01.04.2023
Romania – USA – Il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, ha incontrato a Washington esponenti di istituti americani di ricerca e analisi rinomati nel campo degli studi di sicurezza. Il Ministero della Difesa indica in un comunicato che sono stati affrontati temi riguardanti lo stadio e le prospettive della guerra in Ucraina, la risposta della NATO a sostegno dell’Ucraina, ma anche gli insegnamenti tratti e le modalità di consolidare il supporto alleato a questo paese. Evidenziate anche le decisioni del vertice di Madrid, precisamente le misure volte a rinforzare la difesa e la deterrenza sul fianco orientale della NATO e la loro implementazione. Nel corso degli incontri con le autorità americane, Angel Tîlvăr ha sottolineato i benefici del Partenariato strategico tra la Romania e gli USA. Il 30 marzo, il ministro ha incontrato Cara Abercrombie, responsabile per la politica di sicurezza e il controllo degli armamenti del Consiglio Nazionale di Sicurezza degli USA, e il 31 marzo Gina Ortiz Jones, vicesegretario delle Forze Aeree statunitensi.
România Internațional, 01.04.2023, 15:31
Romania – USA – Il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, ha incontrato a Washington esponenti di istituti americani di ricerca e analisi rinomati nel campo degli studi di sicurezza. Il Ministero della Difesa indica in un comunicato che sono stati affrontati temi riguardanti lo stadio e le prospettive della guerra in Ucraina, la risposta della NATO a sostegno dell’Ucraina, ma anche gli insegnamenti tratti e le modalità di consolidare il supporto alleato a questo paese. Evidenziate anche le decisioni del vertice di Madrid, precisamente le misure volte a rinforzare la difesa e la deterrenza sul fianco orientale della NATO e la loro implementazione. Nel corso degli incontri con le autorità americane, Angel Tîlvăr ha sottolineato i benefici del Partenariato strategico tra la Romania e gli USA. Il 30 marzo, il ministro ha incontrato Cara Abercrombie, responsabile per la politica di sicurezza e il controllo degli armamenti del Consiglio Nazionale di Sicurezza degli USA, e il 31 marzo Gina Ortiz Jones, vicesegretario delle Forze Aeree statunitensi.
NATO – Il mandato di Mircea Geoană nell’incarico di vicesegretario generale della NATO è stato esteso di un anno, fino a metà ottobre 2024. Il segretario generale Jens Stoltenberg lo ha ringraziato e ha sottolineato che Mircea Geoană è stato un eccezionale vicesegretario generale e un grande supporto personale, in un periodo critico per la sicurezza euro-atlantica. In un post su Facebook, Mircea Geoană ha scritto che la decisione relativa all’estensione del suo mandato, pari alla sua nomina nel 2019, è un incoraggiamento per tutti i romeni a puntare sempre più verso l’alto, e per la Romania ad acquisire l’audacia e la saggezza di avvalersi delle opportunità strategiche offerte dai cambiamenti geopolitici. D’altra parte, stando alla pubblicazione britannica The Sun, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si candiderebbe a segretario generale della NATO, poichè a ottobre scade il mandato di Jens Stoltenberg, esteso per tre volte. Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, e il segretario alla Difesa britannico, Ben Wallace, sarebbero a loro volta tra i candidati.
Recovery – La Commissione Europea ha concesso finora oltre 150 miliardi di euro agli stati membri nell’ambito del Meccanismo di ripresa e resilienza, in meno di due anni dalla creazione, stimolando riforme e investimenti nei paesi beneficiari. Per una maggiore trasparenza nel funzionamento del Meccanismo, la Commissione ha lanciato questa settimana una mappa interattiva online, aggiornata periodicamente, che presenta i progetti appoggiati da questi fonti. Dei 350 progetti con informazioni disponibili, 10 sono di Romania, annoverando il Programma nazionale di riforestazione, l’Autostrada A7 che collega le città di Ploieşti (sud) e Paşcani (est) oppure la modernizzazione della ferrovia Cluj-Oradea, nel nord-ovest del Paese.
Migrazione – Il Ministero degli Esteri romeno ha informato oggi che le autorità canadesi non hanno confermato la cittadinanza delle 8 persone rinvenute decedute alla frontiera tra il Canada e gli USA, facendo riferimento solo alle origini romene di alcune di esse. In precedenza, i media avevano riferito che 8 persone, tra cui una famiglia di romeni, sono morte mentre tentavano di passare illegalmente dal Canada negli Stati Uniti. I corpi sono stati trovati in una zona paludosa del fiume al confine tra Québec e lo stato di New York. Un’altra persona – il proprietario della barca che li avrebbe trasportato – è data per dispersa. La scorsa settimana, il presidente americano Joe Biden e il premier canadese Justin Trudeau hanno convenuto un accordo destinato a fermare il flusso di richiedenti asilo in arrivo dal Canada tramite attraversamenti di frontiera non ufficiali. La polizia ha dichiarato, però, che l’accordo non sarebbe stato un fattore nella tragedia delle due famiglie, dal momento che tentavano di recarsi negli Stati Uniti e non di entrare in Canada.
ONU – Ucraina – Un’alta autorità ucraina ha criticato oggi il colpo simbolico rappresentato dall’assunzione da parte della Russia della presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Non è solo una vergogna. E’ un altro colpo simbolico inflitto al sistema di relazioni internazionali basato sulle regole, ha twittato il capo di gabinetto del presidente ucraino, Andriy Iermak. La Russia ha assunto oggi la presidenza del più importante organismo di sicurezza dell’ONU, esercitata a turno alfabetico ogni mese. Lungo il mese di aprile, la delegazione russa gestirà l’agenda di lavoro e presiederà le riunioni del sommo organismo decisionale dell’ONU. Uno dei benefici di questa posizione è che la presidenza può organizzare sessioni speciali su temi che ritiene particolarmente importanti, spesso alla presenza di membri del governo. La precedente volta che Russia ha ricoperto questa presidenza era a febbraio 2022, quando le sue truppe hanno lanciato l’invasione su larga scala in Ucraina. Il Cremlino ha dichiarato ieri che intende esercitare tutti i diritti in questa veste. Per l’Ucraina, però, vedere la Russia alla guida del più importante organismo dell’ONU è ”uno scherzo cattivo”, come ha dichiarato questa settimana il suo ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.