01.08.2020
Covid-19 – 1225 nuovi contagi sono stati segnalati in Romania, dove il bilancio totale, nei 5 mesi dalla conferma del primo caso, ha superato 52 mila persone contagiate. Sono stati 36 i decessi nelle ultime 24 de ore, il che fa salire il bilancio totale a 2379. 401 persone sono in gravi condizioni. Nel contesto dellaumento del numero di contagi, sono state introdotte nuove restrizioni. Da oggi, è scattato lobbligo di indossare la mascherina anche negli spazi aperti, in varie province romene. A seconda della situazione epidemiologica, la mascherina va indossata costantemente, in certe fasce orarie, oppure solo nelle zone molto affollate. Sul litorale romeno, per ora lorario delle terrazze e dei club resta immutato, però, in certe fasce orarie, la mascherina va indossata anche nelle zone per le passeggiate. Diverse località sono in quarantena. A partire da oggi, per 14 giorni, l’orario delle terrazze, dei bar e della sale giochi e scommesse è stato ridotto nella capitale Bucarest e in sette province, in seguito all’alto numero di contagi degli ultimi giorni. Daltra parte, diversi stati hanno annunciato di introdurre o mantenere restrizioni per i viaggi dalla Romania.
România Internațional, 01.08.2020, 17:25
Covid-19 – La pandemia di coronavirus ci farà sentire i suoi effetti per decine di anni a venire. È il monito del direttore generale dellOrganizzazione Mondiale della Salute, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Il direttore ha fatto queste affermazioni durante un incontro dedicato allanalisi degli effetti della pandemia, a sei mesi dalla dichiarazione dellemergenza sanitaria pubblica mondiale. Secondo lOMS, neanche lo sviluppo di un vaccino, per quanto fosse rapido, non ci risparmierà, a lungo termine, gli effetti della crisi sanitaria. Il direttore generale dellOMS ha spiegato che la maggiore parte della popolazione del mondo resta vulnerabile davanti al virus, e molti Paesi che hanno pensato di aver superato la fase più difficile si stanno confrontando attualmente con nuovi focolai. A livello mondiale, il bilancio dei contagi ha superato 17,4 milioni, e oltre 670 mila persone sono morte. Gli Stati Uniti restano i più colpiti, con il quarto giorno consecutivo con oltre 1200 decessi per COVID-19. Oltre 150 compagnie farmaceutiche sono impegnate nello sviluppo di un vaccino.
Economia Ue – Nel contesto della pandemia, lUE ha registrato il più grave calo dallinizio delle valutazioni periodiche, nel 1995. Lo rilevano i dati resi pubblici dallEurostat. Nel secondo trimestre del 2020, segnato dalle misure di isolamento nella maggioranza degli stati membri, il Pil ha registrato un calo di oltre il 12% nellEurolandia e di quasi il 12% nellintera Unione, rispetto ai precedenti tre mesi. La più colpita la Spagna – dove vivono anche moltissimi romeni – con un calo di oltre il 18%. Stando al corrispondente di Radio Romania a Madrid, per la prima volta negli ultimi 13 anni, in Spagna quasi 100 mila romeni prendono ufficialmente lindennità di disoccupazione, dopo aver perso il lavoro. Per la Romania le cifre saranno disponibili a metà settembre. I risultati saranno negativi, però sarà lunico periodo con contrazione economica del 2020, secondo il ministro romeno delle Finanze, Florin Cîţu. Anche gli Stati Uniti hanno registrato un crollo del Pil di quasi un terzo nel secondo trimestre. Il Canada ha annunciato che la sua economia è cresciuta del 4,5% a maggio rispetto al mese precedente.
Decreti governativi — L’Esecutivo di Bucarest ha adottato una serie di ordinanze e decreti governativi riguardanti i soldi europei destinati alla ripresa economica, l’incentivazione della digitalizzazione e dell’imprenditoria nelle zone rurali, l’aumento a tappe degli assegni familiari e il programma di estensione delle reti di gas. Sono stati presentati anche una serie di ddl relativi all’attuazione del programma di ripresa economica, tra cui il progetto con cui i datori sono appoggiati qualora la crisi generata dalla pandemia li costringesse a ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti. La ministra del Lavoro romena, Violeta Alexandru ha dichiarato che l’orario potrà essere ridotto fino al 50% senza che i redditi dei dipendenti siano intaccati, in quanto lo stato dovrebbe pagare la differenza tra il salario lordo di base, stipulato nel contratto di lavoro, e il salario di base relativo al monte ore lavorate. Affinchè questo aiuto sia concesso dallo stato, almeno il 10% dei dipendenti devono avere l’orario di lavoro ridotto, e il fatturato della compagnia deve calare di almeno il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.