostiene che si tratta della più grave crisi di abuso di potere. I liberali affermano che il ripristino dell’elezione a due turni conferirà ai sindaci maggiore legittimità e rappresentatività. Il PSD sostiene che ci fossero oltre 233 i parlamentari favorevoli alla sfiducia, cioè il necessario dei 465. Il premier Ludovic Orban si dichiara preparato per qualsiasi esito del voto, e sottolinea che i suoi obiettivi sono quelli di garantire un governo stabile e vincere le elezioni amministrative e politiche che si terranno quest’anno.
România Internațional, 02.02.2020, 18:34
Politica – La mozione di sfiducia al governo liberale di Bucarest, inoltrata dall’opposizione socialdemocratica sarà presentata domani nella plenaria del Parlamento. Il dibattito e la data della votazione saranno decisi dagli Uffici permanenti delle due camere. La mozione fa seguito alla fiducia posta dal Governo presieduto da Ludovic Orban sul ddl relativo all’elezione dei sindaci a due turni, quasi sei mesi prima delle amministrative. I firmatari ritengono che il governo va rimosso sia perchè il cambiamento del sistema elettorale a pochi mesi dalle elezioni violasse gli standard europei, sia perchè le modifiche sono state adottate unilateralmente, senza consultazioni e dibattiti. Marcel Ciolacu, il presidente della Camera dei deputati e il leader ad interim del PSD, sostiene che si tratta della più grave crisi di abuso di potere. I liberali affermano che il ripristino dell’elezione a due turni conferirà ai sindaci maggiore legittimità e rappresentatività. Il PSD sostiene che ci fossero oltre 233 i parlamentari favorevoli alla sfiducia, cioè il necessario dei 465. Il premier Ludovic Orban si dichiara preparato per qualsiasi esito del voto, e sottolinea che i suoi obiettivi sono quelli di garantire un governo stabile e vincere le elezioni amministrative e politiche che si terranno quest’anno.
Brexit – Il capo negoziatore UE per la Brexit, Michel Barnier, annuncerà domani a Bruxelles il suo piano in vista della fase di transizione dopo il ritiro della Gran Bretagna. Il Regno Unito, il secondo contributore netto al bilancio comunitario, dopo la Germania, continuerà a pagare fino alla fine della tranzione. Dopo un allargamento successivo a sette tappe, è per la prima volta che l’Unione perde un suo membro. La Romania deplora la decisione del Regno Unito, auspicando che questo Paese rimanga un partner vicino e un alleato affidabile, con cui condividere gli stessi valori, sottolinea in una dichiarazione il presidente Klaus Iohannis. Bucarest ha come principale obiettivo la protezione dei diritti e degli interessi legitimi dei cittadini romeni che vivono, lavorano e studiano nel Regno Unito, precisa ancora il capo dello stato.
Effetti Brexit – Oltre 435.000 romeni hanno già presentato domanda per ottenere lo status di residente in Gran Bretagna. Il governo di Londra non sapeva che il loro numero fosse così alto nel Regno Unito, secondo quanto dichiarato dall’ambasciatore britannico a Bucarest, Andrew Noble. Entro la fine dell’anno, nulla cambia: i cittadini romeni potranno viaggiare, studiare o lavorare in Gran Bretagna. Però, se vorranno rimanere nel Regno Unito dopo la fine del 2020, dovranno registrarsi per il nuovo settle status. Per ottenere la residenza, i cittadini romeni dovranno iscriversi entro il 30 giugno 2021.
Influenza – Un altro decesso provocato dall’influenza stagionale fa salire a 13 il numero delle vittime in Romania. In seguito alla diffusione del virus, in alcune scuole di Bucarest e del Paese le lezioni sono state parzialmente o integralmente sospese. Il Ministero della Salute romeno ha acquistato altre 35.000 dosi di vaccino antinfluenzale destinate alle persone ad alto rischio di contagio. Per quanto riguarda il coronavirus, in Romania non è stato accertato alcun contagio. Presente oggi alla riunione del Comando per le situazioni di emergenza convocato dal ministro dell’Interno, Marcel Vela, il ministro della Salute, Victor Costache, ha dichiarato che vengono prese tutte le misure necessarie per rafforzare la capacità di risposta del sistema nell’evenienza della diffusione del coronavirus in Europa. Victor Costache ha precisato che il tasso della mortalità è compreso tra il 2 e il 4% rispetto a circa il 17% provocato nel 2009 dal virus A1H1.
Cinema – Acasă, My Home, il film d’esordio del regista romeno Radu Ciorniciuc, ha vinto il Premio Speciale della Giuria alla miglior fotografia al Sundance Film Festival, il più importante dedicato al cinema indipendente negli Stati Uniti. Il premio ricompensa le riprese girate dal regista insieme al collega Mircea Topoleanu. Presentato in prima mondiale nella sezione dei film documentari, Acasă, My Home si è annoverato tra i 12 titoli selezionati nella competizione internazionele tra 14.000 pellicole dell’intero mondo. Il lungometraggio racconta la storia di una famiglia vissuta per 20 anni in mezzo al selvaggio Delta Vacaresti della capitale Bucarest, diventato il primo parco naturale urbano di Romania.