02.01.2020
Emergenze Capodanno – Nelle ultime 48 ore, in Romania si sono verificate quasi 3000 emergenze, secondo quanto riferito oggi dalle autorità. I vigili del fuoco hanno spento oltre 260 incendi, mentre gli equipaggi del Servizio medico urgente di rianimazione ed estricazione (SMURD) sono intervenuti in 2400 casi di pronto soccorso e incidenti stradali. Richiesti inoltre degli interventi per sbloccare persone che si trovavano in ambienti ostili e 200 missioni di protezione delle comunità. Durante i festeggiamenti di Capodanno, 82 persone sono rimaste ferite in seguito all’utilizzo dei materiali pirotecnici e si sono verificati 28 incendi. Per tutta la minivacanza di Capodanno, più di 5300 vigili sono stati mobilitati per la protezione e la sicurezza dei cittadini.
România Internațional, 02.01.2020, 15:03
Fiscalità – Dal 1 gennaio 2020, il prezzo dei carburanti in Romania è diminuito mediamente di 32 bani (circa 7 eurocentesimi) al litro. Sempre dal primo giorno dell’anno, il salario minimo è ammontato a 2.230 lei (467 euro), il che fa salire a 223 lei (47 euro) il punto patente valido per le multe. Il ddl che lo fermava al valore del 2019 è stato attaccato alla Corte Costituzionale.
Disoccupazione – Ai primi di dicembre, il tasso della disoccupazione in Romania era indicato al 2,98%, uguale al mese precedente e lievemente inferiore al valore del corrispondente periodo del 2018. Lo rilevano i dati dell’Agenzia Nazionale per l’Occupazione, indicando che all’inizio dello scorso mese si registravano circa 260.000 disoccupati, a maggioranza in età comprese tra i 40 e 49 anni, provenienti dagli ambienti rurali, senza un titolo di studio o avendo compiuto solo gli studi elementari.
Eurostat – Nel 2018, le famiglie di Romania hanno destinato solo l’1,9% della spesa totale ai servizi di ristorazione, la più bassa percentuale tra gli stati dell’UE e tre volte inferiore alla media comunitaria del 7%. Lo rilevano i dati resi noti dall’Eurostat, indicando che le famiglie dell’UE hanno speso complessivamente oltre 600 miliardi di euro (il 3,8% del PIL comunitario) per andare a pranzo o cena fuori casa. Le punte dei soldi destinati alla ristorazione nella spesa totale di consumo si registravano in Irlanda, Spagna, Malta e Grecia. Al polo opposto, il più basso livello interessava la Romania, la Polonia e la Lituania. Dal 2008 al 2018, la percentuale dei servizi di ristorazione nella spesa totale di consumo è salita nella maggioranza dei Paesi UE, tranne Romania, Spagna, Slovacchia e Gran Bretagna. In ugual misura, la Romania è anche lo stato comunitario in cui questo tipo di spesa ha registrato il calo più forte, dal 2,9% nel 2008 all’1,9% nel 2018.