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01.11.2024 (aggiornamento)

Difesa: Romania e Norvegia continuano a sostenere l'Ucraina, incontro dei ministri Angel Tîlvăr e Bjorn Arild Gram a Bucarest/ Alluvioni Spagna: almeno un romeno tra le vittime del disastro di Valencia/Elezioni: al via campagna elettorale per le politiche/ Radio Romania: 96 anni di trasmissioni senza interruzione

01.11.2024 (aggiornamento)
01.11.2024 (aggiornamento)

, 01.11.2024, 18:50

Difesa – La Romania e la Norvegia continuano a sostenere l’Ucraina anche in questi “momenti critici”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, incontrando a Bucarest il suo omologo del paese scandinavo, Bjorn Arild Gram. Il ministro Tîlvăr ha sottolineato la proficua collaborazione tra le forze aeree dei due paesi nell’ambito del programma di dotazione “Air Force Multirole Aircraft”, attraverso il quale il Governo della Romania ha assegnato al Governo del Regno di Norvegia il contratto per l’acquisto di 32 aerei F16, con supporto logistico e un pacchetto di beni e servizi complementari da parte del governo americano. In totale, sono stati ricevuti 12 aerei, dopo l’arrivo in Romania, meno di una settimana fa, di altri tre caccia F-16 Fighting Falcon. Il completamento della ricezione dell’intero lotto è stimato per la fine del 2025.

 

Alluvioni Spagna – È stata identificata come deceduta una delle persone che figuravano sulla lista dei cittadini romeni scomparsi in seguito alle catastrofiche alluvioni che hanno colpito la Spagna. Il Ministero degli Affari Esteri, attraverso il Consolato a Castellon de la Plana e l’Ambasciata di Romania a Madrid, verifica le informazioni relative agli altri cittadini romeni indicati come dispersi. Si stima che siano 15 i romeni dei quali  il MAE non dispone ancora di informazioni. La regione di Valencia, nel sud-est della Spagna, è stata colpita due giorni fa da una tempesta devastante, considerata dagli specialisti senza precedenti. Oltre 200 persone hanno perso la vita e alcune decine risultano ancora disperse. La Spagna ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

 

Elezioni – In Romania è iniziata ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni politiche del prossimo 1° dicembre. La posta in gioco è rappresentata dai 466 seggi del futuro Legislativo, 330 alla Camera dei Deputati e 136 al Senato. La campagna elettorale si conclude il 30 novembre. I cittadini romeni residenti all’estero potranno votare sia per posta, sia presso i seggi elettorali organizzati fuori dai confini. In questo senso, il Ministero degli Affari Esteri ha presentato all’Autorità Elettorale Permanente le proposte relative all’organizzazione di 950 seggi elettorali all’estero per le presidenziali e politiche. D’altra parte, una settimana fa è iniziata anche la campagna elettorale per il primo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre. Il secondo turno si svolgerà l’8 dicembre. Il 9 giugno, in Romania si sono svolte simultaneamente anche le elezioni europee e amministrative.

 

Radio Romania – Radio Romania celebra oggi 96 anni di trasmissioni senza interruzione. Con più di 3 milioni di ascoltatori al giorno, la radio pubblica si propone di reinventarsi e rendersi più attraente per il pubblico giovane, ha affermato per il presidente  direttore generale della Società Romena di Radiodiffusione, Răzvan-Ioan Dincă. Radio Romania iniziò le trasmissioni il 1 novembre 1928, alle 17:00, con l’annuncio “Pronto, pronto, qui Radio Bucarest”. Riconoscendo il ruolo determinante della radio nella storia della Romania, il Parlamento ha deciso, nel 2019, di istituire il 1° novembre come Giornata Nazionale della Radio. La Sala Radio di Bucarest ospita un concerto anniversario, sotto la direzione dell’acclamato direttore d’orchestra Cristian Mandeal.

 

Romania-Turchia – Il Ministro romeno dell’Economia, dell’Imprenditoria e del Turismo, Ştefan-Radu Oprea, assieme al Ministro del Commercio turco, Omer Bolat, hanno presieduto a Bucarest la seconda sessione del Comitato Economico e Commerciale (JETCO) tra i due paesi. Il ministro romeno ha dichiarato che ci sono evidenti progressi riguardo al valore del commercio bilaterale. Dal canto suo, il collega turco ha dichiarato che le relazioni economiche bilaterali si sono sviluppate in tutti i settori, commercio, investimenti, turismo, trasporti e servizi,  e che numerose imprese turche investono direttamente in Romania. Inoltre, ha apprezzato il sostegno della Romania al suo Paese, a livello dell’Unione Europea, per la modernizzazione dell’unione doganale. La dichiarazione che istituisce JETCO Romania – Repubblica di Turchia è stata firmata dai ministri dell’Economia dei due paesi a margine della visita in Romania del Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, il 1° aprile 2015.

 

Deficit – Il Ministero delle Finanze romeno ha preso in prestito 500 milioni di lei (equivalenti a 100 milioni di euro) dalle banche locali, attraverso la vendita di titoli di stato, e otterrà altri 75 milioni, in un’ulteriore asta. Dall’inizio dell’anno, le banche operative in Romania hanno acquistato titoli di stato dal Ministero delle Finanze per un valore di oltre 94 miliardi di lei, somme che vengono adoperate per finanziare il deficit  di bilancio e rifinanziare il debito pubblico. Lo Stato ha aumentato il suo piano di indebitamento per quest’anno da 181 a 217 miliardi di lei e sta adoperando tutti gli strumenti a disposizione, attraverso la vendita di titoli alla popolazione nonchè tramite finanziamenti esterni.

 

Legge – Secondo una legge promulgata dal presidente Klaus Iohannis, lo Stato sostiene le spese per il rimpatrio dei cittadini romeni deceduti all’estero, su richiesta della famiglia, entro un limite di 5.000 euro. In questo senso, annualmente, al bilancio del Ministero degli Affari Esteri, vengono stanziate le somme necessarie per il pagamento delle spese di rimpatrio. Le norme metodologiche per l’attuazione della legge sono stabilite attraverso decreto congiunto dei ministri degli Esteri e delle Finanze, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della normativa.

 

Energia – In Romania, le importazioni di risorse energetiche sono diminuite lo scorso anno  del 5,5% rispetto all’anno precedente, mentre il consumo interno lordo di energia è diminuito del 3,5%. Lo rilevano i dati i pubblicati  dall’Istituto Nazionale di Statistica, secondo i quali, a livello generale, il totale delle risorse energetiche disponibili lo scorso anno è diminuito rispetto ai valori del 2022, fino a 42 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. D’altra parte, le importazioni di prodotti petroliferi è aumentata di quasi il 30%. Sullo sfondo della diminuzione delle attività industriali, il consumo energetico a livello nazionale è diminuito del 3,2%,. D’altra parte, secondo i dati INS, è in aumento il consumo dei trasporti e di altri settori industriali.

 

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