01.04.2025
Politica: mozione semplice contro il ministro degli Interni, Cătălin Predoiu/ Lavoro: tasso di disoccupazione al 5,6% a febbraio
Newsroom, 01.04.2025, 16:50
Politica – I deputati romeni esaminano domani la mozione semplice inoltrata dall’opposizoone AUR (nazionalista) contro il ministro degli Interni liberale, Cătălin Predoiu nel governo PSD-PNL-UDMR. Predoiu viene accusato di aver trasformato il Ministero in una vera e propria istituzione di polizia politica, in cui il cittadino non è più protetto, ma vigilato, intimidito e sottoposto al silenzio. I firmatari chiedono anche un’inchiesta penale per le azioni svolte nell’esercizio del suo incarico. Dal canto suo, il ministro ha affermato che si tratta di un normale esercizio democratico e che risponderà ad ogni domanda con argomenti, come ogni volta che si è confrontato con una mozione. D’altra parte, i senatori hanno bocciato ieri una mozione semplice inoltrata dalle opposizioni AUR, POT e SOS Romania contro il ministro liberale dell’Energia, Sebastian Burduja, accusato di aver attuato una serie di politiche senza visione, che hanno privato il paese di una produzione sufficiente di elettricità. I firmatari hanno criticato anche il fatto che la Romania ha importato gas naturale dalla confinante Bulgaria a prezzi molto più alti di quelli che avrebbe potuto ottenere dai paesi dell’Europa centrale. Il ministro ha respinto le critiche, spiegando che la Romania ha, per la prima volta in 17 anni, una strategia energetica nazionale, basata su un energia sicura, economica e pulita.
PNRR – Il ministro degli Investimenti e dei Progetti europei, il liberale Marcel Boloş, è atteso davanti alla Commissione Affari Europei della Camera dei Deputati, per presentare le proposte di modifica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonchè lo stato dei negoziati con la Commissione Europea. Su richiesta dell’opposizione USR, il ministro dovrà presentare alla Commissione parlamentare anche le misure necessarie per ricevere i fondi previsti nella terza tranche di pagamento. La Romania ha ricevuto finora solo 1,3 miliardi di euro su 2 miliardi, a causa del fatto che sei obiettivi non sono stati raggiunti. Restano ancora sei mesi per l’attuazione delle misure, di modo che anche il resto dei soldi venga sbloccato.
Schengen – Il segretario di stato nel Ministero degli Interni, Bogdan Despescu, ha dichiarato che l’ingresso nell’Area Schengen rappresenta per la Romania solidarietà e fiducia, valori che sono stati costruiti insieme ai partner europei. La dichiarazione è stata fatta a un anno dall’adesione della Romania allo spazio di libera circolazione con le frontiere aeree e marittime. Il 1 gennaio 2025, la Romania ha aderito pienamente a Schengen, con l’abolizione dei controlli anche ai confini terrestri.
Difesa – A Costanza, nel sud-est della Romania, è iniziata Sea Shield 25, la più grande esercitazione multinazionale organizzata quest’anno dalle Forze Navali Romene. Vi partecipano circa 2.300 militari romeni e stranieri. La Romania è impegnata con oltre 1.600 soldati e 80 mezzi tecnici, tra cui 28 navi marittime e fluviali, due elicotteri e un distaccamento mobile di lancio. “Sea Shield 25” prevede azioni di combattimento che metteranno alla prova le capacità di coordinamento e di risposta delle forze partecipanti in situazioni e scenari ad alta complessità, attuate nell’area di responsabilità del Mar Nero, nei porti di Costanza, Tulcea e Brăila, sul Danubio e nel Poligono di Babadag. Nella prima settimana, l’esercitazione si svolge sul territorio nazionale, con attività di difesa delle infrastrutture critiche costiere, mentre nella seconda settimana con la partecipazione degli stati partner, sarà coinvolto il Gruppo di Lotta contro le mine, creato nel 2024 da Turchia, Bulgaria e Romania.
Disoccupazione – In Romania, il tasso della disoccupazione ha raggiunto a febbario il 5,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese anteriore. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (INS), il numero di disoccupati nella fascia di età 15-74 anni era di 456.800 persone, in aumento rispetto al mese precedente (450.900 persone), ma anche rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (436.300 persone). L’INS conferma il valore elevato, pari al del 26,3%, del tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) , pari al 72,5% del numero totale di disoccupati stimato a febbraio.