01.10.2022 (aggiornamento)
Guerra Russia-Ucraina – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha denunciato lannessione “illegittima e illegale” da parte della Russia di quattro regioni dellUcraina e ha ammonito Mosca di non usare armi nucleari in questo conflitto, secondo la France Press. “LUcraina ha il diritto di recuperare ora con la forza questi territori occupati e la sosterremo affinchè continui la liberazione di questi territori, ha dichiarato il segretario generale della Nato in una conferenza stampa a Bruxelles, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato lannessione delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson. LUcraina ha reagito allannessione delle sue quattro regioni chiedendo unadesione accelerata alla NATO. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di ridisegnare i confini attraverso omicidi, ricatti, maltrattamenti e bugie. Lannessione delle regioni ucraine da parte della Russia è stata condannata con veemenza dallOccidente, e USA, Gran Bretagna e Canada hanno quasi subito annunciato nuove sanzioni contro Mosca. La Commissione Europea, dal canto suo, ha chiesto linasprimento delle condizioni per lingresso dei cittadini russi nel blocco UE, e i vertici del Consiglio dEuropa, organizzazione che garantisce i diritti umani sul continente e alla quale la Russia non è più affiliata, hanno condannato lazione di Mosca. La condanna dellannessione nel Consiglio di Sicurezza dellOnu è stata però bloccata dal veto della Russia. Cina e India, che sono i suoi stretti partner, si sono astenute dal voto. Lannessione delle quattro regioni ucraine è stata fermamente condannata anche dalla Romania, che non riconosce e non riconoscerà mai i referendum organizzati illegalmente da Mosca, secondo il presidente romeno Klaus Iohannis. In un post su Facebook, il capo dello stato romeno ha ricordato la dichiarazione congiunta del Consiglio europeo, che ha respinto e condannato senza equivoco lannessione illegale delle regioni ucraine.
România Internațional, 01.10.2022, 19:06
Gasdotto Grecia – Bulgaria – Il premier romeno, Nicolae Ciucă, ha partecipato, oggi, a Sofia, insieme alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, allinaugurazione dellinterconnettore Bulgaria-Grecia, che consentirà limportazione di gas naturale dallAzerbaigian, come fonte di approvvigionamento alternativa. Nel suo intervento, Nicolae Ciucă ha ricordato che le carenze nella filiera di approvvigionamento, in particolare con gas, create artificialmente dalla Russia, hanno un impatto non solo sullEuropa, ma creano perturbazioni sui mercati energetici globali. La Romania è pronta a svolgere il suo ruolo di partner affidabile nel garantire la sicurezza energetica dellEuropa, ha rassicurato a Sofia il primo ministro romeno. Per quanto riguarda la Romania, Nicolae Ciuca ha affermato che il Paese dispone delle quantità necessarie di gas per questo inverno. Sempre oggi è stato messo in funzione un nuovo gasdotto, il Baltic Pipe, che trasporta il gas dalla Norvegia alla Polonia, attraverso la Danimarca e il Mar Baltico. Secondo Varsavia, il gasdotto è al centro della strategia della Polonia di diversificazione delle sue forniture di gas fuori dalla Russia. Divenuta il principale fornitore di gas in Europa dopo la riduzione delle consegne russe, la Norvegia è collegata allEuropa attraverso una rete di gasdotti sottomarini lunga quasi 9.000 km.
Romania-Moldova – Il ministro della Difesa romeno, Vasile Dincu, ha assicurato, a Chisinau, che la Romania sostiene la Repubblica di Moldova per superare lattuale crisi energetica. Allo stesso tempo, il ministro romeno ha convenuto con il suo omologo moldavo, Anatolie Nosatîi, di collaborare per il miglioramento dellistruzione militare e per la modernizzazione dellesercito moldavo. “La modernizzazione dellesercito della Repubblica di Moldova ha bisogno del sostegno della Romania. La Repubblica di Moldova vuole, con il sostegno della Romania, intensificare la partecipazione dellesercito anche ad altre missioni di mantenimento della pace” – ha dichiarato il ministro moldavo. Dal canto suo, il presidente del parlamento moldavo, Igor Grosu, ha ringraziato la Romania, durante lincontro con il ministro romeno, per il sostegno offerto allesercito dello stato confinante, inclusivamente organizzando esercitazioni congiunte con la partecipazione dellesercito moldavo. I due esponenti hanno anche discusso delle sfide alla sicurezza affrontate da Chisinau e dallintera regione a seguito dellaggressione russa nei confronti dellUcraina. Il ministro della Difesa romeno è in visita ufficiale di due giorni a Chisinau.
Economia – Gli analisti ritengono che leconomia mondiale si avvicini a un periodo di recessione. A loro avviso, tra la Cina e gli Stati Uniti sarà negoziato un nuovo ordine mondiale e un riassestamento dei flussi e delle politiche monetarie. Secondo Andrei Rădulescu, direttore di analisi macroeconomica, i recenti sviluppi degli indicatori negli Stati Uniti e nella zona euro indicano chiaramente lo stato di recessione nella seconda metà di questanno, quindi è in arrivo una crisi economica simile a quella della fine degli anni 90. Inoltre, in Europa è in arrivo una crisi sociale, ritiene Adrian Radulescu, che potrebbe farsi sentire meno in Romania, perché il grado di dipendenza dalle importazioni di idrocarburi dalla Russia è molto più basso. A suo avviso, la Romania può annoverarsi tra le prime dieci economie europee entro la fine del decennio dal punto di vista del PIL nominale, perché il Paese ha una popolazione più giovane rispetto agli stati occidentali e gli investimenti del blocco euro-atlantico nelleconomia romena continueranno.
Energia – I ministri europei dellEnergia hanno deciso di tassare i ricavi aggiuntivi realizzati dai produttori del settore che superano la soglia massima di 180 euro per un Megawattora tra il 1° dicembre 2022 e il 30 giugno 2023. I soldi serviranno per misure di protezione finanziaria dei consumatori finali di energia elettrica. Si mira, inoltre, a una riduzione volontaria del 10% del consumo di elettricità, con una componente obbligatoria del 5% nelle ore di punta, nel contesto della crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina. Il ministro rmeno dellEnergia, Virgil Popescu, ha annunciato che, nel corso dei negoziati, la Romania ha ottenuto la garanzia del mantenimento delle misure già adottate a livello nazionale in materia di tutela dei consumatori.