01.11.2016
Roma – Un nuovo terremoto con una magnitudo di 4,7 gradi su scala Richter si è prodotto oggi in Italia. Lepicentro è stato localizzato nella zona di Macerata. Daltra parte, la notte scorsa sono state registrate più di 130 repliche al terremoto di domenica. Oltre 40.000 persone sono rimaste senza abitazioni e tra questi anche 200 cittadini romeni. Una squadra dellAmbasciata di Romania a Roma si è trovata ieri nella zona colpita per offrire assistenza consolare e sostegno a coloro che vogliono tornare in Patria. Non esistono cittadini romeni ricoverati, mentre la maggiorparte di coloro che hanno perso le abitazioni sono stati trasferiti in alberghi della zona. Secondo un comunicato del ministero degli Esteri sono 4 i cittadini romeni che hanno chiesto sostegno per il rimpatrio. Daltra parte lAmbasciata di Romania a Roma si è attivata per apprendere particolari sulla morte di un romeno a 24 ore dal sisma di domenica. La causa del decesso sarà stabilita nel prossimo periodo.
România Internațional, 01.11.2016, 16:08
Roma – Un nuovo terremoto con una magnitudo di 4,7 gradi su scala Richter si è prodotto oggi in Italia. Lepicentro è stato localizzato nella zona di Macerata. Daltra parte, la notte scorsa sono state registrate più di 130 repliche al terremoto di domenica. Oltre 40.000 persone sono rimaste senza abitazioni e tra questi anche 200 cittadini romeni. Una squadra dellAmbasciata di Romania a Roma si è trovata ieri nella zona colpita per offrire assistenza consolare e sostegno a coloro che vogliono tornare in Patria. Non esistono cittadini romeni ricoverati, mentre la maggiorparte di coloro che hanno perso le abitazioni sono stati trasferiti in alberghi della zona. Secondo un comunicato del ministero degli Esteri sono 4 i cittadini romeni che hanno chiesto sostegno per il rimpatrio. Daltra parte lAmbasciata di Romania a Roma si è attivata per apprendere particolari sulla morte di un romeno a 24 ore dal sisma di domenica. La causa del decesso sarà stabilita nel prossimo periodo.
Bucarest – La Federazione Sanitas ha sospeso lo sciopero generale negli ospedali romeni, hanno dichiarato i vertici delle organizzazioni, secondo i quali la decisione è stata presa in seguito alle promesse che gli aumenti salariali saranno approvati dal Parlamento la prossima settimana. La decisione di sospendere lo sciopero è stata presa anche nel contesto di un importante esercitazione per caso di terremoto che si è svolta oggi a Bucarest. Gli aumenti salariali adottati ieri e oggi nelle comissioni lavoro e bilancio della Camera dei Deputati saranno affronati nellambito della Plenaria. Tramite gli ammendamenti adottati gli stipendi nei settori educazione sanita aumenteranno di circa il 15% mentre limpatto a livello del bilancio sarà di circa 300 milioni di euro.
Bucarest – Secondo il premier Dacian Ciolos, le misure adottate dal Parlamento romeno negli ultimi mesi, legate a diversi aumenti salariali, richiedono oltre 9 miliardi di lei (circa 2 miliardi di euro), più dell 1 % del PIL, ed hanno un impatto sul bilancio che puo generare laumento del deficit , con effetti catastrofici per la Romania oppure la riduzione degli investimenti. Egli ha precisato che che gli aumenti salariali per alcune categorie hanno come effetto solo laumento delle inequità tra il modo in cui sono retribuiti i dipendenti senza risolvere il problema di fondo. Le dichiarazioni sono state fatte dopo che i deputati delle commissioni riunite di lavoro e bilancio hanno approvato una serie si aumenti salariali per i dipendenti della Cassa Nazionale di Assicurazioni Sanitarie, nel settore dell insegnamento, come anche per i medici, malgrado il ministro del Lavoro, Dragos Paslaru e il Ministero delle Finanze non siano stati daccordo con gli aumenti. Il ministro del Lavoro ha dichiarato che le crescite salariali adottate hanno solo “fini elettorali” precisando che sono solo “regali elettorali promessi senza sostegno a livello del bilancio”.
Bucarest — I rappresentanti di Radio Romania hanno avuto oggi un incontro con l’Avvocato del Popolo, Victor Ciorbea, sull’eliminazine del canone radio-tv, votata dal Parlamento, la scorsa settimana, su proposta del PSD. La delegazione ha sottolineato la necessità di formulare alcune obiezioni di mancato rispetto della costituzione, dato il fatto che il canone radio-tv rappresenta la principale fonte di finanziamento della Società Romena di Radiodiffusione, e la sua eliminazione modificherebbe in modo radicale l’esistenza autonoma e indipendente dei servizi media pubblici. La nuova legge ha provocato, per altro numerose proteste da parte dei rappresentanti della societa’ civile. Radio Romania è stata creata 88 anni fà, ha tre canali nazionali e diversi regionali e include anche un canale internazionale, che trasmette in dieci lingue (arabo, cinese, inglese, francese, tedesco, italianio, serbo, spagnolo, russo e ucraino), in romeno e nel dialetto aromeno.
Bucarest – In Romania ci sono ancora settori con risultati sotto le aspettative e con processi incompiuti – ha dichiarato a Bucarest, il presidente Klaus Iohannis, in occasione dellanniversario di 25 anni di partenariato tra la Banca Mondiale e la Romania. Secondo il capo dello stato, la Romania potrebbe utilizzare in modo migliore lassistenza che istituzioni internazionali, come la Banca Mondiale, gli hanno fornito. Il partenariato tra BM e la Romania è lespressione di un ampia collaborazione, in diversi settori ed allo stesso tempo riflette uno sviluppo complesso del ruolo della BM nellagenda di riforma della Romania, ha affermato il presidente Iohannis. Secondo il capo dello stato, la continuazione delle riforme risulta essenziale per uno sviluppo durevole e per un economia che produce prosperità ai suoi cittadini. Egli ha affermato che la rifoma della pubblica amministrazione e il miglioramento dellamministrazione fiscale sono capitoli importanti tra le priorità della Romania.
Chisinau – Le elezioni presidenziali di domenica in Moldova (stato ex sovietico, a maggioranza romenofona) si sono svolte in modo democratico mentre le libertà fondamentali delluomo sono state rispettate, considerano gli osservatori per Sicurezza e Cooperazione in Europa-OSCE. Segnalate anche una serie di aspetti negativi, come la mancanza di trasparenza nel finanziamento della campagna elettorale. Secondo gli ultimi risultati il socialista prorusso Igor Dodon ha ottenuto circa il 48% dei voti mentre la rappresentante dei partiti pro europei, Maia Sandu il 38%. I due si confronteranno nel secondo turno, il 13 ottobre. I due finalisti hanno caraterizzato il risultato del primo turno come vittorie e si sono detti convinti per la vittoria finale. Il tasso di partecipazione di domenica è stato il più basso registrato nella storia delle elezioni nella R. Moldova.