01.05.2020
1 maggio — Quest’anno, il 1 maggio, la Festa Internazionale del Lavoro che i romeni erano abituati a festeggiare all’aperto, arriva in piena pandemia. Le autorità hanno chiesto ripetutamente ai cittadini di stare a casa e di osservare rigorosamente le restrizioni imposte dallo stato di emergenza. Il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha esortato oggi i cittadini ad avere un atteggiamento corretto in questi giorni e a non uscire in gran numero. Dobbiamo resistere ancora un po’ per avere una prospettiva ottimistica dopo, ha detto il ministro. Circa 36 mila poliziotti, militari, gendarmi e vigili del fuoco sono stati mobilitati, da venerdì fino a domenica, sulle strade che portano alle regioni turistiche, alle zone di svago o dove, in periodi di normalità, venivano organizzate attività all’aperto, picnic e feste. Misure speciali sono applicate anche sul litorale romeno del Mar Nero, dove tradizionalmente, il 1 maggio, iniziava la stagione estiva. Ora, le autorità attirano l’attenzione ai romeni che andare in spiaggia non è un motivo giustificato per uscire di casa. Stando agli specialisti, se non saranno osservate le regole di distanziamento sociale, si potrebbe registrare un aumento rapido del numero di contagi dal Covid-19 e non potrebbero più essere allentate il 15 maggio le restrizioni imposte tramite ordinanze militari.
România Internațional, 01.05.2020, 16:49
1 maggio — Quest’anno, il 1 maggio, la Festa Internazionale del Lavoro che i romeni erano abituati a festeggiare all’aperto, arriva in piena pandemia. Le autorità hanno chiesto ripetutamente ai cittadini di stare a casa e di osservare rigorosamente le restrizioni imposte dallo stato di emergenza. Il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha esortato oggi i cittadini ad avere un atteggiamento corretto in questi giorni e a non uscire in gran numero. Dobbiamo resistere ancora un po’ per avere una prospettiva ottimistica dopo, ha detto il ministro. Circa 36 mila poliziotti, militari, gendarmi e vigili del fuoco sono stati mobilitati, da venerdì fino a domenica, sulle strade che portano alle regioni turistiche, alle zone di svago o dove, in periodi di normalità, venivano organizzate attività all’aperto, picnic e feste. Misure speciali sono applicate anche sul litorale romeno del Mar Nero, dove tradizionalmente, il 1 maggio, iniziava la stagione estiva. Ora, le autorità attirano l’attenzione ai romeni che andare in spiaggia non è un motivo giustificato per uscire di casa. Stando agli specialisti, se non saranno osservate le regole di distanziamento sociale, si potrebbe registrare un aumento rapido del numero di contagi dal Covid-19 e non potrebbero più essere allentate il 15 maggio le restrizioni imposte tramite ordinanze militari.
COVID-19 — Le autorità romene hanno annunciato altri tre decessi causati dal nuovo coronavirus. Il numero dei morti in Romania è salito oggi a 726. Secondo il Gruppo di Comunicazione Strategica, sono 12.567 i contagi accertati finora in Romania, di cui 4.328 persone sono guarite e sono state dimesse e 249 sono in terapia intensiva. All’estero, sono 2.348 i cittadini romeni contagiati dal coronavirus, la maggior parte in Italia. Il numero dei romeni deceduti all’estero è di 91.
Mass-media — L’esecutivo romeno ha adottato, ieri, un’ordinanza d’urgenza tramite cui sono stanziati 200 milioni di lei (oltre 42 milioni di euro) per lo svolgimento, per quattro mesi, tramite i mass-media, di una campagna di informazione dei cittadini in merito alle regole che vanno osservate durante lo stato di emergenza dichiarato a causa della pandemia di coronavirus, ma anche dopo il 15 maggio, quando le restrizioni potrebbero essere allentate. Il 47% del budget è stanziato alle televisioni nazionali, mentre il restante 53% alla stampa e alle pubblicazioni online locali e regionali oppure a emittenti radio e televisive locali e regionali. Secondo il Governo, questa campagna di informazione pubblica rappresenta, allo stesso tempo, un meccanismo di sostegno all’industria mass-media e ai giornalisti di Romania i cui redditi dalla pubblicità sono diminuiti parecchio in questo periodo. Alcuni dei possibili beneficiari hanno annunciato di non sostenere il principio dei fondi stanziati ai mass-media direttamente dal Governo, che considerano un aiuto di stato mascherato sotto la forma di una campagna di informazione, ma eventualmente, soluzioni fiscali di cui possa beneficiare l’intera industria mass-media, senza discriminazione. D’altra parte, un sito, chiuso il 23 aprile e riaperto ieri per mezza giornata, è stato nuovamente chiuso. Negli ultimi giorni, più siti sono stati chiusi a causa di notizie considerate false, su richiesta del Gruppo di Comunicazione Strategica del Governo romeno. Le autorità hanno precisato che il loro obiettivo è di prevenire campagne di disinformazione. L’Avvocato del Popolo ha attirato, però, l’attenzione, che la limitazione della libertà di espressione non si annovera tra i diritti la cui esercitazione possa essere ristretta durante lo stato di emergenza.
Sostegno alla Moldova — Il Governo di Bucarest ha approvato la concessione di un sostegno umanitario alla confinante Moldova, repubblica a maggioranza romenofona, di 16,5 milioni di lei (pari a circa 3,5 milioni di euro), sotto forma di materiali sanitari necessari per far fronte agli sforzi di contenimento della diffusione dei contagi dal nuovo coronavirus — ha annunciato, ieri sera, il capo della Cancelleria del premier, Ionel Dancă. Inoltre, da ieri, 42 medici e infermieri romeni lavorano per due settimane in Moldova per contrastare il Covid-19. In visita a Chişinău, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha trasmesso un messaggio di sostegno allo stato confinante nel contesto della pandemia. Il capo della diplomazia romena ha inoltre ricordato che la Romania continua a sostenere la Moldova a raggiungere il suo obiettivo fondamentale di integrazione europea.