01.10.2019 (aggiornamento)
Mozione di sfiducia – La mozione di sfiducia dellopposizione contro il governo PSD di minoranza presieduto dalla premier Viorica Dăncilă è stata inoltrata, oggi, al Parlamento. Il documento è stato redatto dai liberali e gode del sostegno dei parlamentari USR, UDMR, PMP, ALDE, Pro Romania ma, stando al presidente del PNL Ludovic Orban, anche dei rappresentanti del PSD. La sfiducia, intitolata “Per ricostruire la Romania, il governo Dăncilă va dimesso subito!”, è stata firmata da 237 parlamentari, mentre per essere adottata, sarebbero necessari 233 voti. I leader socialdemocratici sostengono, però, che il documento non sarà votato perché non propone un programma di governo e un primo ministro. Lesecutivo presieduto da Viorica Dăncilă ha perso la maggioranza nel legislativo dopo che il suo partner, lALDE, ha lasciato la coalizione governativa a fine agosto.
România Internațional, 01.10.2019, 18:51
Mozione di sfiducia – La mozione di sfiducia dellopposizione contro il governo PSD di minoranza presieduto dalla premier Viorica Dăncilă è stata inoltrata, oggi, al Parlamento. Il documento è stato redatto dai liberali e gode del sostegno dei parlamentari USR, UDMR, PMP, ALDE, Pro Romania ma, stando al presidente del PNL Ludovic Orban, anche dei rappresentanti del PSD. La sfiducia, intitolata “Per ricostruire la Romania, il governo Dăncilă va dimesso subito!”, è stata firmata da 237 parlamentari, mentre per essere adottata, sarebbero necessari 233 voti. I leader socialdemocratici sostengono, però, che il documento non sarà votato perché non propone un programma di governo e un primo ministro. Lesecutivo presieduto da Viorica Dăncilă ha perso la maggioranza nel legislativo dopo che il suo partner, lALDE, ha lasciato la coalizione governativa a fine agosto.
Commissario europeo – Leurodeputato Dan Nica è la principale proposta dei socialdemocratici per la carica di commissario europeo da parte della Romania. Lo ha dichiarato, oggi, la presidente del partito, la premier Viorica Dăncilă, al termine della seduta del Comitato Esecutivo Nazionale del PSD. Stando alla Dăncilă, nel caso in cui sarà desiderata una donna nella carica di commissario europeo, il sostituto di Dan Nica sarà Gabriela Ciot, segretario di stato agli Affari Europei presso il Ministero degli Affari Esteri. La premier ha precisato che la Romania avrà lo stesso modo di azione come l’Ungheria nel momento in cui inoltrerà le proposte per la carica di commissario europeo: se lUngheria presenterà due proposte, anche la Romania ne farà due, se lUngheria inoltrerà una, anche la Romania ne proporrà solo una. Lannuncio arriva in seguito al no della Commissione giuridica del Parlamento Europeo (JURI) sia alla candidatura di Rovana Plumb per la carica di commissario europeo per i trasporti, sia a quella dellUngheria per il settore dellallargamento e della politica di vicinato.
Dimissioni – Il presidente romeno Romania, Klaus Iohannis, ha chiesto le dimissioni del procuratore capo della DIICOT (la procura antimafia), Felix Bănilă, per il modo in cui sono state istruite le indagini sulluccisione, in due località del sud del Paese, di tre ragazze di età comprese tra 11 e 18 anni. Il capo dello stato ha sottolineato che, in entrambi i casi, ha notato reazioni arrivate in ritardo e gesti pubblici scandalosi da parte di alcune autorità, il che dimostra una mancanza di preoccupazione nei confronti delle vittime e delle loro famiglie. In risposta, il procuratore capo della DIICOT, Felix Bănilă, ha annunciato che esaminerà con la massima serietà la richiesta di dimissioni fatta dal presidente Klaus Iohannis. In una dichiarazione, Bănilă ha precisato, che raccoglierà le opinioni dei suoi colleghi, del capo gerarchico e di coloro che sono stati coinvolti nella sua nomina, dopo di che comunicherà i risultati della sua decisione. Il capo della DIICOT aggiunge inoltre che le sue eventuali dimissioni potrebbero avere conseguenze particolari, fino allinstabilità, e afferma di non poter concepire che ciò sia auspicabile in un Paese membro dellUE e della NATO.
Europalia – Il presidente romeno Klaus Iohannis e re Filippo del Belgio hanno visitato insieme, oggi a Bruxelles, la mostra “Brâncuşi. La sublimazione della forma “, allinaugurazione del Festival Internazionale dArte Europalia. E’ la più importante mostra dedicata allo scultore romeno, organizzata negli ultimi decenni e il più importante evento del Festival, al quale la Romania è Paese ospite donore. Fino al 2 febbraio 2020, lEuropalia propone numerosi eventi, organizzati nel Belgio, in Olanda, Germania, Lussemburgo e Regno Unito. Oltre alle mostre, sono previsti spettacoli di teatro, danza e musica, progetti di arte visiva e letteratura e saranno proiettati oltre 100 film.
Sondaggio – Secondo un sondaggio IMAS commissionato da unemittente radio privata, alle elezioni presidenziali previste il 10 e il 24 novembre in Romania, il presidente romeno Klaus Iohannis otterrebbe il 45% dei voti. Iohannis, candidato da parte del PNL, la principale forza dell’opposizione, sarebbe seguito, a grande distanza, dal candidato ALDE e Pro Romania, lattore Mircea Diaconu, con oltre il 16% degli intenti di voto. Al terzo posto si piazza Dan Barna, il candidato dellAlleanza USR-PLUS, con il 14%, mentre al quarto posto – la premier, leader e candidato del PSD, Viorica Dăncilă, con circa il 12%. Theodor Paleologu, il candidato del PMP, otterrebbe quasi l8% dei voti. Nell’eventualità di elezioni politiche, il PNL vincerebbe lo scrutinio con quasi il 28%. Al secondo posto si piazzerebbe il PSD con il 19,5%. LUSR si piazzerebbe al terzo posto, con il 18 %, ma in alleanza con PLUS otterrebbe quasi il 24%, una percentuale superiore a quella dei socialdemocratici. Il sondaggio è stato realizzato nel periodo 9 – 28 agosto su un campione di 1010 persone di età superiore ai 18 anni. Il margine d’errore è +/- 3%.
Anno accademico – Centinaia di migliaia di studenti sono tornati da oggi ai corsi nei centri universitari di tutta la Romania. Alcune università hanno organizzato, ieri, cerimonie, mentre oggi il nuovo anno accademico è iniziato in tutti gli istituti militari di insegnamento universitario. A Bucarest sono state aperte le porte dellAccademia Tecnica Militare Ferdinando I e dellUniversità della Difesa “Carlo I”, alla presenza del ministro della Difesa, Gabriel Leş, ma anche quelle dellUniversità di Medicina e Farmacia “Carol Davila”. Attualmente, in Romania sono accreditate 54 università pubbliche e 47 private.