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01.12.2016

Bucarest — La Festa Nazionale della Romania è stata celebrata il 1 Dicembre dai romeni del Paese, d’oltreconfine e nei teatri operativi in cui militari romeni partecipano a missioni internazionali. Parate militari spettacolari sono state organizzate in più città della Romania, e le autorità hanno preparato concerti, pranzi popolari e fuochi d’artificio. La più importante parata si è svolta a Bucarest con la partecipazione di oltre 3.000 militari e specialisti dei Ministeri della Difesa Nazionale, dell’Interno e dell’intelligence, ma anche di centinaia di mezzi tecnici e decine di aerei, tra cui i multiruolo F-16 Fighting Falcon — il più recente acquisto delle Forze Aeree Romene. Quest’anno, la parata militare di Bucarest ha reso omaggio anche agli eroi caduti nella Prima Guerra Mondiale, nel contesto in cui, nel 2016, ricorrono cent’anni dall’entrata della Romania nella guerra per la reunificazione. Distaccamenti militari di Germania, Gran Bretagna, Italia e Slovacchia hanno partecipato, per la prima volta, alla parata per la Festa Nazionale. Sotto l’Arco di Trionfo sono passati anche militari di Rep. Moldova, Polonia, Spagna e USA. La Giornata Nazionale è stata celebrata anche all’estero, tramite manifestazioni culturali organizzate dalle sedi dell’Istituto Culturale Romeno, in collaborazione con le Missioni diplomatiche della Romania. Il 1 dicembre 1918, ad Alba Iulia, i rappresentanti dei romeni di Transilvania, Crişana, Maramureş e Banato hanno deciso l’unificazione con la Romania di queste province che, fino allora, erano state subordinate all’impero austro-ungarico. Tale atto ha rappresentato, alla fine della prima Guerra Mondiale, l’ultimazione del processo di creazione dello stato nazionale unitario romeno, con l’entrata sotto l’autorità di Bucarest di tutte le province con popolazione a maggioranza romena che avevano fatto parte degli imperi multinazionali confinanti. Dopo la Rivolta anticomunista del 1989, il 1 Dicembre è diventato ufficialmente la Festa Nazionale della Romania.

01.12.2016
01.12.2016

, 01.12.2016, 17:05



Washington — Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato oggi, in occasione del ricevimento offerto per la Festa Nazionale, che il 1 Dicembre è un invito all’unità, alla solidarietà e all’orgoglio nazionale ed ha trasmesso ai romeni di non dubitare di sé stessi e del loro Paese. Anteriormente, anche il premier Dacian Cioloş aveva pubblicato un messaggio affermando che la Grande Unità del 1918 è stato un miracolo della storia. Per il 1 Dicembre, i romeni hanno ricevuto messaggi di auguri anche a nome del popolo americano e del presidente Barack Obama. Nel documento pubblicato sul sito del Dipartimento di Stato si sottolinea che il Partenariato strategico che gli Stati Uniti hanno con la Romania è molto importante e che Bucarest resta un alleato di fiducia nella NATO, che contribuisce significativamente alla pace e alla sicurezza internazionale. Mercoledì, l’ambasciatore di Romania negli USA, George Cristian Maior, si è incontrato con Jackie Walorski, membro nel Comitato per le Forze Armate della Camera dei Rappresentanti, la quale lo ha assicurato che il Partenariato strategico romeno-americano aumenterà come intensità e punterà sulle questioni di interesse comune anche durante la futura amministrazione della Casa Bianca. Il diplomatico romeno ha svolto colloqui anche con Robert Aderholt, membro nella Commissione per la Sicurezza e la Cooperazione del Congresso USA. George Cristian Maior ha ribadito l’impegno fermo della Romania ad aumentare il budget della difesa al 2% del PIL e a mantenerlo almeno per 10 anni.



Bucarest — Dal 1 al 30 dicembre, gli abitanti di Bucarest e i turisti potranno ammirare le luci natalizie che illuminano la strade della capitale. Sono più di 3 milioni e si stendono su circa 23 chilometri. Nel centro di una fiera, diventata già tradizionale, è stato collocato un albero di Natale decorato di 25 m. La fiera si svolge quest’anno nei pressi del Palazzo del Parlamento — il maggiore edificio amministrativo del mondo, dopo il Pentagono. I visitatori sono attesi con spettacoli artistici, più di 100 casette, la Casa di Babbo Natale, un patinatoio, una giostra, piatti tradizionali e regali di Natale. Nell’ambito della campagna “Regala, sii migliore! Anche tu puoi essere Babbo Natale!”, chi desidera può donare giocattoli e libri per i bambini bisognosi. Per tutto il mese di dicembre saranno organizzate manifestazioni anche in altre zone della città.



Bucarest — Il Dipartimento Politiche per i Rapporti con i Romeni nel Mondo del MAE ha realizzato e pubblicato una “Guida per il Ritorno” destinata ai romeni d’oltre confine. Il documento è stato elaborato in seguito alle domande fatte dai romeni all’estero che intendono rientrare in patria e contiene informazioni di base e contatti utili che possono rendere più facile il reinserimento in Romania. Secondo le stime del Ministero degli Esteri, fra 3,5 e 4 milioni di romeni si sono stabiliti all’estero e, stando al Dipartimento per i Rapporti con i Romeni nel Mondo, gran parte di loro vorrebbero tornare un giorno a casa, ma solo fra il 3 e il 5 % hanno l’intenzione ferma di rientrare in Romania. Il Dipartimento attira l’attenzione che la popolazione della Romania è diminuita sotto i 20 milioni di abitanti, soprattutto a causa della migrazione. Con la partenza dei giovani, il calo numerico degli abitanti è accompagnato anche da un invecchiamento accellerato della popolazione. Secondo gli studi sociologici, la media di età nelle comunità romene dell’Europa è di 33-35 anni.



Bucarest — Il treno reale, che ha compiuto il viaggio annuo, dedicato stavolta al 150esimo anniversario della fondazione della Casa Reale di Romania e alla promulgazione della Costituzione del 1866, ha avuto come punto finale, oggi, la città di Sibiu (centro). Nel viaggio, durato due giorni, la Principessa ereditaria Margareta, il Principe Radu e la Principessa Maria sono stati accompagnati da rappresentanti delle famiglie reali del Belgio e della Bulgaria, da alunni olimpici, insegnanti e personalità della società civile romena. La prima costituzione romena è stata elaborata nel 1866, durante il regno di Carlo di Hohenzollern Sigmaringen (principe nel periodo 1866-1881; re dal 1881 al 1914) ed ha avuto come modello il testo della costituzione del Belgio, ritenuto allora il più democratico a livello europeo.



XXX — Le famiglie romene hanno pagato nel 2015 circa il 22% delle spese totali di consumo per l’abitazione, l’approvvigionamento con acqua, l’elettricità, il gas e altri combustibili, mentre nel 2005 la somma pagata ammontava al 21%. Lo rilevano i più recenti dati resi pubblici dall’Ufficio Europeo di Statistica. Nell’UE, le famiglie hanno stanziato a queste spese un quarto dei soldi guadagnati, la cifra totale di circa 2.000 miliardi di euro (prezzi correnti) rappresentando la maggiore categoria di spesa per le case degli stati membri. A spenderne di più sono gli abitanti dei Paesi nordici, la Danimarca (il 29,4%) e la Finlandia (il 28,2%), mentre ne spendono meno quelli di Malta (il 10,1%), Lituania (il 15,8%) e Cipro (il 16,6%). La media europea è del 24,4%. Nel periodo 2005-2015, la percentuale delle spese con le bollette di acqua, elettricità, gas e altri combustibili sul totale delle spese di casa è aumentata nella maggior parte dei Paesi dell’UE, soprattutto in Spagna, Irlanda e Portogallo.



Bucarest — La nazionale di pallamano femminile della Romania partecipa al Campionato Europeo in Svezia, previsto nel periodo 4 — 18 dicembre. Nel torneo finale, la Romania incontrerà, nel Gruppo D, la Norvegia – il 5 dicembre, la Russia – il 7, e la Croazia – il 9. Le prime due squadre di ciascun gruppo si qualificheranno nella seconda tappa, dove saranno formate altre due serie di sei squadre ciascuna. L’allenatore della nazionale romena è lo spagnolo Ambros Martin, subentrato lo scorso mese allo svedese Tomas Ryde, con il quale le romene avevano vinto il bronzo ai Mondiali del 2015, in Danimarca. Ambros Martin è stato designato il migliore allenatore del mondo nel 2013 e 2014 ed ha vinto due volte la Champions League con la squadra ungherese Győr, che allena parallelamente. (tr. G.P.)

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